giovedì 15 novembre 2012

Tano passami l'olio.

Cena meravigliosa.
Inizio così, perchè diversamente non potrei fare.
Quando scrivi di un ristorante alle 2 di notte, appena rientrata a casa, vuol dire che qualcosa che ti ha colpito c'è. Eccome se c'è.

Tano Simonato, lo chef che ha scelto l'olio extra vergine di oliva come condimento garanzia di fragranza e di incontaminazione dei prodotti.
Lo chef che usa un finto burro (da lui creato) per mantecare e che senza problemi ti lascia la ricetta (ma non le dosi), se gliela chiedi. 

"L’uso del burro è quasi bandito, se non per mantecare pochissimi piatti a freddo, il soffritto (di cipolla, aglio, scalogno e affini) lo trovo superfluo e superato, cioè, per dare corpo e sapori trovo non necessario appesantire con troppa struttura di tali ingredienti, (che per altro uso tranquillamente in versioni più soft) ma cerco di conservare il più possibile l’integrità dei prodotti scelti, la panna non è neanche presa in considerazione".

Lo chef che viene al tavolo a spiegarti l'importanza dell'olio extra vergine di oliva (che usa anche in frittura) e si fa una sana risata con te, mentre ti racconta di quando faceva il barista da ragazzo. Ma aveva il sogno di cucinare (e non cassoeula e piatti tipici).
Lo chef che si siede al tavolo con te e mentre assaggia il suo pre-dessert esclama "che buono!".
In fondo, lui, ci confida,  "si mangia spesso". Perchè si piace.
E anche a noi.





Devo dire la verità, di questo nuovo menu, non c'è stato piatto che non abbia apprezzato o, addirittura, adorato. Al tavolo abbiamo più volte discusso sul preferito, ma io non riesco a trovarlo. Era la mia prima volta da Tano, ma non sarà sicuramente l'ultima.

A voi i piatti, e le foto (grazie Ezio Zigliani per tutto il materiale).




Raviolo trasparente di acqua al profumo di whisky con mousse di piselli e acciuga
crema di pomodoro (2012)



Cappesante caramellate affogate nel suo corallo, croccante d’arancia e purea di spinaci (2012)



Uova di quaglia caramellate su mousse di tonno, bottarga di tonno e tonno crudo marinato alla menta (2007)



Gamberoni di Mazara in crosta di riso soffiato in crema di riso al pepe di Sichuan e raviolo pelle del latte ripiena di purea di zolfini (2012)


Filetto Fassone battuto a coltello leggermente condito con gamberi rossi e porcini appena scottati
in salsa di sedano (2012)




Petto d’anatra croccante cotto a bassa temperatura in crema di senape al miele con aceto balsamico e tartufo nero glassato (2012)





Pasta e fagioli di Lamon tiepida e crema di sedano rapa (2012)



Piccione laccato con il suo cuore e il suo fegato in crema di fichi, fichi in mostarda e frutti di bosco (2012)




Torrone morbido (2008)



Millefoglie di frolla all’olio Evo e mandorla con mousse li limone e limone candito in crema di agrumi (2012) 



7 commenti:

Lina ha detto...

Wow Chiara...sono le 7 del mattino, ho davanti una tazza di latte e dei boscotti secchi...ma mi fai venire fame!!

lucyinvacanzadaunavita ha detto...

che meraviglia! stasera vado proprio a seguire un corso di cucina tenuto da lui. Niente di meglio che il tuo post per entrare nel clima... un abbraccio e buona giornata!Lucia

Angela di Finalmente in cucina ha detto...

Un menù da svenimento! Ecco, questo è il tipo di ristorante che adoro! Ho invidiato il tuo palato! Baci

e il basilico ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
e il basilico ha detto...

Che chiccheria questi piatti. Molto eleganti, si assaporano anche solo con gli occhi

peppe ha detto...

Questa è arte pura! Capisco perchè in piena notte ti è venuto di scrivere questo post con annesse foto. Piatti bellissimi e sicuramente squisiti. Non ci hai detto dove si trova questo meraviglioso ristorante!un abbraccio , Peppe.

Giuditta ha detto...

Davvero invitante e interessante la filosofia dell'olio da usare sempre e comunque. Da non perdere la prossima voltà che verrò a Milano...

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