sabato 30 aprile 2011

Girasoli alle spugnole con burro e perlage di tartufo


Una ricetta oserei dire autunnale ma se ci pensate bene i funghi non si trovano solo quando ingialliscono le foglie degli alberi. Basta una pioggia primaverile o estiva e loro spuntano.
E visto che sono stata omaggiata di un mazzetto di spugnole, ho pensato di preparare dei ravioli un pò speciali, abbinandoli a due prodotti eccellenti a base di tartufo d'Alba.
Conoscete la spugnola o morchella? E' quel fungo di dimensioni medio-grandi, dal cappello ovale e composto di tante cavità o alveoli, che spunta proprio in primavera e gli appassionati la conoscono bene e sanno dova andare a cercarla, lungo i fiumi, i torrenti o nei boschi.
E il tartufo? Ho scelto due prodotti di alta qualità affidandomi ad un'azienda che dagli anni '80 ha fatto una scelta mirata al prodotto del territorio, al gusto della natura e dei suoi elementi. E così nel cuore del Roero, a pochi passi da  Alba, città cara al tartufo bianco e nero, Tartuflanghe è l'azienda leader nel tartufo, incominciando con le paste fresche, continuando con il miele, il burro, i sughi e l'ultimo nato: il Perlage, ricevendo il premio come miglior prodotto innovativo 2010.  Quando l' ho assaggiato per la prima volta, ho riconosciuto un gusto delicato, fresco, non invadente ma presente. Ideale per condire una pasta all'uovo, una pasta ripiena o semplicemente da abbinare ad una fetta di pane e burro che ne esalta al massimo il sapore.
E allora, quando ho pensato alla ricetta di oggi, mi sono detta: creo un piatto raffinato ma semplice, con prodotti di una terra eccellente.
Seguitemi!

venerdì 29 aprile 2011

E con le uova di Pasqua? Nidi di cioccolato

Non so da voi, ma in casa mia qualche pezzo di uovo di cioccolato è rimasto ancora, nascosto bene, ma c'è.
E per cercare di riutilizzarlo, ho pensato a questi piccoli e deliziosi dolcetti che assomigliano a nidi di uccellini con le uova colorate. Una merenda perfetta per i piccoli, non credete?
Io li ho preparati assieme ai miei bimbi e vi assicuro che si sono divertiti tanto.
Vi va di scoprire gli ingredienti?

giovedì 28 aprile 2011

Giornata "scazzatiella"?

Adoro la pasta fatta in casa. Questa, poi. Gli "scazzatielli", un must del Sud-Italia.
Angela ve l'aveta già riproposta in un'altra versione, che trovate qui.
Io ho usato le mie amate zucchine e il gorgonzola dolce e cremoso, per un risultato molto equilibrato e per niente heavy.
Certo, con questo tempo è più consigliabile un'insalatina a pranzo, ma tenetevi buona questa ricetta per una serata tra amici!
Seguitemi.


mercoledì 27 aprile 2011

Ciocco-riutilizzo.

Non possiamo definirli dessert ma piccole prelibatezze si.
Sul fatto che siano da "fine pasto", faccio decidere voi. Per me sono da colazione, metà mattina, fine pranzo, spuntino, aperitivo, fine cena.
Insomma queste 15 fragole sono durate due giorni e i finti bounty tre giorni, ma solo perchè un giorno sono stata fuori casa!
Insomma, niente da insegnarvi, ma sicuramente qualcosa di facile e veloce per non sbagliare mai!
E soprattutto, il modo migliore per utilizzare al meglio tutte le uova di Pasqua avanzate!


martedì 26 aprile 2011

Semifreddo al formaggio con fragole fresche

I dolci a casa mia durano 1 giorno. E la cosa, per me che devo cucinare e sperimentare, è fantastica. Ogni giorno si crea qualcosa di nuovo.
Questo semifreddo è nato dalla mancanza di un dolce fresco e "gelato" sul blog. Così, in pochi minuti, ho improvvisato questo dolce assolutamente poco dolce. Mia nonna ne ha mangiate tre fette con la scusa del "tanto non ha zucchero".
Effettivamente non è per niente dolce. Va quindi bilanciato con una salsa al cioccolato molto forte o con, come in questo caso, fragole fresche "marinate" nell'arancia. Facile, veloce e sempre pronto da servire agli ospiti improvvisi!


lunedì 25 aprile 2011

Torta pasqualina (passo a passo)

Alzi la mano chi non ha mai festeggiato la pasquetta all'aperto, con gli amici, magari davanti ad una bella grigliata di carne e un buon bicchiere di vino rosso! E cosa accompagnare alla carne fumante e alle verdurine grigliate? La torta pasqualina. Semplice, nutriente e conviviale. Che sia un lunedi all'aperto o in casa, questa ricetta è perfetta per una Pasqua autentica.
Buona giornata e che il buongusto sia con voi.


domenica 24 aprile 2011

La tavola e il menu di Pasqua

Non so voi ma sulla nostra tavola di Pasqua fin da bambine non sono mai mancate le uova e gli asparagi. Da Nord a Sud la tavola Pasquale degli italiani viene rappresentata dall'uovo in ogni sua forma: le frittate, le torte salate, le immancabili uova sode e, naturalmente, quelle di cioccolato.
Sulla nostra tavola sempre presenti i carciofi arrostiti, la frittata di asparagina selvatica e l'agnello al forno con le patate. E poi le classiche uova di cioccolato che mio padre sceglieva con cura: per Chiara rigorosamente fondente (già da piccola aveva i suoi gusti decisi), per me al latte ricoperta di nocciole. E' sempre stato così (e ancora oggi mio padre, di questa stagione fa confezionare da artigiani del cioccolato, le uova per le sue bambine ormai cresciute). e questo rito che continua da anni, nasconde una poesia meravigliosa.
Come sarà la nostra Pasqua quest'anno? Sarà un Pasqua speciale innanzitutto perchè ci sono i bambini che con i loro sorrisi, il loro stupore, le loro canzoni, la loro vivacità rendono tutto più bello.
Sarà una Domenica di gioia per il significato di questo giorno cristiano, una domenica in famiglia, come ogni anno, ma quest'anno speciale perchè saranno qui con me a Treviso, Chiara e Stefano, i miei fratelli. E l'idea di ritrovarsi per trascorrere ore felici assieme è per me qualcosa di meraviglioso: diverse generazioni, ognuna con le sue storie, ognuna in grado di apportare al presente un contributo importante, anche legato al mondo del cibo.

Ma passiamo alla tavola. Semplice, dalle tinte primaveri, con piatti chiari, posate e bicchieri colorati (azzardiamo?), che diano un tocco informale si, ma allegro e con gusto.


Che ne dite?

sabato 23 aprile 2011

Dolcetti di carote con cuore cremoso alla mandorla.

Non sapete cosa regalare ai vostri amici, per Pasqua?  Ho qui io la soluzione ai vostri problemi.
Dei dolcetti a base di carote con un cuore cremoso alla mandorla e una glassa allo zucchero un po' speciale.
Quella di oggi è una ricetta che amo preparare perchè oltre alla bontà del dolce in sè, racchiude una preparazione divertente e semplice che può coinvolgere anche i bambini.
Pronti per seguirmi nella preparazione?
Gli auguri ve li faccio domani.


venerdì 22 aprile 2011

Involtini di pesce spada in panatura di pistacchi (passo a passo)

Mancano due soli giorni alla S. Pasqua.
Quella che vi propongo oggi è un'idea per il secondo di pesce, sempre che possiate rinunciare all'agnello.
Un secondo piatto tutto siciliano: dal filetto di pesce spada, alla farcitura tutta isolana, alla panatura, arrivata direttamente da Bronte. Alta qualità per una ricetta della tradizione.
Vi va di seguirmi nella preparazione?



giovedì 21 aprile 2011

Riso venere all'arancia con sfilacci di zucchine e carote al salto

Non vi racconto la mia giornata di oggi. Vi annoierei e non mi credereste. Sono seduta su questa sedia dalle 9 di questa mattina e non mi sono ancora alzata, se non per cucinare una cosa al volo.
Cosa? Ero al telefono con Babs, parlavamo di lavoro e ovviamente di cibo e mi è venuto in mente il mio adorato riso venere. In frigo zucchine, carote e arance.
In più una bellissima wok da provare (sapete che io sono una wok-addicted, vero? Questa è di Kit-zen! non è bellissima?). Cosa meglio di verdurine sfilacciate e saltate, come condimento del nostro riso nero?
L'arancio, aggiunto alla fine, dona freschezza e dolcezza al risottino vegetariano!



mercoledì 20 aprile 2011

Cioccolatini tutti-gusti

Vi mancavano un pò i miei cioccolatini? Beh, vi confesso che, pur non avendoli pubblicati sul blog, in questo periodo di delirio in giro per l'Italia, mi sono rilassata inventando diversi ripieni.
Oggi ho offerto il caffè ai miei ospiti con accanto cioccolatini alla crema di mandorle, alla mousse di vaniglia, alla ganache piccante, alla cremosa al caffè, allo zafferano.
Devo dire che, avendo sempre meno tempo, un grande aiuto mi è stato dato dalla scoperta di queste creme deliziose che vedete nel ripieno. Le produce un'azienda siciliana e sono una vera goduria, nonchè un'ottimo compromesso quando si è di frettissima come me!
Insomma, un'estasi di sapori. Sono riuscita a fotografarli quasi tutti.
Devo aggiungere altro?

martedì 19 aprile 2011

Smettere di fuggire, per iniziare a scoprire. Il Viaggio e le mie ricette norvegesi.

Viaggio è forse la prima parola che associo alla mia vita. Sempre di corsa, senza radici, disponibile a cambiare città dall'oggi al domani e a cambiare stato in poco meno di una settimana. Ho sempre pensato che i soldi andassero guadagnati per essere investiti nei viaggi. 
Forse per insoddisfazione del proprio piccolo mondo. Forse per fuggire da qualcosa da cui è impossibile fuggire e che probabilmente viaggia con me. Forse, in un ragionamento molto più semplice ed immediato, per pura voglia di conoscere. 
Sono sempre stata una bambina curiosa, da piccola. Non mi sono mai accontentata di una semplice spiegazione. Ho sempre cercato qualcosa in più. Ci ho messo un po' per capire quali fossero le mie vere passioni, le ho trasformate in lavoro e ora studio per arrivare alle origini dei prodotti che mi vengono proposti. 

Il viaggio per anni è stato per me una fuga. Oggi è una scoperta. Di un prodotto, delle sue origini, delle mani e degli occhi che l'hanno selezionato, raccolto, lavorato, curato e trasformato. 
Ma è anche la scoperta di una Chiara sconosciuta che a poco a poco diventa sempre più concreta.


Country chic

Sono arrivati. I libri tanto attesi sono tra le mie mani. Sembravo una bambina il giorno del suo compleanno: felice, emozionata con il pacco in mano ancora chiuso. Un libro può fare questo effetto? Per un'anima sensibile si.
Ho staccato con il mondo, mi sono accomodata sul divano, ho spento il pc, il forno e con Matteo mi sono regalata una mezz'ora di ricette, colori, foto, storie, emozioni.
Country Chic, solo il titolo mi piace, sono io, è la mia casa, è il mio modo di intendere la vita.  Solo la copertina rigida e dai colori caldi mi trasporta in quei luoghi ameni che tanto amo, poi lo apro, inizio a sfogliarlo e mi lascio avvolgere dal mondo di Csaba. Una food-writer ma soprattutto una donna e una mamma che possiede la delicata sensibilità nel raccontare le cose, nel vivere le emozioni, che non è da tutti. Questo libro è la celebrazione del vivere in campagna con stile, femminilità, eleganza. Foto bellissime, accattivanti, romantiche e familiari. Ricette belle da vedere e facili da riproporre, infatti ne ho già adocchiate un pò per voi, miei cari amici.
Un libro da conservare, da leggere e aggiungerei, da prendere come esempio per il modo raffinato e sensibile con cui l'autrice ci accoglie nel suo mondo.
Vi ho fatto venir voglia, eh? Vi lascio alcune foto, dite un pò voi...





lunedì 18 aprile 2011

FuoriSalone 2011 e quattro giorni di ordinaria follia milanese.


L'unico modo per ricominciare al massimo, dopo la calma rilassante della Norvegia, era catapultarsi nella realtà milanese, nella settimana del Salone del Mobile.
Appuntamento imperdibile ogni anno, ma quest'anno visto con occhi diversi. Invitata da Stefano Pisciotta, ceo di Enocultura, nonchè mio fido compagno in questi 4 giorni di food design milanese.
Facendo base alla Fabbrica del Vapore, allestita ad hoc per la settimana più importante del design milanese, ho aperto il primo giorno presentando una degustazione di mieli Mielizia per Alcenero (guidata da una degustatrice), brand mio conterraneo leader nel mondo del biologico, con un approcio nuovo a questo mondo e con una varietà di prodotti incredibile (vi consiglio di visitare il sito, perchè non avrei mai immaginato di scoprire così tanta scelta!).


A seguire io, Stefano e Davide Oltolini, amico e soprattutto esperto critico enogastronomico, non potevamo mancare all'evento Sia, nello showroom di via della Zecca Vecchia, in pieno centro storico, in cui le splendide creazioni della boutique si legavano divinamente al vero "Food Design d'autore" attraverso piccole prelibatezze create da Paolo Barichella, grande teorico del food design (nonchè creatore del coffee kit di cui vi parlerò dopo). Prosciutto e melone cup, Bresaola Carpaccio bag, Salame sticks, Speck chips, Saccottino di salame e gorgonzola e tanto altro ... solo per farvi venire un po' di acquolina in bocca. Prima però un immancabile aperitivo da Peck (non ci facciamo mancare proprio niente, Stefano?) e subito dopo una cenetta tutti insieme per non dimenticarci mai il protagonista delle nostre giornate: il cibo!
Il secondo giorno, invece, abbiamo presentato io e Paolo Barichella, la sua ultima creazione. Il Coffee Design Kit, composto da 4 bicchierini per caffé e dessert stratificati, 4 cucchiaini dall’esclusivo design, 4 piattini in ardesia e 1 libro di ricette utili per "svecchiare" il momento del caffè, rendendolo unico attraverso la creazione "casalinga" di veri e propri momenti di relax con caffè molto gustosi.




Altro momento ricco di spunti interessanti è stata la presentazione di un dibattito attorno all'unione, nella settimana del design milanese, di tre grandi protagonisti quali l'agricoltura, l'atletica e l'architettura. A parlare di questi temi e del progetto "Casa Italia Atletica" i responsabili della Fidal, federazione italiana di atletica leggera, della Cia, confederazione italiana agricoltori, e Stefano Pisciotta, ceo di Enocultura.
Un dibattito interessante sull'importanza, alle volte dimenticata, dello sport all'interno di una vita equilibrata e dell'unione di un'alimentazione sana, fatta di prodotti genuini e salutari.



Il tutto svoltosi con un elemento di design a me molto caro ... ovvero queste splendida poltrona ispirata alle forme di un albero, creata (e voi non ci crederete, ma l'ho scoperto proprio il giorno della presentazione) dall'architetto e deisgner Roberto Maci, mio zio!
- momento topico da ricordare: io alla vista delle poltrone esclamo "wow, bellissime!". il giorno dopo incontro mio zio e mi viene spontaneo chiedergli "cosa fai qui?" e lui "sono io che ho disegnato queste poltrone!". Vivo talmente tanto in viaggio da non stupirmi ormai più delle mie pessime figure -

Per concludere la serata ... evento Veltet alla Fabbrica del Vapore. Un delirio di gente e, tra questi, tanti amici, a cominciare dai miei ex colleghi milanesi Gabri, Miki, Barbara e poi Alberto, Fabrizio, Simona, Jenny e un'incredibile nostalgia degli anni passati insieme. E un'ovvia esclamazione a concludere la mia giornata, poco prima di crollare sul letto alle 4 del mattino : "come cambia la vita".


Il sabato mi sono dedicata a tutti i miei giretti in zona Tortona, rinominata Zona Tartina, dopo aver trovato questo fantastico sticker su un muro, e in Brera. Qui, lascio la parola agli esperti sull'architettura e sulle installazioni, ma vi lascio qualche scatto di un caldo sabato pomeriggio all'insegna del design.













Nel tardo pomeriggio, "show cooking" mio e di Stefano, assolutamente da vedere. Questa volta ci siamo dati al "barbecue cittadino" e assolutamente innovativo. Abbiamo infatti cucinato ai presenti l'alternativa allo street food americano. Non hot-dog, ma salsicce di manzo (create da Paolo Barichella), aromatizzate ai tipici gusti italiani e condite con salse tipicamente "nostrane".
Il tutto grazie al "barbecue portatile", è cosi' che l'ho battezzato. Un geniale oggetto di design nato per essere creativo ma funzionale. Creato da Mauro Oliveri, questo rolling grill, permette di cuocere con 4 diverse modalità, semplicemente girando il piano cottura. Dal grill, quindi, alla piastra per le verdure, alla piastra forata per il pesce. Tutto in pochissimo spazio!

- foto di Alessandro Fontani (scm)-

- foto di Alessandro Fontani (scm)-


- foto di Alessandro Fontani (scm)-

- foto di Alessandro Fontani (scm)-

La cena del sabato sera in totale stile marocchino. Al ristorante Yocout, definito uno dei 20 locali più belli al mondo, io, Stefano e Michele (amico ed ex collega) ci siamo lasciati andare al ritmo di musiche arabeggianti, accompagnati da un'ottima cucina dello chef Marco Pirotta. Per iniziare un cous-sushi con gamberi rossi, stracciatella di bufala e crema di crostacei, seguito da un primo piatto da perfezionare, per continuare con un delizioso e croccante gran fritto di pesce e verdure. E per terminare, fondue di cioccolato fondente con frutta fresca e narghilè.


Purtroppo, in questo caso, niente foto. Vorrà dire che mi toccherà tornare il prima possibile ... per immortalare qualche prelibatezza!
Per le foto degli eventi, invece, aspetto quelle del fotografo e vi aggiorno nei prossimi giorni.

domenica 17 aprile 2011

Risotto agli sciopeti e asiago

Buona domenica delle Palme a tutti voi.
Oggi per festeggiare questa prima domenica che apre le porte alla settimana Santa, preparerò un piatto tipicamente primaverile e tipicamente veneto.
Perchè è a base di sciopeti o carletti, quell'erba che la nostra lingua nazionale chiama strigoli  i cui fiori venivano schiacciati sul dorso della mano facendoli, per l'appunto, scoppiare. ( Ricordi d'infanzia di
mio marito)

Lo sciopeto è un'erba spontanea appartenente alla famiglia delle Cariofillacee. La casa in campagna dei nonni di mio marito è piena di queste erbette che sbocciano proprio in questo periodo dell'anno.
Dico la verità, sto incominciando a conoscere queste erbette spontanee grazie a mia suocera, veneta doc che mi accompagna alla ricerca di questi frutti che la terra ci offre e sapendo della mia passione in cucina, ogni tanto mi omaggia di un mazzo di ortiche, di bruscandoli, di tarassaco o come in questo caso di sciopeti. Non potrebbe farmi regalo più gradito.
E da quando abito qui, a Treviso, ho scoperto tanti sapori nuovi e io stessa vado alla ricerca di ricette tipiche, di sapori dimenticati, di storie legate ai piatti della memoria. Da Storica dell'alimentazione non potrei fare altrimenti.
Ma torniamo alle erbette di oggi che crescono lungo gli argini, in campagna, vicino alle case. Bisogna saperli riconoscere e una volta colti sono ottimi per preparare risotti, ravioli, frittate, zuppe, torte rustiche.
Bene, siete pronti per la ricetta?

sabato 16 aprile 2011

Vellutata di zucchine con pistacchi croccanti e peperoncino di cayenna

Le zucchine sono arrivate all'ultimo giorno di sopportazione. Stanno decisamente morendo.
Urge utilizzarle. Pasta? BASTA!
Vanno cotte obbligatoriamente e possibilmente frullate per nascondere l'aspetto "poco fresco".
Quindi, una vellutata di zucchine fa al caso nostro. In aggiunta inseriamo i pistacchi salati per il tocco croccante e sapido e una spolverata di pepe piccante!
Senza pepe, è perfetto per i bambini...la famosa zuppa di Shrek dei miei nipotini!



venerdì 15 aprile 2011

Piadina fatta in casa con salame cotto e melanzane grigliate

Per un'emiliana-romagnola come me, la piadina fa parte del Dna, come le tigelle, le crescentine, il ragò, i turtlein, la mortadella.
La piadina poi rappresenta momenti di gioia e di goliardia, i week-end a Milano Marittima e Cervia, le serate a Riccione con le amiche e la tappa fissa nel botteghino ambulante a mangiar la piada dopo il mare o prima di tornare a casa. Economica, completa, nutriente. Per un ragazzo è l'ideale.
Ma com'è la vera piadina? Sottile o spessa? Per me la vera piada è quella alta e spessa, morbida e rigorosamente fatta a mano. Si sente la differenza, si che si sente e un romagnolo può confermare la mia tesi.
Oggi la piadina l'ho fatta io, per voi, spero vi piaccia.
E l'ho riempita con fette di melanzane grigliate e salame cotto (realizzato con le parti povere del maiale e il lardo tagliato a mano, insaporito con sale, pepe, pistacchi e qualche goccia di miele.).


Vi va di seguirmi nella preparazione della piadina?

giovedì 14 aprile 2011

Battuto di fassone ai bruscandoli e moutarde de Dijon

Buongiorno miei cari,
dopo giorni di pesca nei mari del Nord con Chiara, oggi vi delizierò con un piatto di casa nostra, eccellente nella sua semplicità. Perchè la materia prima è di prim'ordine (e di questo vorrei ringraziare Marco Ramassotto) e la lavorazione in cucina, semplice e delicata.
Sto parlando della pregiata carne di fassone, razza bovina autoctona piemontese. La sua peculiarità è data da carni tenere, magre, gustose e ottime in molte preparazioni.
Ma capirete che la tartare, al coltello naturalmente, è il modo più nobile di apprezzarne le sue carni tenere e il suo sapore avvolgente.
Volevo però arricchire questa meravigliosa carne con delle erbette primaverili, i bruscandoli.
Molti di voi si chiederanno, cosa sono i bruscandoli.
Sono i gettiti spontanei del Luppolo selvatico (Humulus lupulus) che sbocciano in questo periodo dell'anno e sono ottimi in cucina per impreziosire zuppe, risotti, frittate, focacce. Lungo i fiumi o le siepi si raccolgono queste erbe che ricordano nella forma lunga e affusolata, l'asparagina selvatica. Si trovano anche al mercato ma a mio modesto parere trascorrere una domenica di primavera in campagna con i bambini o con i nonni a passeggiare e raccogliere sciopeti o bruscandoli, cicorie selvatiche, ortiche o rosoline, è un po' come tornare indietro nel tempo. E ogni tanto tornare indietro nel tempo ha il suo fascino, non credete?
Pronti per seguirmi nella ricetta?


Ingredienti: per 4 persone
300 gr di battuto di fassone al coltello
un mazzetto di bruscandoli
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
senape di Dijon alle erbe fini

Preparazione:
Lavate i bruscandoli, eliminate la parte inferiore più legnosa e tagliate a pezzetti la restante parte che farete stufare pochi minuti in padella con un po' di olio e un goccino d'acqua. Sale e pepe.
In una ciotola condite la carne con i bruscandoli stufati e con l'aiuto di un coppapasta, sistematela al centro del piatto e guarnite con poca senape di Dijon che donerà corpo al piatto e una fogliolina di basilico fresco.

mercoledì 13 aprile 2011

Isole Lofoten. La mia prima pesca di merluzzi.

Ho deciso di raccontarvi tutto il mio viaggio, giorno per giorno, da qui, per trasmettere a voi le emozioni e le sensazioni che si provano in un luogo radicalmente diverso da quelli a cui siamo abituati.
Farlo dall'Italia, sarebbe stato diverso.
Stamattina, la mia prima pesca. Doppio pantalone, tripli calzini e maglioni di lana pesante. In aggiunta tuta da pesca, stivali di gomma e guanti professionali antiscivolo.
Il risultato? Leggete un po'.


martedì 12 aprile 2011

Le isole Lofoten e la scoperta del vero Stoccafisso di Norvegia.

La nostra mattina (non vi ho detto che siamo tre compagni di viaggio: io, Bianca, ufficio stampa Norge, e Danilo Angè, bravissimo chef e sicuramente nome conosciuto a voi foodies :-)) inizia con un volo direzione Rost.

Almeno questa era l'idea iniziale. Causa visibilità ridotta, non riusciamo ad atterrare e veniamo deviati su Leknes. (pesca in barca rimandata a domani)
E qui, con la decisione comune di affittare una macchina, inizia il meraviglioso viaggio delle isole Lofoten. Cartina alla mano, decidiamo di spingerci verso sud, per visitare tutte le isolette fino ad Å (che poi si pronuncia O) per poi tornare a Nord, fermandoci la notte a Henningsvær.
Iniziamo con Gravdal, poi autostrada E10.
Un team perfetto. Danilo alla guida, io con mappa alla mano e reflex prontissima e Bianca ad organizzare perfettamente gli spostamenti.


lunedì 11 aprile 2011

Torta di carote buonissima (e senza burro!)

Non la definisco light, perchè con tutte le carote e lo zucchero che ci sono, qualcuno potrebbe darmi della pazza. Però almeno abbiamo abolito l'olio o il burro! E poi questa torta è in assoluto la torta da prima colazione perfetta. Rimane morbida per giorni, ben umida internamente e non si secca neanche se lasciata all'aperto (senza copertura).
E' la torta che mette d'accordo tutti, sempre e comunque...quindi perchè non farla?
Su, venite con me!



Norvegia. L'arrivo a Bodo.

Milano - Oslo.
Oslo - Bodo.
Questa la tappa del primo giorno in Norvegia. 
 - vista dall'aereo su Oslo, con fiordo ghiacciato -

Bodo è un paese inquietante. Ci accoglie un clima autunnale, con cielo grigio con vento e pioggia costante. Silenzio. Non sento rumori e la gente ci guarda come fossimo mosche bianche.
Non è un posto turistico questo. E per questo so già che mi piace.
Dal mio albergo la vista è questa:

- Bodo -

- menu del ristorante dell'albergo -

La cena è in un piccolo ristorante proprio accanto all'albergo. L'ambientazione ricorda quella di un pub irlandese, ma è il menu tipicamente norvegese (creato dallo chef Roy Magne Berglund) a fare la differenza.

Ordiniamo un piatto unico a base di carne, ma due antipasti assolutamente insoliti: carpaccio di balena e lingua di merluzzo fritta.
 

L'halibut e lo stoccafisso invece li teniamo per i prossimi giorni.


Ecco i piatti:




Il carpaccio di balena. Gusto molto deciso che facilmente poteva confondersi con un taglio di carne affumicata. Buono il condimento e giusta la scelta di tagliarlo in fettine non troppo sottili *.
La lingua mi ha lasciato qualche dubbio sulla consistenza. Non amo il gusto "galloso e gelatinoso", anche se, devo ammettere, avvolto in pastella e poi fritto, convince anche una scettica come me.

Il post lo interrompo qui per esigenze di sveglia all'alba domattina. 
Vi anticipo che domani sarò in barca alle Lofoten, dove pescheremo e mangeremo pesci mai visti dalle nostre parti, quindi tenetevi pronti per un breve resoconto domani sera.

A domani,
C.

*mi permetto di fare una precisazione su questo piatto assaggiato. La caccia alle balene è vietata a livello internazionale dall'86. La Norvegia e il Giappone scelgono di non seguire questa convenzione. Mi scuso con quanti possano aver pensato che io appoggi questa pratica. Non lo faccio. Sono contraria a questa pratica, esattamente come voi. Ho solo documentato un piatto largamente utilizzato in questa zona, senza esplicitare una posizione in merito. 

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