E già, sono ufficialmente a dieta da 2 settimane.
A parte alcune parentesi tipo: il magnifico matrimonio dei miei cognati dove non potevo, da testimone della sposa, rinunciare ad una cena curata in ogni dettaglio. O la partenza di oggi per le dolci vallate altoatesine, direzione Castelrotto, per la festa dello speck e il mercato del pane.
Non potrò proprio dire di no a tante delizie. E poi sapete del mio amore per i sapori di questa regione, come posso stare a dieta mentre tutto attorno a me sarà: canederli al burro fuso, pane caldo appena sfornato, strudel alle mele con gelato alla vaniglia. Basta, basta, la valigia è pronta, fra poche ore sarò in viaggio destinazione Sudtirol!
E cosa centra la ricetta di oggi? Eccome se centra. Quando sono fuori mi piace fare onore alla tavola, non sono di quelle "solo un'insalata grazie". Ma proprio per questo quando sono a casa, cerco di trattenermi un po' e allora ho preparato queste verdure all'aneto senza sale, nè olio per tenermi leggera. E le ho accompagnate ad una tagliata di manzo al pepe e rosmarino.
Personalmente la tagliata l'ho condivisa con i miei bambini. Altrimenti che dieta è?
Ma vi assicuro che è tutto leggerissimo e non c'è presenza di grassi.
Vi va di seguirmi in cucina?
venerdì 30 settembre 2011
giovedì 29 settembre 2011
Biscottoni al burro di arachidi e noci brasiliane
Sono di corsissima, oggi. Ma alla ricettina quotidiana, le Sorelle in Pentola non rinunciano.
Finite le registrazioni a Roma per la nuova edizione di Cuochi e Fiamme, ci si consola con un biscotto ipercalorico e buono, tanto tanto buono.
Un po' come i cookies che preparo spesso...ma questi con il burro di arachidi. Diciamo che uno di questi copre il fabbisogno calorico di un'intera giornata, ma ogni tanto un piccolo sgarro si può, no?
Una splendida giornata a tutti..
Finite le registrazioni a Roma per la nuova edizione di Cuochi e Fiamme, ci si consola con un biscotto ipercalorico e buono, tanto tanto buono.
Un po' come i cookies che preparo spesso...ma questi con il burro di arachidi. Diciamo che uno di questi copre il fabbisogno calorico di un'intera giornata, ma ogni tanto un piccolo sgarro si può, no?
Una splendida giornata a tutti..
mercoledì 28 settembre 2011
Melanzana bianca e Cipolla di Tropea in insalata?
E questa che ricetta è, vi chiederete!
Ebbene, una scoperta anche per me.
Vi è mai capitato di non riuscire a passare dal fruttivendolo o di dimenticare di fare la lista dell spesa, tornare a casa e non trovare niente? A parte due cipolle di Tropea e due melanzane?
Che prepariamo? Lo so che in pastella e fritte sarebbero stupende ma pensavo a qualcosa di più leggero.
Che ne dite di un insalata? Come? Seguitemi nella preparazione.
martedì 27 settembre 2011
And the winner is ...
Finalmente oggi, dopo un attento scrutinio presso l'Alce Nero Caffè di Bologna, abbiamo decretato il vincitore del contest "Bio-grafia di una storia".
Il contest richiedeva un impegno notevole non solo nella ricerca degli ingredienti e della ricetta, ma nel racconto personale legato al mondo del biologico e al mondo della natura.
Voglio intanto fare i complimenti a tutti i partecipanti, perchè le vostre storie ci hanno divertito, commosso e stupito. Eppure, pur nell'indecisione (ci sono stati 3 pari merito nella top ten), una sola ha prevalso ed è ...
Pizzelle della Majella di Merenda da Jessie
Un blog nato da poco, eppure attento al dettaglio della fotografia e al rispetto del contest. Un racconto di un'infanzia abruzzese e un ricordo vivo, vissuto attraverso una ricetta. Una ricetta dove la tradizione viene rielaborata con creatività e presentata con prodotti biologici e naturali. "Una fusione tra sapori tradizionali ed inconsueti, alla continua esplorazione di nuove frontiere sensoriali, nella cucina e nella vita".
Complimentandomi ancora con Jessica (che ho chiamato stamattina per annunciarle la vittoria e ho scoperto essere grande fan di Sorelle in Pentola :-)), comunico a tutti voi che il 22 ottobre alle ore 17 presso l'Alce Nero Caffè di Bologna io e la vincitrice cucineremo insieme questa magnifica ricetta ...
Vi aspettiamo?
Il contest richiedeva un impegno notevole non solo nella ricerca degli ingredienti e della ricetta, ma nel racconto personale legato al mondo del biologico e al mondo della natura.
Voglio intanto fare i complimenti a tutti i partecipanti, perchè le vostre storie ci hanno divertito, commosso e stupito. Eppure, pur nell'indecisione (ci sono stati 3 pari merito nella top ten), una sola ha prevalso ed è ...
Pizzelle della Majella di Merenda da Jessie
Un blog nato da poco, eppure attento al dettaglio della fotografia e al rispetto del contest. Un racconto di un'infanzia abruzzese e un ricordo vivo, vissuto attraverso una ricetta. Una ricetta dove la tradizione viene rielaborata con creatività e presentata con prodotti biologici e naturali. "Una fusione tra sapori tradizionali ed inconsueti, alla continua esplorazione di nuove frontiere sensoriali, nella cucina e nella vita".
Complimentandomi ancora con Jessica (che ho chiamato stamattina per annunciarle la vittoria e ho scoperto essere grande fan di Sorelle in Pentola :-)), comunico a tutti voi che il 22 ottobre alle ore 17 presso l'Alce Nero Caffè di Bologna io e la vincitrice cucineremo insieme questa magnifica ricetta ...
Vi aspettiamo?
I 6 coltelli da avere in casa.
Sono sincera, non ho mai capito nulla di coltelli. Ho sempre utilizzato i classici pelapatate per le verdure, il coltello seghettato per il pane e quello a lama flessibile per sfilettare. Punto.
I coltelli che avevo in casa, per intenderci. Quelli ricevuti in regalo o quelli contenuti in ceppi preistorici dei miei genitori. Eppure, ho sempre trovato tremendamente affascinante guardare gli chef utilizzare i coltelli con una maestria e una velocità unici.
"Si, ma loro arrivano dall'alberghiero" è stata la mia considerazione ed esclamazione per anni.
Poi, un bel giorno, mi sono detta "è ora di imparare". E cosi, ho capito che il 20 coltelli che avevo in casa erano assolutamente inutili e che, sopratutto, si poteva ottimizzare lo spazio, avendone solo 6, indispensabili per ogni lavoro di casa.
Devo essere sincera? Mi è cambiata la vita. Meno fatica, meno spazio, più sicurezza in cucina.
Ecco un bell'esempio di economia domestica.
Pronti? Venite con me.
I coltelli che avevo in casa, per intenderci. Quelli ricevuti in regalo o quelli contenuti in ceppi preistorici dei miei genitori. Eppure, ho sempre trovato tremendamente affascinante guardare gli chef utilizzare i coltelli con una maestria e una velocità unici.
"Si, ma loro arrivano dall'alberghiero" è stata la mia considerazione ed esclamazione per anni.
Poi, un bel giorno, mi sono detta "è ora di imparare". E cosi, ho capito che il 20 coltelli che avevo in casa erano assolutamente inutili e che, sopratutto, si poteva ottimizzare lo spazio, avendone solo 6, indispensabili per ogni lavoro di casa.
Devo essere sincera? Mi è cambiata la vita. Meno fatica, meno spazio, più sicurezza in cucina.
Ecco un bell'esempio di economia domestica.
Pronti? Venite con me.
domenica 25 settembre 2011
Le grand fooding 2011. Non potete mancare.
Vi ricordate Le Grand Fooding, edizione 2010?
In un periodo "full" di eventi enogastronomici, io e Angela eravamo andate alla scoperta di questo nuovo format, per la prima volta in Italia.
E fu un successo. Qualche ricordo?
In un periodo "full" di eventi enogastronomici, io e Angela eravamo andate alla scoperta di questo nuovo format, per la prima volta in Italia.
E fu un successo. Qualche ricordo?
giovedì 22 settembre 2011
Pizza alle verdure!
La pizza.
Esiste qualcosa di più splendidamente italiano? Almeno una volta a settimana devo mangiarla. Ne sento la necessità. E quando sono a Roma, come in questo periodo, sento la mancanza della mia preferita...la napoletana alta, soffice e piena di basilico.
Ma la domenica la pizza la faccio io ... sempre!
Ed ecco la versione di oggi..con verdure grigliate e olive nere. Buona?? No vabbè, non vi dico quanta ne ho mangiata (altro che dieta qui...)!
Esiste qualcosa di più splendidamente italiano? Almeno una volta a settimana devo mangiarla. Ne sento la necessità. E quando sono a Roma, come in questo periodo, sento la mancanza della mia preferita...la napoletana alta, soffice e piena di basilico.
Ma la domenica la pizza la faccio io ... sempre!
Ed ecco la versione di oggi..con verdure grigliate e olive nere. Buona?? No vabbè, non vi dico quanta ne ho mangiata (altro che dieta qui...)!
mercoledì 21 settembre 2011
Fondente ripieno di crema al mandarino e ancora un Grazie
Non so nelle vostre città, nei vostri paesi, nelle vostre province ma qui "al Nord" inizia a rinfrescare finalmente. (Il mio piedone gioisce).
E appena le temperature iniziano a scendere, la voglia di accendere il forno inizia a salire. Vero ragazzi???
Così per cominciare in dolcezza ho pensato di preparare questi tortini al cioccolato con un ripieno tutto agrumato.
Questi sono per voi.
Per ringraziarvi di esserci sempre, di seguirci giorno per giorno, di volerci bene.
Grazie a tutti voi che ci avete scritto facendoci l'In bocca al lupo, che ci avete sostenuto anche se da lontano, grazie a tutti voi che avete già inaugurato il libro, grazie a tutti voi che lunedì sera avete condiviso con noi la presentazione di "In due c'è più gusto".
Grazie per essere stati numerissimi, per essere scappati dall'ufficio per esserci, per aver preso un treno al volo, per aver lasciato il ristorante incustodito, per aver chiuso il negozio un po' in anticipo, per aver festeggiato i 60 anni con noi, grazie per i sorrisi, le risate di gusto, gli applausi, le lacrime, le bollicine, i fiori, le parole e il calore che ci avete regalato. Grazie per la vostra vera e autentica Amicizia.
lunedì 19 settembre 2011
In due c'è più gusto - Stasera, a Bologna.
Un piccolo remind per tutti i bolognesi e non ...
Questa sera ore 18, presso la libreria Feltrinelli di piazza Ravegnana, io e Angela, accompagnate dall'editore Antonio Bagnoli, presenteremo il nostro primo libro "In due c'è più gusto".
Non penserete di mancare, eh?
Questa sera ore 18, presso la libreria Feltrinelli di piazza Ravegnana, io e Angela, accompagnate dall'editore Antonio Bagnoli, presenteremo il nostro primo libro "In due c'è più gusto".
Non penserete di mancare, eh?
Curry o peperoni? Non vi resta che scegliere!
Il curry. Come non adorarlo.
E nella versione più semplice in assoluto... a completare dei semplici bocconcini di pollo.
Simone (Rugiati) usa solo acqua e un po' di fecola per creare la giusta cremosità della salsina, io invece ho utilizzato il latte. Ma potreste scegliere la panna, se volete qualcosa di più "strong".
Una ricetta che potete variare a vostro piacimento, con verdure e, perchè no, frutta!
(ottime le mele e le banane con il curry...)
E a chi non piace il curry?
Peperoni!
Guardate un po' sotto...
Ingredienti:
per il pollo al curry
400 gr di fettine di pollo
farina qb
1 zucchina
1 carota
1 cipolla
3 cucchiai di curry
1 cucchiaino di curcuma
1 pizzico di coriandolo
1 bicchiere di latte
1 cucchiaino di farina
2 bicchieri di brodo vegetale
olio evo
per il pollo ai peperoni:
350 gr di fettine di pollo
farina qb
1 peperone
1 cucchiaio di paprika dolce
1 cucchiaino di farina
1 pizzico di peperoncino
pepe di cayenna
2 bicchieri di brodo vegetale
pepe nero
olio evo
per accompagnare:
300 gr di riso basmati
Tagliate il pollo a pezzetti e infarinatelo.
Preparate in due padelle antiaderenti un soffritto di cipolla tagliata sottile.
Nel primo aggiungete a rosolare la carota e la zucchina a rondelle. Unite subito dopo il pollo e fate rosolare bene. Aggiungete il brodo vegetale. A seguire mescolate farina, curry e spezie con il latte e unite questo composto al pollo. Coprite e fate cuocere per 20 minuti.
Nella seconda padella unite i peperoni tagliati a cubetti e fate stufare con il coperchio per 5 minuti.
Aggiungete il pollo infarinato e fate rosolare. Mescolate farina, paprika, peperoncino e pepe di cayenna nel brodo vegetale e unite il tutto al pollo. Coprite e fate cuocere 20 minuti circa.
Si formerà in entrambi i casi una cremina fantastica.
E nella versione più semplice in assoluto... a completare dei semplici bocconcini di pollo.
Simone (Rugiati) usa solo acqua e un po' di fecola per creare la giusta cremosità della salsina, io invece ho utilizzato il latte. Ma potreste scegliere la panna, se volete qualcosa di più "strong".
Una ricetta che potete variare a vostro piacimento, con verdure e, perchè no, frutta!
(ottime le mele e le banane con il curry...)
E a chi non piace il curry?
Peperoni!
Guardate un po' sotto...
Ingredienti:
per il pollo al curry
400 gr di fettine di pollo
farina qb
1 zucchina
1 carota
1 cipolla
3 cucchiai di curry
1 cucchiaino di curcuma
1 pizzico di coriandolo
1 bicchiere di latte
1 cucchiaino di farina
2 bicchieri di brodo vegetale
olio evo
per il pollo ai peperoni:
350 gr di fettine di pollo
farina qb
1 peperone
1 cucchiaio di paprika dolce
1 cucchiaino di farina
1 pizzico di peperoncino
pepe di cayenna
2 bicchieri di brodo vegetale
pepe nero
olio evo
per accompagnare:
300 gr di riso basmati
Tagliate il pollo a pezzetti e infarinatelo.
Preparate in due padelle antiaderenti un soffritto di cipolla tagliata sottile.
Nel primo aggiungete a rosolare la carota e la zucchina a rondelle. Unite subito dopo il pollo e fate rosolare bene. Aggiungete il brodo vegetale. A seguire mescolate farina, curry e spezie con il latte e unite questo composto al pollo. Coprite e fate cuocere per 20 minuti.
Nella seconda padella unite i peperoni tagliati a cubetti e fate stufare con il coperchio per 5 minuti.
Aggiungete il pollo infarinato e fate rosolare. Mescolate farina, paprika, peperoncino e pepe di cayenna nel brodo vegetale e unite il tutto al pollo. Coprite e fate cuocere 20 minuti circa.
Si formerà in entrambi i casi una cremina fantastica.
venerdì 16 settembre 2011
Dentice al forno con pachino e menta (e qualche consiglio)
E voi come lo preparate il pesce al forno? Intero, a filetti o a tranci? Con carta forno o direttamente nella teglia? Con l'aceto o forse con il limone?
Tradizione vuole che il pesce al forno si faccia intero con testa, lisca, spine. Si eviscera e si mette in teglia con olio e aromi a scelta del cuoco. Avendolo sempre fatto anche io intero e poi pulito e sporzionato nei piatti, ho scoperto una via più facile e rapida. E quasi sempre lo preparo così. Soprattutto quando ho ospiti a cena (tutte le settimane).
Sfiletto il pesce o lo faccio sfilettare in pescheria (dentice, branzino, orata, san pietro, salmone, trota o quello che preferite) prima di cuocerlo. Poi con l'aiuto di carta forno evito quell'odore sgradevole che rimane per ore nella teglia. La cottura in forno è minore rispetto ad un pesce intero. Varia dai 10 minuti per piccoli filetti a 20 minuti massimo per filetti consistenti. I tempi per pulirlo ed impiattarlo spariscono perchè non vi sono spine e lische da togliere. E la presentazione è molto più gradevole alla vista nel momento in cui servirete un filetto a commensale.
Questo per dirvi che se comprate il filetto di pesce il sabato mattina, potete tranquillamente prepararlo per pranzo in 20 minuti. Senza perdere tempo a pulirlo, basterà metterlo in una teglia con carta forno. Condirlo a vostro piacere. E mentre lui cuoce voi potrete occuparvi di altro. Non male eh?
Oggi per voi ho scelto un dentice di grande pezzatura, un pesce del Mediterraneo dalle carni bianche, dolci e pregiate. E invece delle solite olive (che adoro al forno con il pesce) ho abbondato con menta fresca. Un successo. Ecchevelodicoaffà!
Provate, provate!
Tradizione vuole che il pesce al forno si faccia intero con testa, lisca, spine. Si eviscera e si mette in teglia con olio e aromi a scelta del cuoco. Avendolo sempre fatto anche io intero e poi pulito e sporzionato nei piatti, ho scoperto una via più facile e rapida. E quasi sempre lo preparo così. Soprattutto quando ho ospiti a cena (tutte le settimane).
Sfiletto il pesce o lo faccio sfilettare in pescheria (dentice, branzino, orata, san pietro, salmone, trota o quello che preferite) prima di cuocerlo. Poi con l'aiuto di carta forno evito quell'odore sgradevole che rimane per ore nella teglia. La cottura in forno è minore rispetto ad un pesce intero. Varia dai 10 minuti per piccoli filetti a 20 minuti massimo per filetti consistenti. I tempi per pulirlo ed impiattarlo spariscono perchè non vi sono spine e lische da togliere. E la presentazione è molto più gradevole alla vista nel momento in cui servirete un filetto a commensale.
Questo per dirvi che se comprate il filetto di pesce il sabato mattina, potete tranquillamente prepararlo per pranzo in 20 minuti. Senza perdere tempo a pulirlo, basterà metterlo in una teglia con carta forno. Condirlo a vostro piacere. E mentre lui cuoce voi potrete occuparvi di altro. Non male eh?
Oggi per voi ho scelto un dentice di grande pezzatura, un pesce del Mediterraneo dalle carni bianche, dolci e pregiate. E invece delle solite olive (che adoro al forno con il pesce) ho abbondato con menta fresca. Un successo. Ecchevelodicoaffà!
Provate, provate!
giovedì 15 settembre 2011
Il salame dolce dell'ultimo minuto!
Non so voi, ma mia madre il "salame dolce" l'ha sempre fatto con il cacao amaro. Senza neanche il cioccolato, solo con il cacao. Io, negli anni, ho trovato centinaia di ricette diverse. Una fra tutte, questa, arricchita da me con i pistacchi.
Oggi invece ho preparato un salame rapidissimo. Nessun lavoro difficile, niente cacao, solo cioccolato, burro e biscotti a vostra scelta. Una ricetta per finire tutte i rimasugli di frutta secca, cioccolata e biscotti? Ecco, questa!
Ah, buon Ferragosto, gente!
Oggi invece ho preparato un salame rapidissimo. Nessun lavoro difficile, niente cacao, solo cioccolato, burro e biscotti a vostra scelta. Una ricetta per finire tutte i rimasugli di frutta secca, cioccolata e biscotti? Ecco, questa!
Ah, buon Ferragosto, gente!
mercoledì 14 settembre 2011
In due c'è più gusto. Finalmente in libreria!
Emozione, stupore, felicità, soddisfazione.
Sono tanti i sentimenti che ci invadono il cuore e l'anima in questi giorni. Sono momenti da vivere intensamente perchè rappresentano il raggiungimento di un lavoro fatto con impegno, grinta, dedizione e amore.
E' arrivato l'attesissimo giorno: oggi 14 settembre 2011 in tutte le librerie d'Italia sarà presente il nostro primo libro In due c'è più gusto. Accanto a Nigella Lawson, Csaba dalla Zorza, Trish Deseine, noi, Angela e Chiara Maci. Fa un certo effetto, credetemi.
In due c'è più gusto
120 ricette del tutto inedite, corredate di foto "retrò" che non immaginate davvero, di brevi racconti fatti di ricordi, di consigli e curiosità legate ad ogni ricetta.
In due c'è più gusto
Un libro a quattro mani, ma questo lo sapevate, quattro mani che si fondono insieme, che lavorano insieme e che sono legate più di quanto possiate immaginare.
60 ingredienti (carne, pesce, verdure, legumi, formaggi, frutta e frutta secca) su ognuno dei quali io e Chiara lasciamo il nostro tocco personale: titoli spiritosi, ricette frizzanti per Chiara, la mia sorellina dinamica, sempre alla ricerca di quel qualcosa in più, e una versione (la mia) più tradizionale, romantica, materna ma ricca di profumi e accostamenti insoliti.
Ormai ci conoscete, sapete un po' tutto di noi, dei nostri stili di vita, dei nostri sogni, delle nostre passioni ma questo libro saprà stupirvi, come cerchiamo di fare ogni giorno da quasi due anni su queste pagine on line.
Perchè In due c'è più gusto?
In due tutto acquista più valore, più certezza. Siamo sorelle. Diverse caratterialmente, con sogni diversi, con vite diverse ma con una passione e una sensibilità che ci unisce sempre. E giorno dopo giorno diventa più autentica.
Può davvero la cucina rendere un legame più forte?
Noi ne siamo l’esempio. Abbiamo fatto scelte e studi diversi ma ci siamo ritrovate senza mai esserci perse. La cucina ci ha unite fino alla nascita di questo blog che ci ha cambiato la vita. E il libro ne è la conferma.
Questo libro nasce grazie a voi amici e amiche blogger e non, che ci avete sempre seguito, apprezzato, consigliato e sostenuto nei nostri piccoli traguardi.
Vorremmo ringriaziarvi uno ad uno per nome ma per paura di dimenticare qualcuno di voi, vi diciamo
Grazie a tutti di tutto
Perchè il blog è anche questo. Incontri che nascono per caso, per un ingrediente o un sapore che ci accomuna, una fiera, un viaggio o una manifestazione e poi diventa qualcosa in più. Diventa Amicizia.
E allora ti accorgi di quanto è bello poter condividere con degli Amici, la tua passione.
Angela e Chiara
martedì 13 settembre 2011
Per chi non ha un minuto da perdere. Verdure alla soia e hamburger dell'ultimo minuto.
Ricettina sciuè sciuè. Ovvero veloce, rapida e sana. Per chi, come me, sta vivendo un settembre "da incubo". Il tempo per cucinare è sempre meno, le mie settimane "si sono localizzate" a Roma, per tutto il periodo di registrazione di Cuochi e Fiamme e nel week end...lavoro.
E provo a non farmi scappare il Taste e altri eventi da recensire.
Ottobre invece sarà un mese magico...iniziando dal Pellegrino Cooking Festival a Marsala, per poi continuare con 10 giorni in Cilento, per uno speciale culinario sulla mia terra natìa.
E mentre io sarò al Sud, Angela sarà al Nord per un week end all'insegna del pane, speck e studel. Dove? In Alto Adige!
Vi terremo aggiornati, come sempre :-)
E provo a non farmi scappare il Taste e altri eventi da recensire.
Ottobre invece sarà un mese magico...iniziando dal Pellegrino Cooking Festival a Marsala, per poi continuare con 10 giorni in Cilento, per uno speciale culinario sulla mia terra natìa.
E mentre io sarò al Sud, Angela sarà al Nord per un week end all'insegna del pane, speck e studel. Dove? In Alto Adige!
Vi terremo aggiornati, come sempre :-)
lunedì 12 settembre 2011
Ristorante Vögele, Bolzano
Una cosa che mi ha sempre affascinato dei ristoranti, delle stuben, degli alberghi, delle Ciase di montagna è il voler sempre affiancare al nome dell'azienda, il nome della famiglia.
Quasi a voler precisare, "siamo noi l'anima di questo luogo, noi ci mettiamo il nome, la faccia".
Il ristorante Vögele nel cuore di Bolzano, a pochi passi dalla piazzetta delle erbe ha una storia da raccontare. Una storia che risale al 1277 anno in cui nacque l'osteria, dal 1840 proprietà della famiglia Kamaun. Oggi gestita dalla famiglia Alber.
Ma andiamo per ordine. Torniamo al secolo scorso quando gli abitanti di Bolzano chiamavano amorevolmente l'osteria "Aquila rossa" diventando di lì a poco il luogo ideale per mangiare e bere in buona compagnia. All'"Aquila Rossa" durante la guerra si incontrarono grandi strateghi che per evitare spiacevoli incontri, concordarono una parola d'ordine per accedere ai loro rendez-vous segreti. Quella parola fu: VögeleOggi quella parola non è più segreta, oggi Vögele è un istituzione, un luogo di passaggio per turisti, un luogo romantico per una cena a lume di candela, un punto di ristoro per i bolzanini.
Quando si entra in questo ambiente in stile Biedermaier, fatto di arazzi, fiori secchi, luci soffuse e broccati dai colori vivaci e in stile, si viene come trasportati in un altro tempo, in un altro spazio. Si torna quasi in quel lontano 1840...
Il ristorante è pieno. Prenotiamo per tempo, saliamo la scala in legno e ci dirigiamo verso la stuben Kamaun (che prende il nome dei proprietari). Tovaglie bianche, piatti e stoviglie in linea classica, bicchieri da degustazione e fiori freschi al centro della tavola. Il sorriso della cameriera riempie la stanza affollata, il suo garbo nel servire permette a noi commensali di godere appieno della presentazione delle varie portate e degli splendidi vini che accompagnano la nostra cena.
Per cominciare Valeriana con speck croccante, pane alle noci ( fatto in casa) e salsa bolzanina. Un antipasto leggero, non invadente ma stuzzicante che prelude una buona continuazione.
Canederli pressati al formaggio su insalata di cappuccio, un classico della cucina sudtirolese ma preparato in chiave moderna. Non un canederlo grande e tondo ma una schiacciatina fatta con lo stesso impasto e passata al forno, da renderla croccante e originale.
Come terza portata Guanciale di manzo al vino rosso St. Magdalena, con "Schpfnudeln" e spinaci.
Quando si dice che la carne si scioglie in bocca! Un guanciale tenero, cucinato per ore in questo vino rosso ricco di profumi di frutti rossi e sottobosco.
Per chiudere il pasto ricco e importante un dessert a base di piccoli frutti in sfoglia croccante con una delicatissima mousse di yogurth di montagna.
Carne altoatesina, formaggi di malga, piccoli frutti rossi prodotti in loco, erbe e verdure di montagna. Ogni sapore, ogni colore richiama il gusto del luogo. Non ci sono menu che confondono, qui tutto è studiato, cucinato e servito seguendo il km0. Dagli arredi alla cucina tutto è altoatesino doc. Forse è anche per questo motivo che il Vögele continua a piacere sempre, per la sua anima tradizionale e autentica.
Se vi trovate a Bolzano per lavoro o per piacere, se siete in vacanze in zona, se siete affezionati dei mercatini di Natale, se amate l’atmosfera che solo certi luoghi sanno dare, fermatevi per una sosta golosa al Vögele, non vi deluderà.
Wirtshaus Vögele
Via Goethe, 3
Bolzano
Tel.: +39 0471 973938
Quasi a voler precisare, "siamo noi l'anima di questo luogo, noi ci mettiamo il nome, la faccia".
Il ristorante Vögele nel cuore di Bolzano, a pochi passi dalla piazzetta delle erbe ha una storia da raccontare. Una storia che risale al 1277 anno in cui nacque l'osteria, dal 1840 proprietà della famiglia Kamaun. Oggi gestita dalla famiglia Alber.
Ma andiamo per ordine. Torniamo al secolo scorso quando gli abitanti di Bolzano chiamavano amorevolmente l'osteria "Aquila rossa" diventando di lì a poco il luogo ideale per mangiare e bere in buona compagnia. All'"Aquila Rossa" durante la guerra si incontrarono grandi strateghi che per evitare spiacevoli incontri, concordarono una parola d'ordine per accedere ai loro rendez-vous segreti. Quella parola fu: VögeleOggi quella parola non è più segreta, oggi Vögele è un istituzione, un luogo di passaggio per turisti, un luogo romantico per una cena a lume di candela, un punto di ristoro per i bolzanini.
Quando si entra in questo ambiente in stile Biedermaier, fatto di arazzi, fiori secchi, luci soffuse e broccati dai colori vivaci e in stile, si viene come trasportati in un altro tempo, in un altro spazio. Si torna quasi in quel lontano 1840...
Il ristorante è pieno. Prenotiamo per tempo, saliamo la scala in legno e ci dirigiamo verso la stuben Kamaun (che prende il nome dei proprietari). Tovaglie bianche, piatti e stoviglie in linea classica, bicchieri da degustazione e fiori freschi al centro della tavola. Il sorriso della cameriera riempie la stanza affollata, il suo garbo nel servire permette a noi commensali di godere appieno della presentazione delle varie portate e degli splendidi vini che accompagnano la nostra cena.
Per cominciare Valeriana con speck croccante, pane alle noci ( fatto in casa) e salsa bolzanina. Un antipasto leggero, non invadente ma stuzzicante che prelude una buona continuazione.
Canederli pressati al formaggio su insalata di cappuccio, un classico della cucina sudtirolese ma preparato in chiave moderna. Non un canederlo grande e tondo ma una schiacciatina fatta con lo stesso impasto e passata al forno, da renderla croccante e originale.
Come terza portata Guanciale di manzo al vino rosso St. Magdalena, con "Schpfnudeln" e spinaci.
Quando si dice che la carne si scioglie in bocca! Un guanciale tenero, cucinato per ore in questo vino rosso ricco di profumi di frutti rossi e sottobosco.
Per chiudere il pasto ricco e importante un dessert a base di piccoli frutti in sfoglia croccante con una delicatissima mousse di yogurth di montagna.
Carne altoatesina, formaggi di malga, piccoli frutti rossi prodotti in loco, erbe e verdure di montagna. Ogni sapore, ogni colore richiama il gusto del luogo. Non ci sono menu che confondono, qui tutto è studiato, cucinato e servito seguendo il km0. Dagli arredi alla cucina tutto è altoatesino doc. Forse è anche per questo motivo che il Vögele continua a piacere sempre, per la sua anima tradizionale e autentica.
Se vi trovate a Bolzano per lavoro o per piacere, se siete in vacanze in zona, se siete affezionati dei mercatini di Natale, se amate l’atmosfera che solo certi luoghi sanno dare, fermatevi per una sosta golosa al Vögele, non vi deluderà.
Wirtshaus Vögele
Via Goethe, 3
Bolzano
Tel.: +39 0471 973938
venerdì 9 settembre 2011
Murphy mi fa un baffo.
Venerdi 5 febbraio 2010
Sto elaborando una teoria. Un po' assurda. Ma ascoltate.
La chiamerò Teoria del Tempo.
Mi trovavo al volante della mia amata Golf quando ho avuto questa illuminazione.
Mi ci sono voluti tre mesi per dimenticarti totalmente e rimuoverti dalla mia vita.
Esattamente tre. I mesi in cui siamo stati assieme.
Prima di te, un'amore durato un anno.
Esattamente un anno per dimenticarlo. E con estremo piacere ricordarlo.
4 giorni per perdere 3 kg.
Esattamente 4 giorni per riprendere 3 kg.
2 giorni per abbronzarsi.
Esattamente 2 giorni per perdere l'abbronzatura.
1 ora per preparare una torta.
1 ora per finire una torta.
Insomma, il concetto portante della sperimentata Teoria del Tempo è il seguente:
Il tempo che impieghi a creare un qualcosa è esattamente il medesimo che impieghi a distruggerla.
I corollari del nominato teorema sono molteplici. A voi la personalizzazione.
Il consiglio invece è solo uno.
Non affrettatevi mai, nella vita.
Che sia una chocolate cake, un nuovo amore, una conoscenza, un'abbronzatura, un'amicizia.
La durata necessita di basi.
In tutto.
Macy
Sto elaborando una teoria. Un po' assurda. Ma ascoltate.
La chiamerò Teoria del Tempo.
Mi trovavo al volante della mia amata Golf quando ho avuto questa illuminazione.
Mi ci sono voluti tre mesi per dimenticarti totalmente e rimuoverti dalla mia vita.
Esattamente tre. I mesi in cui siamo stati assieme.
Prima di te, un'amore durato un anno.
Esattamente un anno per dimenticarlo. E con estremo piacere ricordarlo.
4 giorni per perdere 3 kg.
Esattamente 4 giorni per riprendere 3 kg.
2 giorni per abbronzarsi.
Esattamente 2 giorni per perdere l'abbronzatura.
1 ora per preparare una torta.
1 ora per finire una torta.
Insomma, il concetto portante della sperimentata Teoria del Tempo è il seguente:
Il tempo che impieghi a creare un qualcosa è esattamente il medesimo che impieghi a distruggerla.
I corollari del nominato teorema sono molteplici. A voi la personalizzazione.
Il consiglio invece è solo uno.
Non affrettatevi mai, nella vita.
Che sia una chocolate cake, un nuovo amore, una conoscenza, un'abbronzatura, un'amicizia.
La durata necessita di basi.
In tutto.
Macy
Tag:
Io in fila
Biscotti al caramello, noci macadamia e cioccolato.
Questi biscotti sono assolutamente diversi dal solito. Non è una frolla, è uno strano mix che ho voluto testare e che è riuscito perfettamente. La mia ispiratrice è sempre Trish. Lei prepara questi biscotti con lo sciroppo d'acero. Io, invece, ho sostituito questo ingrediente con il caramello salato comprato a Londra al Borough Market. L'ho sciolto a bagnomaria perchè era quasi cristallizzato e l'ho unito all'impasto.
Divino! E voi, cosa potreste usare al posto del caramello?
Divino! E voi, cosa potreste usare al posto del caramello?
giovedì 8 settembre 2011
Tartare di mela con gamberi rossi in emulsione di extravergine
ODE ALLA MELA
Te, mela, voglio festeggiarti
riempiendomi col tuo nome
la bocca, mangiandoti.
Sempre
sei nuova come niente o nessuno,
sempre
appena caduta dal Paradiso:
piena e pura
guancia arrossita dell'aurora!
Che cosa difficile
sono paragonati
a te
i frutti della terra,
le cellulari uve,
i manghi
tenebrosi,
le ossute
prugne, i fichi
sottomarini:
Tu sei pomata pura,
pane fragrante,
formaggio
della vegetazione.
Quando mordiamo
la tua rotonda innocenza
torniamo
per un istante
a essere
anche creature appena create:
ancora abbiano qualcosa di mela.
Io voglio
una abbondanza
totale, la moltiplicazione
della tua famiglia,
voglio
una città,
una repubblica,
un fiume Mississipi
di mele,
e alle sue rive
voglio vedere
tutta
la popolazione
del mondo
unita, riunita,
nell'atto più semplice della terra:
mordere una mela.
Con questa splendida ode alla mela di Pablo Neruda inauguro le ricette a base di uno dei frutti che preferisco in questa stagione. Settembre, l'odore dell'aria che incomincia a rinfrescarsi, i colori della natura che iniziano a diventare caldi, il profumo dell'uva appena raccolta , il gusto delle mele sode e succose, la dolcezza dei fichi maturi e soprattutto il mio umore che sta cambiando giorno dopo giorno. Domani mattina ho la visita di controllo e finalmente vederemo come sta procedendo la calcificazione della mia caviglia.
Sono ottimista e positiva perchè ho tante novità per questo autunno da raccontarvi e da condividere con tutti voi e devo stare bene. Quindi proseguo la mia convalescenza ma con positività e voglia di camminare presto.
Nell'attesa vi regalo la mia prima ricettina del mese di settembre a base di mele altoatesine.
Seguitemi in questo antipasto leggero, raffinato e semplicissimo.
Buona giornata.
Ingredienti: per 4 persone
2 mele
1/2 kg di gamberi rossi freschissimi
olio evo
sale
pepe
succo di limone
Preparazione:
Tagliate le mele a piccoli pezzettini e mettetele in una coppetta con un po' di limone affinchè non anneriscano.
Nel frattempo togliete il carapace dai gamberi e lasciateli emulsionare con olio, sale e pepe.
Quando si saranno insaporiti preparate il piatto da portata.
Con l'aiuto di un coppapasta preparate le mele sul fondo e adagiate sopra i gamberi con l'emulsione di olio sale e pepe. Decorare con un rametto di rosmarino o di timo al limone.
mercoledì 7 settembre 2011
Tortino dal cuore ... mou!
Avete presente i tortini dal cuore caldo? Beh, chi non li conosce.
Li avevo preparati qui, con la ricetta classica.
Oggi li ho rifatti, seguendo sempre questa ricetta, ma inserendo all'interno un cubetto di toffee salata appena fatta. Come? Guardate qui!
Il risultato? Beh, quando il tortino verrà servito, il cuore non solo sarà caldo...ma sarà anche caramelloso e mou!
Li avevo preparati qui, con la ricetta classica.
Oggi li ho rifatti, seguendo sempre questa ricetta, ma inserendo all'interno un cubetto di toffee salata appena fatta. Come? Guardate qui!
Il risultato? Beh, quando il tortino verrà servito, il cuore non solo sarà caldo...ma sarà anche caramelloso e mou!
martedì 6 settembre 2011
Cena di fine estate
Quest'anno è andata così.
Niente mare, niente bagni, nessuna gita fuoriporta e nessun viaggetto oltreoceano. Un agosto tranquillo, anche troppo, con la caviglia al riposo e l'umore altalenante.
La cucina? Me l'hanno chiesto in tanti.
"Adesso che devi stare a riposo per 1 mese e mezzo, come farai? Chi cucina?"
Beh, ho avuto la fortuna di fare la prima parte della convalescenza a casa dei miei genitori, dico fortuna perchè ho approfittato della cucina della mamma, dell'aiuto con i bambini e delle coccole di tutti, diciamoci la verità.
Il lato positivo di avere invece un blog di cucina è che si possono programmare le ricette e pubblicarle quando più si desidera. Questo vuol dire che tutte le mie ricette di quest'ultimo mese sono state fatte il mese di luglio. Sempre da me, sempre nella mia cucina, sempre con la voglia di prendervi per la gola.
E così anche per la cena di fine estate che voglio regalarvi oggi: un insieme di piatti maditerranei da riproporre con facilità per le vostre serate con gli amici.
Vi va di scoprire cos'ho preparato?
Seguitemi.
Per la focaccia di patate con i pomodorini e il timo
Ingredienti:
350 gr farina
2 cucchiaini di zucchero
50 gr burro fuso
1 patata lessa
10 pomodorini pachino
timo fresco
2 cucchiai olio evo
sale
1 cubetto lievito
olio evo
sale grosso
2 spicchi d'aglio
Impastate la farina con il lievito, sciolto in mezzo bicchiere di acqua tiepida e zucchero.
Aggiungete il burro fuso, il sale, l'olio e la patata schiacciata. Lavorate affinchè diventi un impasto morbidissimo ma compatto. Formate una palla e lasciate lievitare per circa un'ora coperto in un posto tiepido.
Stendete in una teglia unta di olio e lasciate le "ditate" tipiche della focaccia.
Coprite e fate lievitare un'altra ora. Preparate la salamoia con 1 dito di olio, due di acqua, l'aglio, i pomodorini tagliati a metà e il sale grosso.
Coprite con questa salsina, aggiungete le foglioline di timo e cuocete a 200° per circa 20 minuti in forno.
Per il baba gannoush
3 grosse melanzane
4 spicchi d'aglio tritato
1/2 cucchiaino di cumino in polvere
succo di 1 limone
2 cucchiai d'olio d'oliva
1 cucchiaio di prezzemolo fresco
olive nere per guarnire
2 cucchiai di tahina
1 pizzico di pepe
Preparazione:
Preriscaldate il forno a 180°. Preparate una teglia rivestita di carta forno e adagiate le melanzane intere con la buccia. Cuocete per 40 minuti finchè risultano tenere e raggrinzite. Incidetele con un coltellino e con le mani prelevate la polpa. Mettetela poi in uno scolapasta per 20 minuti e lasciate che perda il liquido amaro. In un frullatore inserite la polpa, l'aglio, il cumino, il limone, il pepe, l'olio, la tahina e il prezzemolo. Frullate fino ad ottenere un composto cremoso. Salate e versate in una ciotola. Guarnite con olive nere e olio evo.
Per i bocconcini di pollo al curry
700 gr di petto di pollo ( 4 petti di pollo)
1 cipolla
sale e pepe q.b.
un bicchiere di latte
un bicchiere di brodo vegetale
un bicchiere di vino bianco
un po' di farina
olio extravergine d'oliva
curry in polvere
Tagliate i petti di pollo in piccoli pezzi, aggiungete sale e pepe e infarinateli.
Nel frattempo in una casseruola fate soffriggere la cipolla a cui, una volta dorata, aggiungete il pollo.
Versate il bicchiere di vino bianco e lasciate evaporare. A questo punto aggiungete il curry in polvere e il bicchiere di latte, mescolate e continuate la cottura con il brodo vegetale. Lasciate cuocere per 15 minuti e voilà, il pollo al curry è pronto.
Nel frattempo preparate un orzotto lesso da accompagnamento.
Per le frittelline di zucchine
120 gr di farina
1 uovo sbattuto
2 zucchine
150 ml di latte
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiaino scarso di sale
burro fuso per la cottura
Preparazione
In una terrina mescolare assieme la farina, il sale e il lievito. Lavate le zucchine e grattuggiatele.
Aggiungere l'uovo e sbattere con una frusta versando lentamente il latte. Unite le zucchine e amalgamate. Scaldate un pò di burro in una padella e versate un mestolino di pastella per creare le vostre delizie di 6 cm circa di diametro.
Quando compaiono delle bolle in superficie, girate le frittelline e terminate la cottura dall'altro lato.
Niente mare, niente bagni, nessuna gita fuoriporta e nessun viaggetto oltreoceano. Un agosto tranquillo, anche troppo, con la caviglia al riposo e l'umore altalenante.
La cucina? Me l'hanno chiesto in tanti.
"Adesso che devi stare a riposo per 1 mese e mezzo, come farai? Chi cucina?"
Beh, ho avuto la fortuna di fare la prima parte della convalescenza a casa dei miei genitori, dico fortuna perchè ho approfittato della cucina della mamma, dell'aiuto con i bambini e delle coccole di tutti, diciamoci la verità.
Il lato positivo di avere invece un blog di cucina è che si possono programmare le ricette e pubblicarle quando più si desidera. Questo vuol dire che tutte le mie ricette di quest'ultimo mese sono state fatte il mese di luglio. Sempre da me, sempre nella mia cucina, sempre con la voglia di prendervi per la gola.
E così anche per la cena di fine estate che voglio regalarvi oggi: un insieme di piatti maditerranei da riproporre con facilità per le vostre serate con gli amici.
Vi va di scoprire cos'ho preparato?
Seguitemi.
Per la focaccia di patate con i pomodorini e il timo
Ingredienti:
350 gr farina
2 cucchiaini di zucchero
50 gr burro fuso
1 patata lessa
10 pomodorini pachino
timo fresco
2 cucchiai olio evo
sale
1 cubetto lievito
olio evo
sale grosso
2 spicchi d'aglio
Impastate la farina con il lievito, sciolto in mezzo bicchiere di acqua tiepida e zucchero.
Aggiungete il burro fuso, il sale, l'olio e la patata schiacciata. Lavorate affinchè diventi un impasto morbidissimo ma compatto. Formate una palla e lasciate lievitare per circa un'ora coperto in un posto tiepido.
Stendete in una teglia unta di olio e lasciate le "ditate" tipiche della focaccia.
Coprite e fate lievitare un'altra ora. Preparate la salamoia con 1 dito di olio, due di acqua, l'aglio, i pomodorini tagliati a metà e il sale grosso.
Coprite con questa salsina, aggiungete le foglioline di timo e cuocete a 200° per circa 20 minuti in forno.
Per il baba gannoush
3 grosse melanzane
4 spicchi d'aglio tritato
1/2 cucchiaino di cumino in polvere
succo di 1 limone
2 cucchiai d'olio d'oliva
1 cucchiaio di prezzemolo fresco
olive nere per guarnire
2 cucchiai di tahina
1 pizzico di pepe
Preparazione:
Preriscaldate il forno a 180°. Preparate una teglia rivestita di carta forno e adagiate le melanzane intere con la buccia. Cuocete per 40 minuti finchè risultano tenere e raggrinzite. Incidetele con un coltellino e con le mani prelevate la polpa. Mettetela poi in uno scolapasta per 20 minuti e lasciate che perda il liquido amaro. In un frullatore inserite la polpa, l'aglio, il cumino, il limone, il pepe, l'olio, la tahina e il prezzemolo. Frullate fino ad ottenere un composto cremoso. Salate e versate in una ciotola. Guarnite con olive nere e olio evo.
Per i bocconcini di pollo al curry
700 gr di petto di pollo ( 4 petti di pollo)
1 cipolla
sale e pepe q.b.
un bicchiere di latte
un bicchiere di brodo vegetale
un bicchiere di vino bianco
un po' di farina
olio extravergine d'oliva
curry in polvere
Tagliate i petti di pollo in piccoli pezzi, aggiungete sale e pepe e infarinateli.
Nel frattempo in una casseruola fate soffriggere la cipolla a cui, una volta dorata, aggiungete il pollo.
Versate il bicchiere di vino bianco e lasciate evaporare. A questo punto aggiungete il curry in polvere e il bicchiere di latte, mescolate e continuate la cottura con il brodo vegetale. Lasciate cuocere per 15 minuti e voilà, il pollo al curry è pronto.
Nel frattempo preparate un orzotto lesso da accompagnamento.
Per le frittelline di zucchine
120 gr di farina
1 uovo sbattuto
2 zucchine
150 ml di latte
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiaino scarso di sale
burro fuso per la cottura
Preparazione
In una terrina mescolare assieme la farina, il sale e il lievito. Lavate le zucchine e grattuggiatele.
Aggiungere l'uovo e sbattere con una frusta versando lentamente il latte. Unite le zucchine e amalgamate. Scaldate un pò di burro in una padella e versate un mestolino di pastella per creare le vostre delizie di 6 cm circa di diametro.
Quando compaiono delle bolle in superficie, girate le frittelline e terminate la cottura dall'altro lato.
lunedì 5 settembre 2011
Toffee alla vaniglia e fleur de sel.
Lo amo da impazzire. Esattamente come adoro il caramello salato e lo userei in ogni preparazione dolce, queste caramelle vanno a ruba. Mi impongo di prepararle solo una volta all'anno, perchè potrei mangiarne a decine. Quest'anno non le avevo ancora fatte ... ma, avendole trovate a Parigi e avendole comprate ai diversi gusti (divorate in due giorni), mi sono detta: è ora di farle!
Ed eccole, in forme strane (ho usato gli stampi per i cioccolatini) e con un retrogusto salato unico.
Ed eccole, in forme strane (ho usato gli stampi per i cioccolatini) e con un retrogusto salato unico.
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