domenica 30 dicembre 2012

Porri sottovuoto!

Sono ancora indecisa se cuocerli o conservarli così. La cosa figa è che, tenendoli sottovuoto, non devo preoccuparmi del deterioramento rapido.
Voi come li fareste?
Li potrei cuocere in acqua calda o in forno ... oppure congelare sottovuoto o tenere in frigorifero!
C'è qualcuno di voi esperto di sottovuoto che vuole darmi dei consigli?
Sono ancora inesperta, ma, come vi ho già detto, sono in love con FoodSaver!



sabato 29 dicembre 2012

Vino e Arte!


 

Le Gentili donne dei vini
Trebbiano Ancestrale vinificato in Anfora
Progetto unico in Italia della Tenuta Masselina


Un vino dalla storia antica. Una bottiglia impreziosita da un medaglione in ceramica dipinto a mano. La terra, la storia e l’arte trovano una sintesi in un Trebbiano Ancestrale vinificato in Anfora, progetto unico in Italia ideato dalla Tenuta Masselina, impresa agricola controllata dal Gruppo Cevico, uno dei primi dieci player italiani del vino. Il progetto trova sostanza nei vigneti storici di collina condotti in proprietà dalla Tenuta Masselina a Castelbolognese in Romagna, dove uve accuratamente selezionate e raccolte da una vigna di Trebbiano Romagnolo, vecchia oltre quarant’anni, vengono vinificate e affinate in anfore di terracotta prodotte artigianalmente con le argille di Faenza. L’anfora, usata sin dal tempo dei Romani per preservare e trasportare il nettare di Bacco, ha creato un vino particolare e irripetibile, che nasce dalla terra, matura e viene sigillato con la terra e etichettato, una volta in bottiglia, con un prezioso medaglione in ceramica faentina dipinta a mano raffigurante i volti amorosi delle dame del Rinascimento faentino.
Il progetto si avvale della collaborazione del Mic (Museo Internazionale delle Ceramiche), dei Maestri Maiolicari Faentini e del maestro vasaio Pierpaolo Garavini.

Dalla terra alla maiolica faentina…
Se l’anfora è la caratterizzazione di questo vino che ricerca le sue origini di prodotto antico, non è un caso che nasca a Faenza. Sin dal periodo tardo-medioevale, infatti, la posizione geografica della città ha consentito di sviluppare una produzione di boccali e maioliche arcaiche, giunta intatta sino ai giorni nostri. Fu soprattutto Galeotto Manfredi, che governò la città in epoca rinascimentale dal 1477 al 1488, a proteggere gli artisti e a consolidare la fama dei ceramisti faentini nel mondo.  La protezione del principe e le sue relazioni con le corti, dove fiorivano opere d’arte geniali, proiettarono una piccola città come Faenza ai vertici della vita artistica e intellettuale del mondo antico.


Le Gentili Donne di Faenza
Nel Rinascimento ‘usanza gentile’ era quella di effigiare il volto della persona amata sul vasellame: nacque così il genere ‘amatorio’, un vero e proprio omaggio alla Bellezza della donna. L’usanza prende piede a Faenza verso l’ultimo quarto del 1400, nel momento in cui si registra nella maiolica il passaggio a stili esclusivamente rinascimentali per interpretare il più possibile da vicino il gusto della committenza che oramai impone la figura e il ritratto di ‘belle’ donne. La gamma espressiva e artistica di quest’arte “amatoria” diventa più vasta nel corso del 1500. I giovani facevano dipingere il viso delle loro favorite, con il loro nome, sempre seguito dall’aggettivo “Bella”, in vasi, boccali, piatti di varie forme e dimensioni per poterle omaggiare o anche per un segno di costanza.

Il Vino delle Anfore
Questo vino nasce in un vigneto antico di Trebbiano, di oltre 40 anni di età, collocato a 150 metri di altitudine, in una porzione vocata all’interno della Tenuta Masselina, dove le brezze marine che spirano da est, favoriscono un’escursione termica particolarmente adatta alla maturazione fenolica. La conservazione delle basse temperature raggiunte durante il periodo notturno è favorita dall’esposizione ad ovest del vigneto, che ne determina l’ombreggiamento nelle prime ore del mattino.
Le uve di perfetta qualità e maturazione, prima selezionate poi diraspate a mano, vengono poste nelle  anfore per la fermentazione alcolica. Dopo un mese di permanenza in anfora il mosto viene separato dalle bucce. Il vino riposa poi in anfora per tre mesi durante i quali avviene la fermentazione malolattica. In continua osmosi con l’esterno attraverso la terracotta il vino acquista una finezza aromatica inimitabile, piacevole sapidità e grande morbidezza che regala al palato una sensazione vellutata. A questo punto è la volta del passaggio in legno per una percentuale significativa di prodotto  che permetterà al vino di completare il suo corredo organolettico e di acquisire una longevità inaspettata. Un lento affinamento in bottiglia per almeno 5 mesi permetterà al vino, ormai pronto, di esprime il meglio di sé, donando sensazioni gustative eccellenti.


venerdì 28 dicembre 2012

Cosce di pollo...per tutti i giorni...non di festa

Una ricettina non natalizia.
Piuttosto un suggerimento per tutti i giorni. Una ricetta a prova di bambino, nel senso che anche un bambino senza l'aiuto di un adulto, è in grado di prepararla!
Fuori croccantissime...dentro succosissime!!!! Non siete curiosi di provarle? Seguitemi in cucina.

Ingredienti per 4 persone
4 cosce di pollo (belle grandi)
500 ml di latte
4 pacchetti di crackers
sale
burro

Preparazione:
Frullate i crackers riducendoli in farina. Fate marinare nel latte le cosce di pollo. Più le fate marinare e più saranno tenere. Dopo la marinatura, passatele nel cracker grattugiato e avvolgete l'osso delle cosce con carta argentata. Sarà più facile maneggiarle una volta cotte. Ponete le cosce su una teglia rivestita di carta forno e adagiate su ogni coscia una noce, anche due di burro. Fate cuocere per 40 minuti a 170°. Si formerà una crosticina croccante attorno ad ogni coscia e un sughetto delizioso che renderà il vostro piatto speciale.
Servite con il contorno che preferite. Io ho scelto un purè di patate rosse (quelle di montagna). 

giovedì 27 dicembre 2012

Carciofi sottovuoto! Meraviglia!

Adoro il sottovuoto, perchè mi permette di conservare i cibi nel migliore dei modi.
Ve ne avevo già parlato qui, raccontandovi di FoodSaver.
Oggi ho deciso di usarlo come metodo di cottura e il primo esperimento è stato con i carciofi!

Ecco quindi i miei carciofi mondati, tagliati, conditi con una fetta di limone e uniti ad un porro, messi sottovuoto con il mio FoodSaver e cotti in forno.
Un consiglio: quando condite la vostra carne o verdura, diminuite le dosi del condimento perchè con il sottovuoto si potenzia il sapore notevolmente.

Che ve ne pare?



mercoledì 26 dicembre 2012

Oggi cucina ... Felicia!


Bonbons cocco-ri



Ingredienti:
½ litro di latte di riso
100 gr di fiocchi di riso
50 gr di cocco rapè
50 gr di zucchero di canna
1 cucchiaino di agar-agar

Ingredienti per i ripieni:
50 gr di nocciole tritate
50 gr di semi di sesamo tritati
10 gr di riso soffiato

Ingredienti per la copertura:
200 gr circa di cioccolato fondente
Poco latte vegetale (solo se necessario)
Un cucchiaio circa di olio di semi

Procedimento:
In un pentolino versare il latte di riso, aggiungere i fiocchi di riso, lo zucchero e l’agar agar.
Cuocere per 5-10 min mescolando, i fiocchi devono amalgamarsi e addensarsi, si trasformerà in una polentina.
Aggiungere il cocco rapè, mescolare ed amalgamare, rimettere il pentolino sul fuoco e far cuocere ancora per 5-10 minuti.
Il cocco farà rapprendere il composto, si staccherà dalle pareti del pentolino, si formerà una palletta, morbida e modellabile; se l’impasto dovesse rimanere troppo morbido, aggiungere un cucchiaio di cocco rapè e proseguire la cottura per qualche minuto.
Far riposare in frigorifero per qualche ora.
Riprendere il composto e dividerlo in tre parti (o più parti, a secondo dei gusti personali).
Con questa dose il mio composto pesava circa 500 gr.
L’ho diviso in tre parti tenendone una leggermente più piccola.
Ho farcito con le nocciole tritate, i semi di sesamo e la parte più piccola con il riso soffiato.
Amalgamare e impastare ogni composto.
Formare delle piccole palline grandi più o meno come nocciole, posizionarle su dei vassoi foderati con carta forno. Far riposare in frigorifero per qualche ora.
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente, unire il latte vegetale solo se necessario.
Aggiungere l’olio di semi (renderà il cioccolato lucido ed elastico). Tuffare le palline nel cioccolato e rivestirle completamente.
Posizionare i bonbons sul vassoio, far raffreddare e rassodare in frigorifero per qualche ora.
Servire, gustare, mangiare……

P.S. Il gusto del ripieno è personalizzabile, si posso confezionare anche Bonbons di un solo gusto.

http://ledeliziedifeli.wordpress.com/2011/12/12/bonbons-cocco-ri/



martedì 25 dicembre 2012

Il mio regalo di Natale? La ricetta dei Tortelloni vegetariani.

Buon Natale amici!
Che ne dite? Vi piacciono???? Li facciamo assieme se volete, anche stamattina.
Lo so, lo so, mi direte che per due bolognesi come noi, il giorno di Natale sono d'obbligo i tortellini di carne in brodo di Cappone. E non sbagliate, è vero.
Come tradizione vuole, nelle case dei bolognesi a Natale si mangiano i "Turtlein fatti in cà".
Anche in casa Maci.
Ma la mia vuole essere un'alternativa sempre bolognese....magari proprio per quei vegetariani che non vogliono rinunciare alla tradizione.
Tortelloni con ricotta e prezzemolo...da condire con burro e parmigiano. Sublimi...


 E quindi il mio regalo di Natale di quest'anno...è la ricetta di casa nostra.
Spero in una lieta sorpresa. Seguitemi, con un passo a passo.
Ingredienti per 10 persone


1000 gr di farina
10 uova speciali per pasta
sale
1 spicchio d'aglio
800 gr di ricotta di pecora
un mazzo di prezzemolo fresco
40 gr di parmigiano reggiano
noce moscata
pepe

Preparazione
Per prima cosa  frullate la ricotta con il prezzemolo tritato, lo spicchio d'aglio, il parmigiano, il sale, la noce moscata e il pepe. Fatelo riposare in frigorifero per 1/2 ora. Il ripieno è pronto.
Passate ora alla sfoglia. In una spianatoia disponete a fontana la farina e aggiungete le uova, una alla volta e il sale. Lavorate bene l'impasto fino a farlo diventare liscio e compatto. La pasta non deve essere nè troppo tenera, nè troppo dura, ma morbida ed elastica. Avvolgete l'impasto in un sacchetto di plastica o in pellicola. 
E' ora di stendere la sfoglia a mano con l'aiuto di un mattarello o con la macchina per la pasta (nonna papera). Tirate la sfoglia sottile ma non troppo. Con una rondella tagliate la pasta formando dei quadrati e farcite con un cucchiaio di composto. Piegate la sfoglia a formare un triangolo in modo da coprire il ripieno e con l'aiuto delle dita praticate delle leggere pressioni attorno al tortellone per far uscire l'aria. Avvolgete il triangolo attorno al dito a formare il famoso tortellone. Se volete prepararne di più, vi consiglio di disporli su vassoi infarinati, metterli in freezer per farli indurire e poi disporli nei sacchetti del congelatore per averli sempre pronti.

Ricordate: 1 uovo x 100 gr di farina
Potrete condirli come più vi piace. Ma per me i tortelloni sono con burro (quello buono buono) e parmigiano (quello che si fa dalle mie parti).



E buon Natale a tutti voi....

sabato 22 dicembre 2012

Bye bye Dicembre. Ho voglia di 2013.



Il mese che aspetto tutto l'anno, i miei primi e ultimi 29 anni, le puntate speciali decise all'improvviso, la consapevolezza del proprio valore e le scelte difficili. I NO sofferti ma scelti con grande rispetto, per me stessa. I NO ricevuti ma capiti con grande maturità. Gli shatush imprecisi e i capelli bianchi appena spuntati. L'etica professionale e gli aperitivi norvegesi in giro per l'Italia.

Napoli e il mio sconfinato amore per il Sud, il Natale e la voglia morbosa di stare con la mia famiglia, la voglia di maternità e l'instancabile bisogno di cucinare, sempre.
Il cioccolato protagonista di ogni mia giornata, i ristoranti scoperti nella mia nuova città, i regali di compleanno ricevuti e tutti quelli di Natale ancora da comprare. I biscotti allo zenzero per colazione, i progetti magici per il 2013.

La voglia che il 2013 arrivi. La consapevolezza che, ahimè miei cari Maya, il 2013 è sempre stato il MIO anno, e lo aspetto da 29 anni, quindi regolatevi con le previsioni.
Le lenzuola bianche, i mobili shabby per la casa nuova, i libri di ingredienti sconosciuti, la mia adorata Postina color cedro che adoro follemente, le bancarelle in piazza XXV Aprile, le scarpe da uomo stringate e borchiate, i calzini a righe, il cappotto beige a sacchetto, i pistacchi che mi creano dipendenza, le sigarette che ormai fanno parte del passato.

La neve dalla finestra milanese, il Dom Perignon Enoteque 1996, i clienti per i quali è sempre bello lavorare, la scelta di rimanere fedele ai propri principi, l'amore improvviso per la radio, lo shooting in balera e quello da Andrea, le mie foto scartate, quelle che amo, la lenta consapevolezza di me, del mio corpo, della mia vita.

2013, sarai un grande anno.
Niente buoni propositi, andrà tutto per il meglio.

Auguri di cuore, gente.

C.

50 sfumature di ...


dal 15 dicembre



presentano

50 SFUMATURE DI FRITTO
Piccolo manuale untologico



Vi piace la frittura nonostante il parere negativo del vostro medico? Vi piace la pastella? Vi piace impanare e "calare" qualunque cosa nell’olio bollente? Siete fan di "P per Purpetta"? Pensate che per preparare la parmigiana di melanzane servano le dovute autorizzazioni edilizie? Pensate che la frittura sia sensuale e afrodisiaca? Avete trovato il libro giusto. Il 15 dicembre esce in tutte le librerie d'Italia e in edicola con quiSalento, "50 sfumature di fritto. Piccolo manuale untologico" (Lupo Editore).

Il libro, nato da un’idea del giornalista Pierpaolo Lala, patron del concorso di cucina dozzinale "Fornelli Indecisi", raccoglie cinquanta ricette (rigorosamente fritte) pensate e scritte da una pattuglia di giornaliste e docenti universitari, casalinghe e pensionati, professori e professioniste, nonne e nipoti, mamme e figli, food blogger e appassionati. Cinque categorie (antipasti, primi, secondi, dolci e cibo di strada) per assaporare piatti a base di verdure e pesce, carne e cremose leccornie proposti da Anna Lisa Gaudino, Caterina Massari, Antonietta Rosato, Assunta Rugge, Giovanna, Giuseppe e Debora De Fazio, Gabriella Basso, Marcello Aprile, Viviana Amati, Laura Casciotti, Lori Albanese, Renata Leone, Antonella Pece, Zia Narduccia, Maria Antonietta Pax, Laura Mita, Pino De Luca, Antonella Santilli, Annalisa D'Aprile, Caterina Vitiello, Daniela Errico, Metella Ronconi, Gina De Giorgi, Maria Grazia Fasiello, Lucia Grieco, Severino Malerba, Simona Covolo, Roberto Covolo.

Completano il manuale, un’introduzione di donpasta, i consigli di frittura di Giuseppe Barretta e il tentativo di Pino De Luca di rispondere all’eterno dilemma tra vino e birra. E se la frittura è un orgasmo (a volte anche multiplo) pericoloso, il libro vuole concedersi alla passione e all'eccesso con due racconti molto intensi di Osvaldo Piliego e Manila Benedetto. La copertina è un'idea della information designer Angela Morelli, la pastellatura e la frittura del papillon sono opera di Paola Basso e Cenzina Cavaliere. Il progetto grafico interno e l'impaginazione sono a cura di PazLab. Circa 100 pagine per assaporare l'olio e le sue sfumature.

Fornelli Indecisi è un concorso di cucina dozzinale, nato dall’esperienza dell’omonimo gruppo su Facebook. Casalinghe disperate, single buongustai, nonne con la frittura nel sangue, mamme con la polpetta facile, zii con il vizio della crostata, nonni avvezzi alla pasta con le cozze, quelli che dicono “non so chi sia Antonella Clerici”, quelle che pensano che “la Parodi era meglio cotta e mangiata” sono i concorrenti ideali di questo concorso dedicato a tutti. La terza edizione, anticipata dalle Primarie del Centrotavola, è attesa per la primavera 2013 con il pranzo finale alla Masseria Ospitale di Lecce.
 
Il trentacinquenne leccese Pierpaolo Lala, socio-lavoratore della Cooperativa Coolclub, prova a fare il giornalista sin dalla tenera età. Vive prettamente su Facebook e quando ha tempo a San Cesario di Lecce. Suona la chitarra e compone canzoni brutte. A tempo perso si occupa di neologismi della politica. Ha ideato Fornelli Indecisi solo per poter rubare e provare ricette. Considera la carne fritta come un contorno.
In cucina c'è sempre da impanare...


50 sfumature di frittoPiccolo manuale untologico
a cura di Fornelli Indecisi
Ideazione e coordinamento editoriale / Pierpaolo Lala
Concept, foto e design di copertina / Angela Morelli
Imapanatura e friggitura del papillon / Paola Basso e Cenzina Cavaliere
Progetto grafico interno e impaginazione / PazLab
Ispirazione / la pastella, l’olio d’oliva, mamma Renata e tutte le mamme e le nonne del mondo
Ricette / Anna Lisa Gaudino, Caterina Massari, Antonietta Rosato, Assunta Rugge, Giovanna, Giuseppe e Debora De Fazio, Gabriella Basso, Marcello Aprile, Viviana Amati, Laura Casciotti, Lori Albanese, Renata Leone, Antonella Pece, Zia Narduccia, Maria Antonietta Pax, Laura Mita, Pino De Luca, Antonella Santilli, Annalisa D'Aprile, Caterina Vitiello, Daniela Errico, Metella Ronconi, Gina De Giorgi e Maria Grazia Fasiello, Lucia Grieco, Severino Malerba, Simona Covolo, Roberto Covolo

ISBN 978-88-6667-076-6
Formato 14 x 18 cm
112 pag. - 10 euro

per ordini (anche all'estero)


Lupo Editore
Via Prov.le Copertino-Monteroni (Km III - cp 93)
73043 Copertino (Le)
Tel 0832949510 Fax 0832937767
www.lupoeditore.com
[email protected]

per presentazioni e informazioni

Fornelli IndecisiRubrica di cucina dozzinale
un’idea di Pierpaolo Lala
mail: [email protected] - 3394313397
www.fornellindecisi.it

giovedì 20 dicembre 2012

Vi metto sottovuoto!

Quanti di voi andranno in vacanza per le feste? Magari dai parenti al Sud (o al Nord), magari in montagna, magari in qualche capitale europea, o magari "semplicemente" in una spiaggia tropicale (magari...)
Beh io raggiungerò la famiglia, nella mia amata Bologna e passerò qualche giorno a coccolarmi la sorellina, la mamma, la nonna, a cucinare con loro per la cena del 24 e il pranzo del 25.
E immaginate 4 emiliane in cucina cosa possono creare...
Vedrete fra pochi giorni.
Intanto questo post di oggi vuole essere un consiglio, un'idea per proteggere e salvare i prodotto della vostra dispensa ma anche nel vostro frigo che per un po' di giorni non saranno aperti!
In che modo? Con il sottovuoto!FoodSaver naturalmente!
L'idea rivoluzionaria e sana che ci vuole in cucina. Almeno io mi trovo benissimo. Non altera il gusto dei prodotti e soprattutto li conserva nel modo più igienico e sano che esista.
Ma oltre ai formaggi e ai salumi, avete mai messo sottovuoto lo zucchero? E la farina? E le noci?
Io si e vi confesso che ho il doppio dello spazio nella dispensa. Ed evito di trovare al mio ritorno, spiacevoli sorprese...(sapete a chi mi riferisco, vero?)
Guardate un po' qui...io li ho messi sottovuoto! Per partire più tranquilla.


Metà soppressa trevigiana...da conservare per il rientro! E magari preparare due tigelle calde...


Farina già aperta, da conservare in dispensa senza problemi...e soprattutto occupando metà spazio.

E anche il montasio avanzato è sottovuoto! Posso partire tranquilla!
E nei prossimi giorni vi insegno come si marina...con il sottovuoto! Curiosi?

mercoledì 19 dicembre 2012

Oggi cucina ... Giovanna!


Cuori di ricciarelli

" Da pochi giorni è arrivato dicembre, dunque Natale si avvicina. È tempo di cominciare a pensare ai biscotti e, perché no, a quelli tipici della tradizione, magari modificati con un po' di fantasia. " 





Ingredienti (per 20/30 cuori, a seconda della grandezza):
- mandorle 250 g
- zucchero 250 g
- scorza di 1 arancia grattugiata
- vanillina 1 bustina
- cannella 1/2 cucchiaino
- albumi 2
- farina q.b.
- zucchero a velo q.b.


Preparazione:
Tritare finemente le mandorle (sgusciate) con qualche cucchiaio di zucchero. Quando saranno ben sfarinate, unire il resto dello zucchero, la scorza d'arancia grattugiata, mezza bustina di vanillina e la cannella. Amalgamare bene.
Sbattere pochissimo i due albumi e aggiungerli un po' per volta all'impasto, mescolando bene con un mestolo.
Stendere l'impasto per un'altezza di mezzo centimetro, schiacciandolo con il matterello tra due fogli di carta forno cosparsa di un velo di farina. Togliere lo strato di carta superiore e, con una formina per biscotti, ritagliare dall'impasto dei cuoricini, che andranno depositati in una teglia bassa ricoperta di carta forno. Farli riposare 12 ore, ricoperti con un panno umido in modo che non si secchino.
Trascorso questo tempo, infornarli a 140°/160° per 20 minuti. Devono rimanere morbidi e colorirsi appena.
Una volta raffreddati, cospargerli di zucchero a velo aromatizzato con il resto della vanillina.


martedì 18 dicembre 2012

Torretta di patate, ricotta e carote al balsamico.

Un antipasto veloce, vegetariano e perfetto anche prenatalizio.
Bastano pochissimi ingredienti: 2 patate, due carote e un po' di ricotta!
In più io ho aggiunto un mini cestino di parmigiano che contiene ricotta al basilico, semplicemente preparata frullando insieme ricotta, olio e basilico.

Che ne dite?



lunedì 17 dicembre 2012

Cheese cake strana ma buona!

Buonissima. La cheese cake del riciclo. Ormai potrei aprire una sezione di cheese cake del riciclo.
Il problema è che compro o sforno troppi biscotti e dopo un po' mi stanco di mangiare gli stessi.
Allora tocca usarli per altro.
E cosa meglio di una base per questa torta?
Poi, i formaggi, li decido sul momento in base a quello che ho in frigorifero.
Una cosa resta fissa. Divido le uova e unisco alla fine gli albumi montati.
Questa operazione mi permette una cremosità unica. Provate e poi ditemi!



sabato 15 dicembre 2012

Quando l'arte fa del bene, a Treviso.


Da un'idea di alcuni genitori della scuola materna Divina Provvidenza (in via Montello, a Treviso) nasce la voglia e lo spirito di fare qualcosa per aiutare la scuola e la Parrocchia di appartenenza, partendo proprio dal Quartiere.
Ecco che l’idea di coinvolgere i commercianti, gli artigiani, i genitori della parrocchia Santa Maria Maddalena porta alla creazione di un calendario artistico realizzato interamente a mano per opera di Guglielmo Botter, architetto e disegnatore trevigiano. Viene così creato il calendario in cartoncino avorio, lavorato interamente a china dall’artista per rappresentare il Quartiere di appartenenza.
Siamo di fronte ad un'opera d'arte, un quadro, da appendere in casa, in ufficio, in negozio ed esibire orgogliosi. Siamo di fronte ad un lavoro minuzioso che un grande artista ha saputo elevare. Siamo di fronte al nostro quartiere. Lo stesso quartiere che ogni giorno viviamo, che ogni giorno rendiamo più forte. Siamo di fronte ad un'iniziativa molto pratica: alla scuola dei nostri figli mancano soldi e finanziamenti.
Questa volta sono stati proprio i genitori a rimboccarsi le maniche, senza lamentarsi e protestare ma facendo qualcosa di bello, di buono, di  concreto.
Si, perchè,  crediamo (mi permetto di entrare nella cerchia di quei genitori, perchè lo sono anche io) che avere idee nuove, iniziative positive, fa bene a tutta la comunità. Credere nel prodotto artigianale, lavorare per il proprio "orticello", ci permette di crescere e di far girare quell'economia, che oggi sembra essersi fermata.
Noi ci crediamo.





Da oggi viene venduto da alcuni genitori, in parrocchia e a scuola per raccogliere i fondi destinati alla crescita della scuola materna Divina Provvidenza.
Un’opera d’arte per fare del bene e rappresentare lo spirito di appartenenza ad un gruppo.

Voglia di credere che in un momento difficile per il nostro paese, per la nostra città, ci sono persone, anime che hanno voglia di condividere, di collaborare insieme, di non stare solo a guardare ma di far crescere la comunità senza andare lontano.


E come dico sempre: "Fare del bene, fa sempre bene".

venerdì 14 dicembre 2012

Cotoletta di pollo al forno...per alleggerirci un po'

Mi capita spesso di comprare il pollo. Dalle fettine di petto, ai fusi, alle sovracosce, al cappone per il brodo (questo è il mese giusto). Mi capita anche di ricevere e-mail di lettori che mi chiedono un modo per rendere il pollo morbido e succoso. E parlo soprattutto del petto che è la parte più dura.
Ecco allora un trucchetto veloce per ottenere gusto, morbidezza e soprattutto accontentare tutta la famiglia in poco tempo. Senza uova, nè fritture.
Solitamente quando sono di fretta, (e in questo periodo lo sono) mi faccio preparare dal macellaio fettine di petto di pollo. Poi quando sono a casa preparo questa ricetta.
Seguitemi in cucina, le prepariamo assieme.


Ingredienti: per 4 persone
4 fette non troppo spesse di petto di pollo
250 ml di latte
pane grattugiato
origano secco o timo secco
sale
olio evo

Prelevo le fettine di pollo dal frigo e le metto in una coppa coperte di latte. Basta anche mezz'ora. Mescolate ora in un piatto pane grattugiato, timo secco e sale. Sgocciolate le fettine e passatele bene nella panatura. Preparate una teglia grande, posizionate le fettine e aggiungete un po' d'olio evo. In forno per 20 minuti a 180°.
Il risultato? Dimenticate le cotolette secche e dure e godetevi un piatto semplice, gustoso e veloce.




giovedì 13 dicembre 2012

Cupcake di Natale e torniamo bambini

La prima lezione del mio corso di cucina creativa con i bambini iniziava con i cupcake di Babbo Natale.
Cupcakes alla vaniglia, cupcakes al cioccolato e poi glasse, colori, zuccherini, smarties, stampini.
Voglia di dare il meglio, voglia di creare il più bello, voglia di dimostrare, voglia di divertirsi, di ridere, di trascorrere due ore sane, in compagnia di coetanei, a fare qualcosa di bello, di buono, di giusto, di magico (permettetemelo).
Due gruppi composti da bambini di 8 anni e di 11. Bravi, svegli, curiosi, fantasiosi. Anche pasticcioni, ma è il loro bello. Gli allievi ideali.
E questi cupcakes li hanno fatti loro. Erano eccitati, fieri e orgogliosi di far vedere ai genitori il loro lavoro.
Per me è emozionante ogni volta. Non sento la stanchezza  a  fine corso, m l'emozione di vederli felici, di vedere i loro occhi brillare. Questa è la più grande soddisfazione. Per una mamma come per una maestra.
I bambini sono spugne che assorbono tutto quello che si insegna loro. Ecco perchè insegnare cose belle, fa bene a loro e a noi. Loro crescono e noi torniamo bambini.



Per 12 cupcake alla vaniglia

125 gr di burro morbido
125 di zucchero semolato
2 uova grandi
125 di farina
½ cucchiaino di estratto di vaniglia o mezza bacca di vaniglia
1 cucchiaino di lievito
2 cucchiai di latte

Scaldate il forno a 180°. Inserite i pirottini di carta nello stampo da muffins. Mettete tutti gli ingredienti nel robot e amalgamate per circa 1 minuto, finchè il composto diventa omogeneo. Riempite gli stampini con un cucchiaio di impasto e infornate per 12-15 minuti. Controllateli bene. Quando la superficie dei dolcetti sarà gonfia, tirateli fuori dal forno e fateli raffreddare prima di decorarli.

Per 12 cupcakes al cioccolato
Aggiungete 2 cucchiaini di cacao in polvere con 2 cucchiaini di acqua calda all'impasto precedente.

Glassa al Philadelphia (la mia preferita!)

E’ più leggera di quella al burro ed è semplicissima da preparare. Si prepara con 100 grammi di Philadelphia o formaggio spalmabile (perfetto con il mascarpone), 200 grammi di zucchero a velo e un cucchiaino di estratto di vaniglia quindi una volta reso cremoso aggiungete (se volete) del colorante alimentare o della polvere di cacao. A volta scelta . Decorate i cupcakes con il sac-à-poche ripieno di crema e aggiungete decorazioni di zucchero a piacere.
Noi abbiamo fatto delle foglioline con la sugar paste di colore verde e abbiamo aggiunto uno smarties rosso.




mercoledì 12 dicembre 2012

Oggi cucina ... Jessica!

Apple Crumble alla Cannella

"Nostalgia di casa. Ecco, oggi, come mille altri, è uno di quei giorni in cui mi manca da morire l’Inghilterra, mi manca vivere li, mi mancano gli amici, e le tradizioni, l’odore della metropolitana e quel favoloso odore di “india” del quartiere dei ristoranti del Punjab a Manchester. Mi mancano i dolci, i dolci inglesi sono favolosi!"


Ingredienti:
700 gr mele Golden
1 limone
2 cucchiai abbondanti di cannella in polvere
2 uova
200 gr di zucchero
100 gr di burro fuso
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
1 pizzico di sale
1 pizzico di bicarbonato
200 gr di farina
200 ml di latte
100 gr di pinoli
100 gr di nocciole tritate

Per la pasta frolla: 
500 gr di farina
250 gr di burro 
200 gr di zucchero a velo 
4 tuorli

Preparazione:
Prendere una bowl piuttosto grande,c'è bisogno di molto spazio per questo dolce che richiede una preparazione piuttosto lunghina.
Sbucciare e tagliare a spicchi le mele, poi prendere un limone e grattugiarne la scorza sopra le mele tagliate e spremerne subito il succo per evitare che le mele anneriscano.
Aggiungere i due cucchiai abbondanti di cannella in polvere, mescolare bene (con le mani viene meglio) .
Sbattere le uova con lo zucchero e aggiungere al composto insieme al burro fuso, una bustina di lievito, una di vanillina, un pizzico di sale, e uno di bicarbonato. Incorporare infine la farina alternando con il latte.
Una volta ottenuto il composto aggiungete i pinoli e le nocciole tritate.

Ora è il tempo di preparare la pasta frolla: farina, burro, zucchero a velo e i tuorli all together appassionatamente nel mixer! Lavorare bene con le mani fino a creare un panetto bello compatto da avvolgere nella pellicola e fare riposare per almeno 30 minuti in frigo.
Stendere bene su una spianatoia cercando di formare uno strato grande quanto la base della vostra teglia. ( si  consiglia la classica tortiera a cerniera da 25cm).
Prima di andare avanti imburrare bene al teglia, anche su tutti i bordi e spolverizzarla con della farina.
Riporre il cerchio di pasta frolla alla base e con il residuo della pasta (stesa), rivestire i bordi della teglia. Adesso un altro cerchio perfetto che ci servirà da coperchio. 
Quindi versare tutto l’impasto all’interno della teglia rivestita di pasta frolla, dopodichè adagiare l’ultimo cerchio sopra come coperchio. 
Chiudere bene alle estremità premendo sulla pasta frolla dei bordi e mettere in forno per almeno un'ora a 180° in forno statico.

( Si può adagiare sopra al coperchio un’altra mela (con la buccia) a spicchi e spennellare con del rosso d’uovo e spolverare con abbondante zucchero, quest'ultimo caramellerà durante la cottura.)



http://lacucinadellastrega.com/2012/11/13/apple-crumble-alla-cannella/



martedì 11 dicembre 2012

Plum cake da fare OBBLIGATORIAMENTE!

Questo plum cake è spaziale.
E' morbidissimo, dolce ma non ipercalorico.
L'ho fatto per smaltire delle mele in frigorifero e il risultato è davvero divino.
In più gli anacardi, che io amo, danno quel tocco in più che questa torta richiede.
E lo yogurt ... usate quello che preferite. Io avevo in frigorifero quello ai cereali e frutta.
Ma fate voi, il gusto sarà ottimo lo stesso!

Ah, as always, io ho usato burro salato. Ma potete usare burro, olio di semi o margarina in base ai vostri gusti e alle vostre abitudini.




lunedì 10 dicembre 2012

Finte crescentine con crema al cioccolato. E un gesto di solidarietà.

Era un po' che volevo fare queste finte crescentine.
Sembrano pancake ma in realtà è un pane fritto, ma senza strutto. Sono ottime salate e buonissime davvero in versione dolce. In questo caso ho scelto come ripieno una meravigliosa crema al cioccolato.
Perchè?
Perchè questa crema al cioccolato mi è stata spedita da Intersos, un'organizzazione umanitaria che opera a favore delle popolazioni in pericolo, vittime di conflitti armati e di calamità naturali.
Fare una ricetta mi sembrava il minimo.



Per chi invece volesse contribuire in concreto, lascio sotto le informazioni necessarie.
Qui trovate intanto tutto sull'associazione.


sabato 8 dicembre 2012

Pansorriso: il dolce della salute!


Olio e miele al posto di burro e zucchero e tanti altri ingredienti a km 0
Il “PanSorriso” sulla tavola di
600 medici in tutta Italia
La lombarda “Cieffe Derma” sceglie la creazione di Giovanni Venneri
Grazie alla Dieta Med-Italiana il dolce della salute si conferma tale




Sono ben 600 i “PanSorriso” commissionati e che nei prossimi giorni raggiungeranno altrettanti studi di medici dermatologi in tutta Italia. A compiere il bello e sano gesto è la società “Cieffe Derma” di Lesmo, in provincia di Monza Brianza, azienda leader nel campo della ricerca dermatologica, la quale ha voluto in questo modo omaggiare i professionisti italiani con un dono che fosse al tempo stesso originale, buono, prezioso e, soprattutto, sano. Quale migliore regalo da fare a dei medici se non “salute”?

Il titolare dell’azienda lombarda, Salvatore Frontera, è venuto a conoscenza del dolce salentino tramite le azioni divulgative della Dieta Med-Italiana e, incuriosita dalle peculiarità salutistiche del PanSorriso, ha voluto conoscere ed assaggiare di persona il nuovo prodotto dolciario. Il risultato è intuibile, data la natura di questo articolo.

«All’inizio non volevo crederci, pensavo fosse uno scherzo degli amici - racconta Giovanni Venneri, il pasticciere di Alliste (Le) inventore del dolce - poi man mano che proseguivano le trattative ho compreso che si stava facendo sul serio. Non ho parole per descrivere la soddisfazione provata, non tanto per l’importanza economica dell’operazione (che in questi tempi non è certo cosa da poco) quanto per il fatto di sapere che domani seicento medici, seicento famiglie in ogni regione d’Italia avranno la possibilità di conoscere, degustare e, mi auguro, apprezzare questa mia dolce “creatura”. Ci tengo molto a sottolineare che è un prodotto territoriale del Salento tanto è vero che ho dato al PanSorriso lo slogan “Ha il Salento dentro”. Naturalmente ho ringraziato di cuore il dott. Frontera per averci scelto e non finirò mai di ringraziare gli studenti dell’Istituto “Galilei Costa” di Lecce che, attraverso le loro valide azioni di promozione della Dieta Med-Italiana, sono riusciti a far conoscere ben oltre i confini locali e persino nazionali questo mio nuovo prodotto dolciario.»

Il PanSorriso è un dolce particolarissimo, conosciuto come dolce della salute e del buonumore per via dei suoi ingredienti che lo rendono sano e naturale al 100%. E’ realizzato con olio extravergine d’oliva “Adamo”, prodotto sempre ad Alliste, e con miele del luogo, che sostituiscono rispettivamente burro e zucchero, rendendolo così leggerissimo, sano e digeribile. Per ora Giovanni Venneri ha previsto due varianti, all’arancia e ai fichi, entrambi straordinariamente buoni.

Ricordiamo che il pasticciere salentino ha creato il PanSorriso appositamente per la Dieta Med-Italiana e ha scelto l’importante evento del “Festival della Dieta Med-Italiana”, avvenuto lo scorso maggio, per annunciarlo e presentarlo alla stampa e al pubblico. Da allora il dolce ha ricevuto un inarrestabile escalation di interesse, sia commerciale che “etico”, per via della sua particolare naturalezza e per la scelta di tutti gli ingredienti a km 0.

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Dieta Med-Italiana Med-Italian Diet
Un’Italia da tripla A: agricoltura, alimentazione, ambiente
Lecce - P.tta De Sanctis, 10 - Tel. 0832/306014 

venerdì 7 dicembre 2012

Cookies al burro di arachidi: idea regalo?

Li avete mai fatti? I cookies al burro di arachidi sono nello stile americano al 100 %.
La ricetta è quindi di un'americana doc, Laurel Evans. Foodblogger-writer che sicuramente conoscerete.
Beh, avevo provato i suoi cookies al cioccolato (buonissimi) ma visto che avevo  un barattolo di burro di arachidi da finire, questa mattina mi sono dedicata a questi biscottini. Capita anche a voi, di comprare ingredienti lontani dal vostro quotidiano per una ricetta e poi restano in frigo o in dispensa per mesi? Beh, a me capita. Poi trovi la ricettina giusta al momento giusto e voilà, biscottini pronti per merenda.
Il risultato? Belli da vedere ma soprattutto croccanti e friabili e dal gusto di arachidi. Non pensavo che ai bambini sarebbero piaciuti.
Mi sbagliavo.

Se anche voi come me, state pensando a regalini golosi  da regalare ai vostri amici per Natale, questi biscottini sono perfetti da confezionare in sacchettini di cellophane e decorare con nastri di raso o di rafia e targhettine personalizzate.


Ingredienti: per circa 30 biscottini
100 g di burro
130 di burro di arachidi
100 g di zucchero di canna
100 g di zucchero
1 uovo
160 g di farina
1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
75 g di arachidi o noci
un pizzico di sale

Scaldate il forno a 180°. Macinate grossolanamente le arachidi o noci.
Lavorate insieme il burro, il burro di arachidi. Unite l'uovo e mescolate bene. In un'altra ciotola, mescolate il sale, la farina, il lievito, il bicarbonato. Incorporateli all'impasto e mettete in frigo a riposare per un'ora.
Potete anche congelarlo per altre volte. Formate delle palline e mettetele su una teglia rivestita di carta forno. Le palline dovrebbero avere un diametro di circa 4 cm. Sistematele ad almeno 8 cm di distanza l'una dall'altra. Appiatitele con una forchetta bagnata di acqua fredda, formando un disegno incrociato.  Infornate per 10 minuti (io li ho fatti stare 15-18 minuti). Erano perfetti. Controllateli comunque, dipende molto dal forno. Fate raffreddare e mangiate.

giovedì 6 dicembre 2012

Le amiche, un bene prezioso

Un giorno diverso, un pranzo fra amiche, quelle che consideri sorelle, quelle a cui racconti tutto, quelle che ti fanno stare bene, quelle con cui condividi febbri alte, antibiotici, compiti, mostri, principesse e macchinine, merendine, quelle che diventano indispensabili all'ultimo momento, quelle che ci sono sempre.  Quelle con cui condividi  libri, film, storie, segreti, consigli, ricette, piscina e week end spensierati.
Oggi ci siamo trovate a casa mia per condividere un momento tutto nostro. Senza bimbi al seguito e mariti di corsa. Oggi, per due ore siamo state prima donne e amiche e poi madri e mogli.
E ogni tanto ci vuole, credetemi. Ogni tanto incontrarci ci fa bene, ci fa capire che oltre ad essere delle mogli presenti, delle mamme affettuose, siamo anche delle donne e confrontarci ci fa crescere, ci stimola, ci fa ridere, ci fa scherzare apertamente, ci fa essere oneste, ci fa essere vere.
E così oggi, a pranzo, eravamo in tre. Solo donne. Non sono abituata ma mi piace.
E ho preparato un piatto unico veloce ma che le ha conquistate... (conosco le mie amiche!) e con lo stesso piatto questa sera conquisteranno i loro mariti. (Non male, direi)

Filetto di merluzzo (con una panatura di pane, origano e limone) con insalatina di radicchio tardivo e spinacini, semi di girasole e prugne secche.

Un piatto unico e leggero ma ricco di fibre, di ferro, fosforo. Insomma un piatto perfetto per una donna che vuole stare il linea non perdendo il gusto.


Ingredienti:
3 filetti di merluzzo
pane grattugiato
1 limone non trattato
origano secco
sale
olio evo
aceto balsamico tradizionale
150 gr di spinacini freschi
1 caspo di radicchio tardivo
12 prugne secche
semi di girasole

In un piatto preparate la panatura di pane grattugiato, origano e limone (scorzetta e qualche goccia di succo), passate i filetti di merluzzo nella panatura e adagiateli su una teglia rivestita di carta forno con un po' d'olio evo. Cuocete per circa 15 minuti. Nel frattempo lavate gli spinacini e il radicchio. Condite con olio evo, sale e aceto balsamico tradizionale. Aggiungete i semi di girasole (o altri semi  o frutta secca a vostra scelta: noci, semi di zucca, pinoli) e le prugne secche a pezzetti. Mescolate bene e adagiate sul piatto di portata. Adagiate al centro il filetto caldo e gustatevi il vostro pranzo "in relax".
Veloce, economico, sano, buono!




mercoledì 5 dicembre 2012

Trussardi e Fondazione Veronesi. Insieme per un Natale solidale.

E per una serata solidale.
Presso il Trussardi Cafè di Milano, Marco Bianchi e Luigi Taglienti, executive chef di Trussardi alla Scala, hanno presentato una ricetta speciale.
La curcuma protagonista, per i suoi effetti benefici e in particolare per la presenza della curcumina, una molecola presente all'interno della spezia che sarebbe in grado di regolare i processi infiammatori alla base dello sviluppo di cancro e malattie cardiovascolari, in una creazione essenziale e perfettamente equilibrata.
Sgombro, limone, curcuma e balsamite.
Un connubio da riprovare a casa ... motivo per cui vi scrivo qui sotto la ricetta!



Ma soprattutto una serata per presentare la partnership del gruppo Trussardi, sinonimo di eccellenza, di eleganza e di continua sperimentazione, con la Fondazione Veronesi, nata nel 2003 allo scopo di sostenere la ricerca scientifica, attraverso l'erogazione di borse di ricerca per medici e ricercatori.

Come sostenere questo connubio? Con la collezione Travel Details. Una raffinata pochette che contiene mascherina e confortevoli pantofole di sera e un raffinato portadocumenti che, grazie alle numerose tasche scomparto interne, coniuga perfettamente funzionalità e stile.
La collezione la trovate in esclusiva nell'online shop Trussardi.com ed eccezionalmente nel flagship store Trussardi di Piazza alla Scala 5.



Il ricavato della vendita della collezione sarà devoluto a sostegno di un progetto di ricerca che indagherà le proprietà terapeutiche della curcuma, nota spezia molto diffusa nella cucina orientale e, in particolare della curcumina.



Ed ecco a voi Marco con il piatto preparato da Luigi Taglienti!
E qui sotto, per voi, la ricetta!




Oggi cucinano ... Caterina e Riccardo!


Oggi cucinano con noi Caterina e Riccardo, suo figlio di 5 anni. 
Salentini doc che si divertono da matti tra farine, uova e fornelli. 
Questa la loro ricetta: Spaghetti alla pizzaiola,Vegetariano e gustoso, un piatto veloce, da portare in tavola in quei giorni in cui si ha molto tempo da trascorrere dietro i fornelli.





Ingredienti:
250g di spaghetti di grano duro
1 alicetta sott'olio (o sotto sale)
450 gr pomodori pelati S. Marzano
capperini del Salento 1 cucchiaio
aglio 1 spicchio
origano secco q.b.
olio e.v.o. q.b.
sale q.b.


Preparazione:
In una larga padella versate abbondante olio, uno spicchio d'aglio sbucciato ( se preferite mettetelo in camicia) l'alicetta spezzettata e accendete a fiamma bassa. Quando l'aglio inizierà a sfrigolare e comincerà ad imbiondire, toglietelo e versate i pomodori leggermente spezzettati con una forchetta, salate e fate cuocere.
Intanto, mettete l'acqua per la pasta e portatela a bollore.
A metà cottura, aggiungete al sughetto, i capperini, che gli conferiranno ulteriore sapidità, e quasi a fine cottura l'origano che oltre all'inconfondibile aroma, donerà al piatto un magnifico profumo.
Scolate la pasta al dente, saltatela con il sughetto a fiamma alta in modo che si insaporisca bene, ed impiattatela fumante.
Buon appetito!

http://deliciousalento.blogspot.it/

martedì 4 dicembre 2012

Caramello salato con briciole d'oro.

Da fare, obbligatoriamente, sotto natale.
E da servire, obbligatoriamente, con questa torta di mele.
L'abbinamento è pazzesco. Ok, io adoro il caramello salato, è vero. Ma questa consistenza, per intenderci, è quella cremosa ma mai appiccicosa o stancante.
Non può non piacervi, su.

E il tocco oro ... beh, che dire.
Potete ometterlo. Io ne avevo ancora un po' e mi è sembrata la giusta occasione per utilizzarlo.



lunedì 3 dicembre 2012

Evernote Food. L'app per i foodies, come me.

Qui Parigi.



Parigi. Una serata diversa da tutte le altre. Perché Evernote, l'app più consigliata del 2012, ci ha voluto qui per presentare in anteprima assoluta la nuova app Evernote Food, con tutti i relativi cambiamenti rispetto alla precedente (Evernote Food esiste già, ma la versione in uscita cambierà completamente tutto).
App indispensabile per i blogger come me e come voi.
Praticamente potete fotografare ogni singolo piatto, memorizzarlo con luogo, data e titolo e mantenere una sorta di archivio con tutti i posti che avete visitato. Io lo sto usando sempre e lo adoro.
Ma con la nuova versione ... impazzirete, credetemi!



Tantissimi fan, quindi. E proprio per questo a rappresentare il mondo dei foodies eravamo in tanti. 

A cominciare dalla Spagna con il blogger Francisco Becerro Torres (blog Directo al Paladar), il Belgio con Annelien Boens (Knack Weekend -­‐ Culinair), la Germania con Marjan Ippel (Talkin’Food) e Uwe Spitzmüller (Highfoodality), la Finlandia con Jenni Häyrinen (Liemessä), l'Inghilterra con la simpaticissima Niamh Shields (Eat Like a Girl), la Turchia con la presentatrice di TV8 Elif Korkmazel   e ovviamente la Francia con Bérangère Chatelain (Relaxnews), Florence Santrot (Metro), Dorian Nieto (Dorian Cuisine - ‘Mais pourquoi est ce que je vous raconte tout ça’ ) e Pascaline Lechene (Geek & Food).

E nonostante pensassi di essere l'unica italiana ... la sorpresa è stata all'ingresso del ristorante Le table ronde (meraviglioso!).
Lo chef, il cui nome ingannava, 100% italiano.



25enne, sicuramente di una bravura pazzesca e con la grande capacità di unire la cucina italiana a quella francese con un mix perfetto di armonie. Ho adorato ogni suo piatto e ho adorato il suo modo di preparare ogni pietanza, davanti a noi. Grande utilizzo di erbe aromatiche e di fiori. Un giovanissimo ed eccellente chef che ha da poco finito il programma televisivo Top Chef (per chi non lo conoscesse è il MasterChef tra cuochi esperti). Non ha vinto, ma sicuramente ha lasciato il segno.
Dopo aver iniziato a Canneto sull'Oglio prima e da Perbellini poi, si è lanciato in Francia dove ha lavorato da Ze Kitchen Galery (2 stelle michelin) e ora lavora al Le Jule Verne (uno dei ristoranti di Ducasse), dove prestissimo andrò a trovarlo.

Volete sapere il menu? Eccolo, tutto per voi.




Evernote’s cocktail : rum, basil, pineapple, mint, lemongrass,ginger
Un cocktail italiano a base di basilico, ananas, menta, lemongrass, zenzero e rum.

Sea bream with yuzu, green apple, crunchy radish

Filetti di orata cruda con yuzu, mela verde e radicchio croccante

Foie gras with pepper, corn with duck broth

Foie gras con pepe, mais e brodo di anatra (pazzesco)

Risotto with fresh thyme, langoustine and green lemonemulsion

Risotto con timo fresco, scampi crudi ed emulsione di limone

Vitello tonnato hot version


Cappuccino with vanilla mascarpone, persimmon, pineappleand mango ice cream

Cappuccino di mascarpone con gelato al mango, cachi e ananas

sabato 1 dicembre 2012

Premio Italia a Tavola. Candidate Le Sorelle in Pentola!


Chi ha il... “Food Factor”?
Votate il Personaggio dell'anno
Aperte le votazioni del sondaggio 2012 sul Personaggio dell'anno dell'enogastronomia e della ristorazione. 36 i candidati in ciascuna delle tre categorie (Cuochi, Opinion leader, Maitre e sommelier), ognuna delle quali avrà un vincitore. Si potrà votare fino alla mezzanotte del 13 gennaio 2013



Tre, due, uno... via! È ufficialmente aperto il sondaggio più atteso del settore enogastronomia e ristorazione, quello sul Personaggio dell'anno - Premio Italia a Tavola. Grandi sostenitori dell’iniziativa, il Consorzio di tutela del Grana Padano e il Consorzio della mozzarella di bufala campana, anche in questa 5ª edizione sono fra i "main sponsor”. Il sondaggio è inoltre realizzato in collaborazione con importanti media partner: Risto Tv, Gusto Channel, Oraviaggiando, Consultazienda, LavoroTurismo, RestOpolis.

Anche quest’anno sono tre le categorie dei candidati (ognuna delle quali avrà un vincitore): Cuochi, Opinion leader, Maitre e sommelier. Una configurazione che vuole comprendere chi opera nelle cucine dei ristoranti, chi fa informazione o esprime giudizi sul settore e chi, infine, si occupa del servizio e della mescita. In questo modo, con un’iniziativa apparentemente giocosa, cerchiamo di valorizzare a 360 gradi il lavoro di tutti coloro che quotidianamente si impegnano nella tutela e nella promozione del Made in Italy a tavola.

Senza alcuna mediazione (se non un controllo sulla regolarità delle votazioni su cui vigila una commissione presieduta dal cuoco Matteo Scibilia) gli utenti del web sono ancora una volta i protagonisti dell'evento, poiché decreteranno attraverso i loro voti i vincitori di questa 5ª edizione del sondaggio. La partecipazione degli internauti è stata già molto ampia nella fase preparatoria: durante il pre-sondaggio, infatti, sono arrivate alla nostra redazione oltre un migliaio di proposte di candidati. Queste sono state poi vagliate per integrarsi con il lavoro del panel di esperti di Italia a Tavola, che ha delineato una rosa finale di 36 candidati per ciascuna delle 3 categorie del sondaggio.

Lo scorso anno, con una vera e propria pioggia di voti (oltre 92mila) il sondaggio sul Personaggio dell'anno ha premiato la cuoca campana Rosanna Marziale nella categoria Cuochi (che ha da poco ricevuto la sua prima Stella Michelin), il "Gastronauta" Davide Paolini per gli Opinion leader e il cerimoniere di Palazzo Chigi, Alessandro Scorsone, tra i Maitre e sommelier. La consegna dei premi è avvenuta con una grande festa dell'enogastronomia organizzata da Italia a Tavola a Firenze con la collaborazione di Fipe Toscana e Confcommercio Toscana. Nelle precedenti edizioni i lettori hanno eletto come Personaggi dell’annoEmanuele Scarello ed Elisa Isoardi(2010), Giorgio Calabrese (2009) e Luca Zaia (2008), con un numero sempre crescente di votanti: da 24mila a 68.500, fino agli oltre 92mila dello scorso anno.

Si tratta di un’iniziativa divertente che - sia pure rigorosamente controllata sul piano del voto - non vuole stabilire nessuna graduatoria istituzionale. Vogliamo solo richiamare l’attenzione sull’importanza del lavoro che viene svolto nel settore. Il tutto in uno spirito di amicizia enfatizzato dalla realtà della rete dove amici o fan si danno da fare per sostenere un candidato invece che un altro. E questo con il coinvolgimento di vari mezzi e reti televisive che seguono con attenzione il nostro sondaggio giocoso. Ovviamente non si possono mettere paletti all’iniziativa personale e gli inviti al voto sono consentiti, nel limite del buon gusto e della correttezza. Saranno in ogni caso eliminati senza preavviso candidati che usino argomenti denigratori nei confronti di altri concorrenti del sondaggio.

Come si vota
Per il 2012 il sondaggio Personaggio dell'anno dell'enogastronomia e della ristorazione - Premio Italia a Tavola prevede 3 sezioni distinte:
  • Cuochi (36 candidati)
  • Opinion leader (36 candidati)
  • Maitre e sommelier (36 candidati)
IMPORTANTE: per ciascuna delle tre sezioni si possono esprimere da 1 a 3 preferenze. La votazione è valida se viene espressa almeno una preferenza in una sezione.

Per completare la votazione, in fondo alla pagina si deve inserire il codice di sicurezza numerico e cliccare sul pulsante “INVIA PREFERENZE”.

Ogni utente può votare una sola volta: preferenze espresse dallo stesso IP verranno eliminate in automatico nel corso dello svolgimento del sondaggio, che si concluderà alla mezzanotte del 13 gennaio 2013.

Il calcolo del numero dei votanti riguarda quanti hanno partecipato al sondaggio indipendentemente dal numero delle preferenze espresse. Pertanto verrà conteggiato un votante sia che abbia espresso 1 preferenza sia che ne abbia espresse 9 (3 per sezione).

Sul quotidiano online www.italiaatavola.net e sui principali social network, i lettori e gli internauti potranno non solo sostenere e “pubblicizzare” i candidati preferiti, ma anche seguire l’andamento del sondaggio attraverso i dati che saranno sempre aggiornati in tempo reale. Si può partecipare all’iniziativa ed esprimere le proprie preferenze attraverso la pagina del sondaggio, che è visualizzabile su tutti i dispositivi (Pc, Mac, iPhone, iPad, Android, ecc.).

CLICCA QUI PER VOTARE


Menuale ed Alitalia.


COME FUNZIONA

Se viaggi da/per Milano o da/per Roma conserva la tua carta d'imbarco: potrai mangiare nei migliori ristoranti pagando solo la metà di quel che mangi.
Come fare? Basterà esibire al personale del ristorante la tua carta d'imbarco Alitalia al momento di pagare il conto: avrai diritto al 50% di sconto sui piatti che hai mangiato.
Lo sconto si intende bevande escluse e applicato ai piatti che ha consumato il titolare della carta d'imbarco. Questa è valida come buono sconto per 60 giorni a partire dal giorno del viaggio e potrà essere utilizzata indifferentemente a Milano e Roma.
Buon appetito con Alitalia e Menuale!

I ristoranti che aderiscono all'iniziativa li trovate su: www.menuale.it/contenuti/alitalia.aspx


venerdì 30 novembre 2012

Di blogger, aziende e marketing inutile.

Blog, ovvero 'diario in rete' gestito normalmente da una persona che si fa chiamare blogger.
Così parla wikipedia e così inizio la mia lezione Be a Blogger, a Milano.

C 'e' chi ancora ci considera degli improvvisati, chi ci invidia perché "riceviamo un sacco di cose gratis", chi ci sfrutta per la nostra potenza mediatica, chi ci tratta con timoroso rispetto per paura di trovare il proprio nome online, da un momento all'altro, quasi non aspettassimo altro. Mioddio.

Siamo blogger.
Siamo null'altro che persone pensanti che decidono di scrivere online a proposito di un tema, dal cibo alla moda alle torte per cani (si, esiste davvero. Geniale).
Siamo appassionati che si limitano a raccontare la propria giornata e siamo esperti che hanno studiato e che attraverso un blog comunicano qualcosa.
Siamo consapevoli che di questi tempi e' meglio rimboccarsi le maniche e farsi venire un'idea, piuttosto che aspettare invano una telefonata che non arriva.
Siamo testimonial di noi stessi, siamo futuri politici e siamo semplicissime mamme alle prese con torte malriuscite.
Siamo una categoria non categorizzata.

Non siamo regolamentati da alcuna legge, ne da alcun disciplinare.
Sta a noi e alla nostra etica darci delle regole.
-un po' come quando si passa dall'essere dipendenti all'essere liberi professionisti. Dura rispondere a se stessi, eh-

Ad alcune di noi, me compresa, il blog e' esploso tra le mani da un giorno all'altro, passando da cento visite a 5mila, per poi aumentare ancora. Da un momento all'altro le aziende hanno iniziato a chiamarci, a volerci, senza sapere come e perché. E a questo servivano le agenzie.
In questi due anni e mezzo mi sono seduta centinaia di volte attorno a tavole rotonde o quadrate che siano a fare "brainstorming".

Ho ascoltato decine di direttori mktg confidarmi il loro bisogno di aumentare la visibilità e ho fatto il possibile attraverso il mio blog, quando possibile.
Ho spiegato ad agenzie incredule che so dire di no a tanti soldi perché credo nell'etica del food blogger. E badate che parlo di food, non di altro (nella moda e' tutto diverso).
Ho costruito amicizie vere e impagabili e ho scoperto che un programma televisivo crea tanti fan quanto tante invidie.
Nei miei corsi insegno alle persone ad avere una dignità lavorativa, prima ancora che un lavoro e so bene cosa vuol dire essere in un momento di crisi e farsi bastare un prodotto gratis, alle volte.
Ci siamo passate tutte e ci passiamo tutte, ogni giorno.

E questo post nasce proprio da una mail ricevuta ieri in cui un'azienda mi chiede una collaborazione, inviandomi gratuitamente i loro prodotti.
Normalmente rifiuto. Oggi invece ho risposto all'azienda dando dei consigli.
Ho consigliato loro di non copiare e incollare il "Cara Chiara" con un font diverso, perché si capisce bene che la mail e stata inviata a decine di persone uguale. Ho consigliato loro di investire in un viaggio nelle loro terre, per far capire davvero alle persone di cosa stiamo parlando. Ho consigliato loro di non chiamare "collaborazione" l'invio di prodotti, perché non è collaborazione questa.
Non so perché l ho fatto. Non mi sono mai permessa, ma oggi lo faccio perché ho capito che dire di no, non serve a niente.
Siamo in una confusione mediatica allucinante.
Siamo qualcosa e non sappiamo cosa. Guardiamo la televisione e ci rendiamo conto di come giri male il mondo, alle volte. Ci incazziamo davanti a stipendi assurdi di politici corrotti, ci inginocchiamo in televisione chiedendo di darci una mano a vicenda, leggiamo di una fashion blogger arrestata per furto, rimaniamo a casa il più possibile perché uscire costa e iniziamo a preoccuparci per il nostro futuro o per quello dei nostri figli. Sfogliamo online  le pagine di Facebook e vediamo sempre le stesse cose.
E allora, nel nostro piccolo, cambiamole queste benedette cose.
Non sono la paladina del licenziamento, come molti di voi dicono, ne tantomeno quella che scende in piazza a protestare. Ma nel mio piccolo, provo a prendermi quello che mi spetta. Provo a educare prima ancora di criticare. E provo a fare io la prima mossa, senza aspettare che mi cada dal cielo qualsiasi cosa.
Provo a dire ad un'azienda cosa vorrei e cosa potrei dare loro, provo a spiegare alle persone attraverso un semplice corso, che l'aggiornamento costante, di questi tempi, e' fondamentale. Perché cambia tutto troppo velocemente. E dobbiamo imparare a stargli dietro.
Basta poco.
E parlo a voi aziende come a voi blogger.
Io arrivo dall'agenzia prima e dall'azienda poi, e' vero.
Ma non serve aver studiato marketing per capire certe cose.
- Anzi, proprio perché l'ho studiato capisco quanto oggi sia in crisi, questo meccanismo. Il miglior marketing in assoluto di questi tempi e' la qualità del prodotto. Punto -
Ci sono aziende familiari in crescita, ci sono piccole realtà da scoprire, ci sono prodotti di cui vale davvero la pena scrivere.
Ci sono blogger in Italia che sanno cosa scrivere ma soprattutto sanno come farlo e ci sono altrettante persone pronte a mettere in gioco la propria vita per credere in un cambiamento.
Probabilmente queste persone siete voi e avete solo bisogno di qualcuno che ve lo dica. Probabilmente non ve ne frega niente perché questo e' un blog di cucina e questa non è una ricetta. Probabilmente odiate le mie gonne corte a Cuochi e Fiamme e di conseguenza il mio blog neanche lo prendete in considerazione. Probabilmente avete voglia di fare qualcosa per voi, per il vostro lavoro e per quello degli altri.
Ecco, io sono con voi.

giovedì 29 novembre 2012

Enocratia. Quando cibo e vino sono una cosa sola.

La mia prima volta da Enocratia è stata assolutamente casuale. Come le cose che piacciono a me, per intenderci. 
Invitata a cena da un amico d'infanzia, che nel frattempo ha pensato bene di diventare il primo sommelier del mondo, sono arrivata in via Sant'Agnese (vicinissimo alla Basilica di Sant'Ambrogio, per i non milanesi come me) e ho scoperto Enocrazia. Ma soprattutto ho scoperto Davide, Anna, Eugenio.




Il governo del vino. Così lo definiscono.
Un piccolo ristorante che ricorda un bistrot, dove ti immagini di assaggiare buoni piatti con corretti abbinamenti cibo-vino. E invece ... una cantina con ottimi vini accompagna piatti assolutamente innovativi, alle volte provocatori ma soprattutto mai scontati.

Non per tutti i palati, ma sicuramente per tutti coloro che hanno voglia di un percorso particolare, fatto di gusti ricercati, seducenti, estremi ma sempre perfettamente armonici.

Come l'abbinamento con i vini.

Insomma, un complimento speciale allo chef Eugenio Boer e un grande in bocca al lupo a Davide e Anna per questo perfetto angolino dove, finalmente, al vino viene dato il giusto ruolo. Addirittura un governo :-)

Ahimè, come sempre .. la compagnia, il vino, i piatti meravigliosi non hanno lasciato spazio e tempo a troppe fotografie.
Quindi gustate i piatti della mia cena almeno alla vista, ma soprattutto ... correte ad assaggiarli.

Per iniziare, come amuse-bouche:
- Cialda di polenta di marano alla rosa canina, mousse di porcini gallinacci sott'olio e murici di mare
- Vellutate di carote all'anice stellato, nocciole e tartufo nero


Gli antipasti: 
- Patate rocciose. gambero di Mazara crudo, crema di caprino e crumble di porcini e farina di grano saraceno
- Tartare di Cervo, senape di lamponi, polvere di radice di liquirizia, mousse di foie-gras ed erba ruta

I primi:
- Spaghetti alla chitarra fatti in casa di grano arso con salsa di uova di tonno al profumo di zenzero e lime
- Risotto burro e salvia affumicato con animelle glassate classiche di vitello, burro, tartufo nero ed erba cipollina
I secondi:
- Polipo cotto a bassa temperatura e piastrato la sua maionese (fatta con l'acqua che rilascia nel sacchetto durante la cottura ) n'duja calabrese patate al forno ed emulsione di prezzemolo
- Diaframma di vitello marinato in miele di abete e salsa di soja mousse di melanzane bruciate alla griglia carota selvatica maionese al kren e sfoglie di daikon
I pre-dessert:
Sud: Crumble di pistacchi di bronte e mandorle di avola sorbetto mantecato a mano di limoni polvere di caffè capperi disidratati e fritti cioccolato di modica al peperoncino e zeste candite di arance
I dolci:
-Terrina di lemon card con meringa cotta e cruda frolla sbriciolata e maggiorana fresca
-Bavarese allo yogurt petali di rose pinoli tostati e gelatina di hibiscus
La piccola pasticceria:
-bicchierino con tiramisù classico e grue di cacao
-sableè con pepe di sechuan e semi di papavero
-macaron al curry e creme noisette
-morbido di cioccolato mousse di marroni al rhum e meringhe
-tartufino classico ricoperto di cocco rapè

Si, so cosa state pensando. E' un duro lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo.






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