venerdì 30 novembre 2012

Di blogger, aziende e marketing inutile.

Blog, ovvero 'diario in rete' gestito normalmente da una persona che si fa chiamare blogger.
Così parla wikipedia e così inizio la mia lezione Be a Blogger, a Milano.

C 'e' chi ancora ci considera degli improvvisati, chi ci invidia perché "riceviamo un sacco di cose gratis", chi ci sfrutta per la nostra potenza mediatica, chi ci tratta con timoroso rispetto per paura di trovare il proprio nome online, da un momento all'altro, quasi non aspettassimo altro. Mioddio.

Siamo blogger.
Siamo null'altro che persone pensanti che decidono di scrivere online a proposito di un tema, dal cibo alla moda alle torte per cani (si, esiste davvero. Geniale).
Siamo appassionati che si limitano a raccontare la propria giornata e siamo esperti che hanno studiato e che attraverso un blog comunicano qualcosa.
Siamo consapevoli che di questi tempi e' meglio rimboccarsi le maniche e farsi venire un'idea, piuttosto che aspettare invano una telefonata che non arriva.
Siamo testimonial di noi stessi, siamo futuri politici e siamo semplicissime mamme alle prese con torte malriuscite.
Siamo una categoria non categorizzata.

Non siamo regolamentati da alcuna legge, ne da alcun disciplinare.
Sta a noi e alla nostra etica darci delle regole.
-un po' come quando si passa dall'essere dipendenti all'essere liberi professionisti. Dura rispondere a se stessi, eh-

Ad alcune di noi, me compresa, il blog e' esploso tra le mani da un giorno all'altro, passando da cento visite a 5mila, per poi aumentare ancora. Da un momento all'altro le aziende hanno iniziato a chiamarci, a volerci, senza sapere come e perché. E a questo servivano le agenzie.
In questi due anni e mezzo mi sono seduta centinaia di volte attorno a tavole rotonde o quadrate che siano a fare "brainstorming".

Ho ascoltato decine di direttori mktg confidarmi il loro bisogno di aumentare la visibilità e ho fatto il possibile attraverso il mio blog, quando possibile.
Ho spiegato ad agenzie incredule che so dire di no a tanti soldi perché credo nell'etica del food blogger. E badate che parlo di food, non di altro (nella moda e' tutto diverso).
Ho costruito amicizie vere e impagabili e ho scoperto che un programma televisivo crea tanti fan quanto tante invidie.
Nei miei corsi insegno alle persone ad avere una dignità lavorativa, prima ancora che un lavoro e so bene cosa vuol dire essere in un momento di crisi e farsi bastare un prodotto gratis, alle volte.
Ci siamo passate tutte e ci passiamo tutte, ogni giorno.

E questo post nasce proprio da una mail ricevuta ieri in cui un'azienda mi chiede una collaborazione, inviandomi gratuitamente i loro prodotti.
Normalmente rifiuto. Oggi invece ho risposto all'azienda dando dei consigli.
Ho consigliato loro di non copiare e incollare il "Cara Chiara" con un font diverso, perché si capisce bene che la mail e stata inviata a decine di persone uguale. Ho consigliato loro di investire in un viaggio nelle loro terre, per far capire davvero alle persone di cosa stiamo parlando. Ho consigliato loro di non chiamare "collaborazione" l'invio di prodotti, perché non è collaborazione questa.
Non so perché l ho fatto. Non mi sono mai permessa, ma oggi lo faccio perché ho capito che dire di no, non serve a niente.
Siamo in una confusione mediatica allucinante.
Siamo qualcosa e non sappiamo cosa. Guardiamo la televisione e ci rendiamo conto di come giri male il mondo, alle volte. Ci incazziamo davanti a stipendi assurdi di politici corrotti, ci inginocchiamo in televisione chiedendo di darci una mano a vicenda, leggiamo di una fashion blogger arrestata per furto, rimaniamo a casa il più possibile perché uscire costa e iniziamo a preoccuparci per il nostro futuro o per quello dei nostri figli. Sfogliamo online  le pagine di Facebook e vediamo sempre le stesse cose.
E allora, nel nostro piccolo, cambiamole queste benedette cose.
Non sono la paladina del licenziamento, come molti di voi dicono, ne tantomeno quella che scende in piazza a protestare. Ma nel mio piccolo, provo a prendermi quello che mi spetta. Provo a educare prima ancora di criticare. E provo a fare io la prima mossa, senza aspettare che mi cada dal cielo qualsiasi cosa.
Provo a dire ad un'azienda cosa vorrei e cosa potrei dare loro, provo a spiegare alle persone attraverso un semplice corso, che l'aggiornamento costante, di questi tempi, e' fondamentale. Perché cambia tutto troppo velocemente. E dobbiamo imparare a stargli dietro.
Basta poco.
E parlo a voi aziende come a voi blogger.
Io arrivo dall'agenzia prima e dall'azienda poi, e' vero.
Ma non serve aver studiato marketing per capire certe cose.
- Anzi, proprio perché l'ho studiato capisco quanto oggi sia in crisi, questo meccanismo. Il miglior marketing in assoluto di questi tempi e' la qualità del prodotto. Punto -
Ci sono aziende familiari in crescita, ci sono piccole realtà da scoprire, ci sono prodotti di cui vale davvero la pena scrivere.
Ci sono blogger in Italia che sanno cosa scrivere ma soprattutto sanno come farlo e ci sono altrettante persone pronte a mettere in gioco la propria vita per credere in un cambiamento.
Probabilmente queste persone siete voi e avete solo bisogno di qualcuno che ve lo dica. Probabilmente non ve ne frega niente perché questo e' un blog di cucina e questa non è una ricetta. Probabilmente odiate le mie gonne corte a Cuochi e Fiamme e di conseguenza il mio blog neanche lo prendete in considerazione. Probabilmente avete voglia di fare qualcosa per voi, per il vostro lavoro e per quello degli altri.
Ecco, io sono con voi.

giovedì 29 novembre 2012

Enocratia. Quando cibo e vino sono una cosa sola.

La mia prima volta da Enocratia è stata assolutamente casuale. Come le cose che piacciono a me, per intenderci. 
Invitata a cena da un amico d'infanzia, che nel frattempo ha pensato bene di diventare il primo sommelier del mondo, sono arrivata in via Sant'Agnese (vicinissimo alla Basilica di Sant'Ambrogio, per i non milanesi come me) e ho scoperto Enocrazia. Ma soprattutto ho scoperto Davide, Anna, Eugenio.




Il governo del vino. Così lo definiscono.
Un piccolo ristorante che ricorda un bistrot, dove ti immagini di assaggiare buoni piatti con corretti abbinamenti cibo-vino. E invece ... una cantina con ottimi vini accompagna piatti assolutamente innovativi, alle volte provocatori ma soprattutto mai scontati.

Non per tutti i palati, ma sicuramente per tutti coloro che hanno voglia di un percorso particolare, fatto di gusti ricercati, seducenti, estremi ma sempre perfettamente armonici.

Come l'abbinamento con i vini.

Insomma, un complimento speciale allo chef Eugenio Boer e un grande in bocca al lupo a Davide e Anna per questo perfetto angolino dove, finalmente, al vino viene dato il giusto ruolo. Addirittura un governo :-)

Ahimè, come sempre .. la compagnia, il vino, i piatti meravigliosi non hanno lasciato spazio e tempo a troppe fotografie.
Quindi gustate i piatti della mia cena almeno alla vista, ma soprattutto ... correte ad assaggiarli.

Per iniziare, come amuse-bouche:
- Cialda di polenta di marano alla rosa canina, mousse di porcini gallinacci sott'olio e murici di mare
- Vellutate di carote all'anice stellato, nocciole e tartufo nero


Gli antipasti: 
- Patate rocciose. gambero di Mazara crudo, crema di caprino e crumble di porcini e farina di grano saraceno
- Tartare di Cervo, senape di lamponi, polvere di radice di liquirizia, mousse di foie-gras ed erba ruta

I primi:
- Spaghetti alla chitarra fatti in casa di grano arso con salsa di uova di tonno al profumo di zenzero e lime
- Risotto burro e salvia affumicato con animelle glassate classiche di vitello, burro, tartufo nero ed erba cipollina
I secondi:
- Polipo cotto a bassa temperatura e piastrato la sua maionese (fatta con l'acqua che rilascia nel sacchetto durante la cottura ) n'duja calabrese patate al forno ed emulsione di prezzemolo
- Diaframma di vitello marinato in miele di abete e salsa di soja mousse di melanzane bruciate alla griglia carota selvatica maionese al kren e sfoglie di daikon
I pre-dessert:
Sud: Crumble di pistacchi di bronte e mandorle di avola sorbetto mantecato a mano di limoni polvere di caffè capperi disidratati e fritti cioccolato di modica al peperoncino e zeste candite di arance
I dolci:
-Terrina di lemon card con meringa cotta e cruda frolla sbriciolata e maggiorana fresca
-Bavarese allo yogurt petali di rose pinoli tostati e gelatina di hibiscus
La piccola pasticceria:
-bicchierino con tiramisù classico e grue di cacao
-sableè con pepe di sechuan e semi di papavero
-macaron al curry e creme noisette
-morbido di cioccolato mousse di marroni al rhum e meringhe
-tartufino classico ricoperto di cocco rapè

Si, so cosa state pensando. E' un duro lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo.






Da Bertozzi. Qui, a Bologna, non si sbaglia.

Mi riprometto sempre di non scrivere di amici (l'ho fatto solo di Cesare Marretti, qui), ma è impossibile non essere amici dei "Bertozzi".
La loro simpatia genuinamente bolognese ti fa sentire a casa, sempre.




E, in assoluto, è il ristorante per eccellenza che segnalo a tutti quelli che "se vado a Bologna, dove mangio bene la cucina tipica?".

Dimenticatevi però l'osteria con tovagliette di carta, alla romana.

Qui "Da Bertozzi" è tutto curato nel minimo dettaglio. Dal piatto, al bicchiere, alla tovaglia, ma soprattutto alla meravigliosa cucina e ai grandi vini.
E' quindi il giusto compromesso tra la cucina tipica e genuina, il livello e la lavorazione notevoli e i prezzi contenuti.

Impossibile passare da Bologna e non andare a mangiare i tortellini da Olli.
Impossibile non assaggiare le tagliatelle, le strettine, i ragù meravigliosi, i bolliti pazzeschi e la tenerina con mascarpone da lacrime.
Insomma, non ho neanche foto da farvi vedere, perchè quando si va da Bertozzi, non si fotografa.
Si mangia!

Se passate, ci vediamo li :-)



Per info e prenotazioni:
Via Andrea Costa, 84/2
Bologna
051 6141425

mercoledì 28 novembre 2012

Oggi cucina ... Lia!

Spaghetti con vongole, bottarga e mazzancolle aromatizzate al lime.



Ingredienti per 4 persone:

- 650 grammi di vongole (con il guscio) già pulite
- 300 grammi di mazzancolle
- 4 cucchiaini di bottarga grattugiata
- il succo di un lime
- 320 grammi di spaghetti
- sale
- olio
- prezzemolo
- uno spicchio di aglio

Preparazione: 

Ungete una padella larga e con i bordi alti con olio e mettetevi uno spicchio d’aglio e le vongole (consiglio di comprare le confezioni sottovuoto che si trovano al supermercato, poichè i frutti di mare sono già puliti).
Chiudete con un coperchio e accendete il fornello: il vapore farà aprire le vongole in circa 10 minuti (se sentite che l’olio frigge, soprattutto all’inizio, aggiungete un fondo di bicchiere di acqua) e si formerà un delizioso sughetto.
A circa metà della procedura per far aprire le vongole, aggiungete le mazzancolle sgusciate e il prezzemolo ed eliminate lo spicchio di aglio. Nel frattempo mettete a bollire l’acqua per la pasta: quando bolle, salatela e mettete a cuocere gli spaghetti.
Scolate la pasta abbastanza al dente, mettetela in padella, spolveratela con due cucchiaini di bottarga e fatela saltare per insaporirla.

Impiattate e spolverate con la restante bottarga e aromatizzate con il succo di lime.


http://blog.giallozafferano.it/avvaifornelli/spaghetti-con-vongole-bottarga-e-mazzancolle-aromatizzate-al-lime/



martedì 27 novembre 2012

Cornettini ripieni di scamorza e basilico

Odio la pasta sfoglia. E ancora oggi non mi capacito del perchè nel mio freezer, in fondo, ce ne sia sempre un rotolo. Che regolarmente non uso.
Non sopporto le torte salate, non mi piacciono i dolci fatti con la pasta sfoglia e detesto quegli aperitivini fatti con questa pasta.
Però in qualche modo bisognerà pure usarla.
E allora, stasera ho fatto questi cornettini salati. Beh, diciamocelo, quando il ripieno è buono ...




lunedì 26 novembre 2012

Tuorlo d'uovo panato su insalatina con semi di zucca e avocado.

La ricetta la conoscete.
Carlo Cracco la crea, la mette nel suo libro, poi la fa nel programma di Benedetta Parodi e anche lei rimette la ricetta nel suo ultimo libro.
Beh, mi toccava rifarla.
In effetti è facilissima, ma d'effetto. Basta un po' di delicatezza e di attenzione ... e il gioco è fatto.
Ci riprovate anche voi?




sabato 24 novembre 2012

Cibo per le orecchie.





UN GRANDE CHEF E UN GRANDE MUSICISTA A CONFRONTO, NELLA PRIMA WEB TV CHE SI MANGIA E SI ASCOLTA
5, 6 e 7 Novembre 2012.
Tre giorni di registrazioni con ospiti d’eccezione e protagonisti della musica e della cucina racchiusi in un appartamento di design, in zona Brera a Milano.



Si sono concluse le registrazioni delle prime puntate de IlMangiadischi, format gastro-musicale che vede l’incontro/scontro creativo tra due mondi non così distanti come si potrebbe pensare: la musica e la cucina d’autore.
Ogni incontro è mixato da Carlo Spinelli, scrittore, antropologo e storico del cibo, biografo di numerosi chef, gourmet della musica e amante della cucina. È firma di ItaliaSquisita, e diffonde un pizzico di follia anche tra le pagine di Rolling Stone e Playboy.
Tre le puntate registrate sino ad ora, e tre sono anche le coppie di ospiti. Ogni puntata nasce e si sviluppa attorno a un tema, così come la musica e le ricette proposte dai due artisti. Ecco in breve gli ospiti e i temi di ogni giornata:
5 Novembre - Meridione Gastromusicale
Marianna Vitale
, chef del ristorante “Sud” (Napoli)
e Dargen D’amico.
6 Novembre - Il potere del Vinile
Fabio Pisani
e Alessandro Negrini, de “Il Luogo di Aimo e Nadia” (Milano)
e Alioscia Bisceglia dei Casino Royale.
7 Novembre - Selvaggi on the Road
Mathias Perdomo
, de “Il Pont de Ferr” (Milano)
e Andrea Appino degli Zen Circus.

Ogni puntata segue un canovaccio fisso, salvo lasciare spesso strada alla creatività dei tre protagonisti e agli interventi fuori campo di Nicolò Vecchia, voce di spicco di Radio Popolare, gourmet e profondo conoscitore del mondo della musica indie.
Lo chef si mette ai fornelli, raccontando come nascono alcuni suoi piatti e in che modo la sua filosofia di cucina si lega al tema della puntata e al concetto di creatività. Una filosofia che si scontra e si confronta con quella del musicista cantautore che, nel frattempo, organizza la colonna sonora della puntata mixando pezzi propri (suonati live) con canzoni che ne hanno influenzato il percorso e la carriera musicale… vinili che suonano live su un vero giradischi…


Presentatore, chef e musicista non sono soli: attorno a loro una trentina di ospiti, diversi in ogni puntata, dialogano tra loro e assistono al musical-cooking in un’atmosfera quasi familiare, festante, creativa. Protagonisti del mondo del food e della musica, giornalisti, blogger, appassionati gourmet e cultori della buona musica… un mix esplosivo che interagisce con la scena principale: la cucina e il giradischi.
Le tre puntate andranno in onda con cadenza mensile sul sito ufficiale de IlMangiadischi e in anteprima esclusiva sul sito web di Rolling Stone.
L’appuntamento con la prima puntata de IlMangiadischi è per dicembre, a breve il trailer che ne precederà l’uscita.


Sito Ufficiale: www.ilmangiadischi.com
Pagina Facebook: www.facebook.com/ilmangiadischi
Twitter: twitter.com/mangiadischi






venerdì 23 novembre 2012

Novembre. Di mancanze, emozioni e torte consolatorie.

Sono nella stazione di Voghera in questo preciso istante. Sto tornando a casa dopo una serata lavorativa a Genova. Sto tornando a Milano, per intenderci. 
La mia nuova "non casa".
Ho dormito poco questa notte e avrei voluto visitare Genova. Non conosco quella città. E poi c'era la mostra di McCurry, accidenti. poi c'era il mare.

Novembre e' stato un mese strano. Il mese in cui ho smesso di fumare e ho cominciato ad ingrassare (torte su torte, questo mese, accidenti a me). Il mese in cui ho riportato tutti i vestiti estivi a Bologna e sono rimasta con maglioni, piumini e 20 gradi costanti. Il mese in cui ho pensato che in due tutto cambia, a cominciare da una banale sera davanti alla tv. Il mese in cui ho capito che essere in due non sempre è così semplice, quando sei abituato alla tua solitudine. Il mese in cui ho girato l'Italia per lavoro ma ho finalmente scelto Milano come mia nuova città di residenza. Il mese in cui ho comprato casa e ho capito cosa vuol dire "investimentochemetteansia". Il mese in cui, davanti ad un notaio, con accanto i miei genitori, ho firmato per una stabilità di dimora. E un po' mi sono tremate le gambe.
Perché ferma non ci so stare

- E penso che tra una settimana sarò a Parigi per lavoro e probabilmente vorrò rimanerci. E penso che in un altro stato sarebbe tutto più semplice. 
Penso che ad essere eticamente corretti, in questo cazzo di paese, si faccia una fatica disumana e penso che prima o poi, per lavorare, sarà necessario scendere a compromessi. Con la propria etica. Con il proprio orgoglio. Con la propria ingenua e meritocratica correttezza -

Il mio vicino di Intercity 9769 sta leggendo un libro e guarda fuori dalla finestra la nebbia che avanza. La signora che mi siede accanto cerca di sbirciare dal mio iPad ma io lo nascondo quasi vergognandomi. È buffo. Ancora non mi rendo conto, dopo due anni e mezzo, che queste pagine sono pubbliche. Che le leggete in tanti. E che ogni tanto mi fermate per strada, mi sorridete e sapete un sacco di cose di me.
Come quella volta che in palestra a Milano una signora mi si avvicinò e mi disse "complimenti Chiara, ti seguo tutti i giorni. Spero la Thailandia ti sia servita per stare un po meglio". 
Sorrisi. 
E per tutti i 40 min di bike pensai e ripensai a come potesse una perfetta sconosciuta sapere i fatti miei.
Non pensavo a questi post. Poi, mi spaventai e chiusi questa rubrica.

Pochi giorni fa, una ragazza che mi segue da tanto, Silvia, mi ha inviato una mail scrivendomi semplicemente "Grazie. Io, in fila e' tornato".

Si, e' tornato solo una volta al mese. Per raccontarvi il mio mese. Per raccontarvi quanto difficile sia avere la sindrome della curiosità costante. Per farvi entrare nel mio mondo, passando dalla mia cucina ma non solo. Per dimostrarvi che se ce l'ho fatta io, potete farcela anche voi.

-si voi che mi mandate cv e mi dimostrate che la vostra passione e' grande quanto la vostra voglia di farcela. Io ci ho creduto. Fatelo anche voi, nonostante i tempi, nonostante le mancanze, nonostante le rinunce, nonostante i SE, i MA e i NO che vi circondano. Fatelo-

Per dirvi che tra 10 giorni sarà il mio compleanno e io, come ogni anno, vorrò scappare all'estero per ricominciare. 
Per vedere posti nuovi, con occhi nuovi.
Per scoprire nuovi chef, nuove cucine e per vivere stimoli nuovi.
Per sentirmi viva, sempre.
O semplicemente per non vedermi crescere.

Dicembre, ti aspetto al varco.

Buon inizio di fine anno, gente.

Fusilli dell'ultimo minuto!

Le ricette dell'ultimo minuto? Un successo.
Sono giorni intensi, tanto da lavorare e il bimbo con la febbre. Non male, direi.
Quindi poco tempo per uscire a fare la spesa, poco tempo per cucinare come vorrei. Tante cose incominciate in frigo.
E' così che nascono queste paste, con tre o quattro ingredienti (che stanno bene insieme) per accontentare tutti.
1/2 crescenza, 1/2 philadelphia, 2 fette di mortadella, 1 caspo di radicchio tardivo. Avrei potuto far mangiare una famiglia di 4 persone? Ebbene si, con questa ricetta...buonissima ed economica!
Seguitemi per la preparazione.


Ingredienti:
500 gr di fusilli
1 caspo di radicchio
1 cipolla
2 fette di mortadella
1/2 confezione di philadelphia
1/2 crescenza
sale
olio evo
Parmigiano Reggiano

Preparazione:
Mentre l'acqua della pasta raggiunge il bollore, in una padella fate stufare la cipolla con un po' d'olio o di burro e  aggiungete il radicchio tardivo (quello a foglia lunga) a pezzetti. Fate cuocere per 5 minuti affinchè appassisca. Quando la pasta è quasi cotta aggiungete i formaggi cremosi al radicchio e amalgamate bene. Unite la pasta, mescolate e per finite terminate con la mortadella. Mantecate con il parmigiano. Sentirete che gusto!

mercoledì 21 novembre 2012

Oggi cucinano ... Maddalena e Angela!


Angela e Maddalena, due sorelle come noi con la passione della cucina ma in particolare dei dolci ci fanno assaggiare oggi la loro CHEESECAKE ARANCIA&CIOCCOLATO FONDENTE.  



Per la base:
- 200 gr di biscotti secchi
- 50 gr di burro
- 1cucchiaio di zucchero

Per la crema:
-   320 gr di ricotta
-   180 gr di Philadelphia
-   2 arance (succo e zest)
-   1 uovo
-   Gocce di cioccolato q.b

Per la copertura:
- 60 gr di cioccolato fondente
- 30 gr di zucchero a velo
- 2 cucchiai di acqua

Preriscaldare il forno a 180°. Frullare i biscotti fino ad ottenere una polvere fine. Aggiungere il burro sciolto e lo zucchero e continuare a frullare. Foderare il fondo di una tortiera con cerniera (23 cm) con la carta da forno e versarvi il composto di burro e biscotti pressandolo sul fondo. Mettere la tortiera in frigorifero mentre si prepara la crema. Mescolare la ricotta con la Philadelphia fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea,aggiungere il succo e lo zest delle arance,l’uovo e lo zucchero. Per ultimo aggiungere le gocce. Versare la crema sulla base e cuocere a 180° per 35-40 minuti o fin quando lo stuzzicadenti non esce pulito. Lasciar raffreddare a temperatura ambiente poi in frigorifero per una notte intera. Preparare la glassa mettendo sul fuoco l’acqua con lo zucchero a velo. Appena bolle togliere dal fuoco e aggiungere il cioccolato mescolando bene. Versa sul cheesecake e lasciar raffreddare.
N.B: a piacere si può sciogliere 50 gr di cioccolato fondente e stenderlo sulla base di biscotti prima di far raffreddare in frigo.

 http://petitepatisserieinc.blogspot.it/.


martedì 20 novembre 2012

E' la giornata giusta per una ricetta rapidissima

E' la stagione giusta per gustarsi una fumante zuppetta di fagioli cannellini e borlotti. E' la città giusta per trovare l'autentico radicchio, quello dolce e dal colore caldo e brillante.
Ma soprattutto, è la giornata giusta per una ricetta rapidissima. Ma davvero, eh! (come dice il mio bimbo)
Eh si, perchè oltre a tutti gli eventi in giro per l'Italia con mia sorella e non solo, sta arrivando il Natale e un'altra mia grande passione sono i mercatini...non solo da guardare  e gustarmi con gli occhi ma anche da organizzare e quindi oggi ho lasciato libri e pentole per dedicarmi a pitture, carte, pennelli, colla a caldo e nastri colorati. Oggi mi immergo nel magico mondo del Natale. Eh si, perchè i mercatini sono vicini ed io ho tanto da lavorare! Ma ci sarà modo di raccontarvi meglio...
Torniamo alla zuppetta. Non avendo molto tempo, mentre dipingo e assemblo, faccio stufare una cipollina in poco olio evo. Aggiungo una scatola di borlotti e una di cannellini, un po' di brodo vegetale (quello fatto in casa, presto la ricetta) e poi radicchietto buono. Un giro d'olio e il pranzo in 10 minuti è pronto! Ed io posso continuare a creare. Non male, no?
Seguitemi per gli ingredienti:

Zuppetta di fagioli con radicchio di Treviso

Ingredienti:
1 scatola di fagioli borlotti
1 scatola di fagioli cannellini
1 caspo di radicchio di Treviso (precoce o tardivo)
1 cipolla bianca
olio evo
pepe
sale
aceto balsamico tradizionale
brodo vegetale

In una pentola fate stufare la cipolla in poco olio evo, aggiungete i fagioli, il brodo vegetale, il sale e lasciate cuocere per 8-10 minuti. Aggiungete il pepe e servite in fondine. Al centro della zuppetta mettete una manciata di radicchio precedentemente lavato e tagliato. Un filo d'olio evo e uno di balsamico tradizionale.


lunedì 19 novembre 2012

Novità per " Tutti a Tavola"!




La stagionalità disegnata da Gianluca Biscalchin


La bella novità di quest'anno è che gli chef saranno presenti per qualche ora nei rispettivi mercati comunali. Sarà possibile incontrarli e scambiare opinioni e consigli. 


Matias Perdomo - mercato Ponte Lambro - giovedì 9-11
Cesare Battisti - mercato Zara - giovedì 10-12
Beniamino Nespor ed Eugenio Roncoroni - mercato Ticinese - venerdì 10-11.30
Luigi Taglienti - mercato Prealpi - venerdì 10-12
Giovanni Traversone e Marco Tronconi - mercato Morsenchio - venerdì 17-18.45
Andrea Aprea - mercato Ca' Granda - sabato 10.30-11.30
Claudio Sadler - mercato Wagner - sabato 16-18

Dovessero esserci dei cambiamenti saranno segnalati sulla pagina FB: http://www.facebook.com/groups/253538624767275/


Per tutte le altre informazioni sull'iniziativa e i titoli delle ricette che verranno proposte dagli chef potete leggere qui: http://www.identitagolose.it/sito/it/primo_piano.php?id_cat=41&id_art=4351




Nespresso e Trussardi alla Scala. Quando l'equilibrio, persiste.

Ho scelto di dare un titolo a questo mio pranzo. Ed è quello che leggete qui. 
"Quando l'equilibrio, persiste".
Perchè ciò che in questo momento provo, di ritorno da questo particolare pranzo, è esattamente questo. Una sensazione di grandissimo equilibrio e di meravigliosa persistenza.



sabato 17 novembre 2012

Tutti a Tavola!




TUTTI A TAVOLA!! AGGIUNGI UN OSPITE ANCHE TU
Come realizzare un menu gustoso con ottime materie prime, spendendo poco e facendo una buona azione


La prima edizione di questa bella iniziativa a cura del Comune di Milano, in collaborazione con Identità Golose, ha coinvolto lo scorso mese di aprile 5 mercati comunali. 
La seconda edizione è in programma il 22, 23 e 24 novembre in 7 mercati comunali coperti. 
Ancora una volta l'obiettivo è valorizzare i mercati della città di Milano invitando il pubblico a fare una spesa rispettosa della stagionalità che permetta di sperimentare a casa un menu buono e conveniente, composto da 3 ricette e calibrato per 4 persone in cui il costo totale della materia prima non superi 20 euro.

Durante le 3 giornate di TUTTI A TAVOLA !! AGGIUNGI UN POSTO ANCHE TU, in ognuno dei mercati coinvolti, i cittadini potranno trovare una lista della spesa diversa : ogni chef  ha idealmente "adottato" uno dei 7 mercati. Ad ogni acquisto effettuato si potrà aggiungere 1 euro e al termine della spesa, a fronte di un contributo solidale di 5 euro, si riceverà una pratica shopper in cotone con il logo del Comune di Milano, il ricettario, una copia del mensile La Cucina Italiana di ottobre e (a grande richiesta) la copia del primo numero pubblicato nel 1929 della stessa gloriosa testata.

I nuovi chef e i mercati coinvolti:
Cesare Battisti (Ratanà) mercato Zara   
Claudio Sadler (Sadler) mercato Wagner 
Matias Perdomo (Al Pont de Ferr)  mercato Ponte Lambro 
Andrea Aprea (Vun del Park Hyatt)  mercato Ca' Granda  
Luigi Taglienti (Trussardi alla Scala)  mercato Prealpi 
Eugenio Roncoroni e Beniamino Nespor (Al Mercato)  mercato Ticinese  
Giovanni Traversone e Marco Tronconi (Trattoria del nuovo macello) mercato Morsenchio  
I contributi raccolti verranno trasformata in prodotti freschi di pare valore economico. Questi saranno destinati ad associazioni e centri famiglia che si occupano di tutela e assistenza ai minori (nei prossimi giorni sarà comunicata la lista delle associazioni a cui saranno destinati i prodotti) 
Nel mese di aprile, la prima edizione aveva permesso di offrire oltre 800 pasti a cittadini in difficoltà.

Una novità di quest'anno sarà l'introduzione, nel ricettario, di un consiglio per la merenda per i bambini proposto da ogni chef.
I cuochi saranno inoltre presenti per qualche ora nei mercati per incontrare la gente e dare consigli su ricette e prodotti.

L'iniziativa sul web è identificata con l'hashtag #spesaalmercato, attraverso cui sarà possibile condividere le foto e curiosità sui piatti realizzati con le ricette degli chef.
Questo il gruppo facebook dedicato  a TUTTI A TAVOLA !! http://www.facebook.com/groups/253538624767275/?fref=ts

La seconda edizione di TUTTI A TAVOLA !! AGGIUNGI UN OSPITE ANCHE TU è possibile grazie al coinvolgimento dei seguenti Assessorati
Assessorato Commercio, Attività Produttive, Turismo e arketing Territoriale (Assessore Franco D'Alfonso); 
Assessorato alla sicurezza e coesione sociale, Polizia Locale, Protezione civile e Volontariato (Assessore Marco Granelli); 
Assessorato alle Politiche Sociali e Cultura della salute (Assessore PierFrancesco Majorino); 
e alla collaborazione con il Vicesindaco Maria Grazia Guida, Assessore all'Educazione e all'Istruzione



venerdì 16 novembre 2012

Una mano per "La Locanda dei Girasoli"


A Roma troviamo la Locanda dei Girasoli, nata dalla volontà di alcuni genitori di ragazzi con la sindrome di Down per dare una prospettiva lavorativa ai loro figli Claudio,Valerio, Emanuela e Viviana che già oggi ci lavorano come camerieri . Un progetto che ha portato alla creazione di posti di lavoro finalizzati, non solo all'integrazione lavorativa ma anche a quella territoriale.

Quale simbolo poteva meglio rappresentare la gioia nei confronti della vita e la solarità di questo progetto se non il girasole?
Questo fiore ben identifica la forza e l'orgoglio dei nostri ragazzi che ogni giorno dimostrano professionalità, serietà e simpatia e convinzione verso un progetto che li vede protagonisti.


Purtroppo non è in una via molto frequentata di Roma (in zona Quadraro) ed è molto difficile farlo conoscere. 
Però se non riusciamo a farlo in fretta, le prospettive non sono molto allegre. 
La pizza è buona, il locale è carino ed economico e vale la pena di dar loro una mano, non vi pare? 
Quello che ci chiedono è un piccolo aiuto.


"Cari amici siamo davvero in grosse difficoltà; la crisi ci sta investendo con tutta la sua forza; investe noi e il progetto in cui crediamo da anni.
Purtoppo siamo davvero ad un passo dal punto di non ritorno e quindi VI CHIEDIAMO UN SFORZO per fare in modo che i nostri ragazzi possano continuare a lavorare e non perdere un grosso spazio di vita e integrazione che la "Locanda dei Girasoli" rappresenta.
Vi chiediamo, per chi può e vuole, di donare un contributo al conto IBAN IT 96 R056 9603 2200 0000 3389 X 92e/o di venirci a trovare per una buona cena o una buona pizza.
Visto il momento di difficoltà economiche la "Locanda dei Girasoli" rimarrà chiuso il lunedì e il martedì. Gli altri giorni sarà aperto per la cena.
Raggiungerci è molto semplice: il ristorante si trova al Quadraro, in via dei Sulpici 117/H.
Ci si arriva anche in metropolitana: basta scendere alla fermata Numidio Quadrato e in pochi minuti si raggiunge la Locanda.
Mangiare alla Locanda dei Girasoli è, in primo luogo, un piacere che si unisce ad un atto di solidarietà nei confronti di quattro giovani con sindrome di Down che stanno affrontando un percorso di inserimento lavorativo;  è motivo di orgoglio per il  quartiere Quadraro altresì detto “il nido di vespe”,  la presenza di una esperienza conosciuta e apprezzata in tutta Italia quale esempio di  imprenditoria sociale nato dall’impegno intrapreso da qualche anno dalle famiglie di ragazzi disabili diventate poi la cooperativa  “I Girasoli” e dalle cooperative “Cecilia” e “Al Parco” che nel tempo si sono unite in questa avventura solidale."

http://www.lalocandadeigirasoli.it/default.aspx








Doppio crumble integrale con ricotta di bufala e pere

Che dite? Prepariamo un dolcetto? E se usassimo la farina integrale?
Beh, anche con la bianca è fenomenale ma ho voluto creare qualcosa di diverso. Con una ricotta campana freschissima e le pere del mio albero. (eh già, ho un alberello di pere e uno di cachi che mi stanno dando  grandi soddisfazione)
E tanto zucchero a velo...che fa tanto...Natale. Hmmmm...sto già incominciando a parlare di Natale???Ebbene si, mi sento già in spirito natalizio: dolci, mercatini, biscotti, palline, decorazioni. Non vedo l'ora!
Adesso però, due paroline sulla ricetta di oggi:
Facile, facile (l'ho fatta con i miei bimbi), croccantina fuori e cremosa all'interno. Inutile dirvi che il matrimonio ricotta-pera è riuscitissimo. Non vi resta che prepararla nel week-end. E se non trovate la farina integrale andrà benissimo quella bianca 00. E al posto delle pere, la marmellata di mirtilli neri o la cioccolata.
Date libero sfogo alla fantasia!


Ingredienti:
500 gr di ricotta di bufala
250 gr di farina integrale Alce Nero
50 gr di farina 00
100 gr di zucchero semolato
100 gr di burro
1 uovo
2 pere
1 bustina di lievito vanigliato
sale

 In una ciotola versate le farine, lo zucchero, il sale, il burro sciolto nel microonde e l'uovo. Mescolate tutti gli ingredienti e aggiungete il lievito. Impastate con le mani fino ad ottenere un composto bricioloso. Ricoprite il fondo di una tortiera con carta forno e versateci più della metà del composto, in modo da formare uno strato spesso. In una ciotola lavorate la ricotta in modo da ottenere una crema, tagliate le pere a pezzettini e unitele alla ricotta che verserete sul fondo in modo uniforme. Completate cospargendo con il resto del composto bricioloso. Lo strato superiore seve risultare più sottile di quello inferiore. Fate cuocere in forno a 180° per 30 minuti.

giovedì 15 novembre 2012

Tano passami l'olio.

Cena meravigliosa.
Inizio così, perchè diversamente non potrei fare.
Quando scrivi di un ristorante alle 2 di notte, appena rientrata a casa, vuol dire che qualcosa che ti ha colpito c'è. Eccome se c'è.

Tano Simonato, lo chef che ha scelto l'olio extra vergine di oliva come condimento garanzia di fragranza e di incontaminazione dei prodotti.
Lo chef che usa un finto burro (da lui creato) per mantecare e che senza problemi ti lascia la ricetta (ma non le dosi), se gliela chiedi. 

"L’uso del burro è quasi bandito, se non per mantecare pochissimi piatti a freddo, il soffritto (di cipolla, aglio, scalogno e affini) lo trovo superfluo e superato, cioè, per dare corpo e sapori trovo non necessario appesantire con troppa struttura di tali ingredienti, (che per altro uso tranquillamente in versioni più soft) ma cerco di conservare il più possibile l’integrità dei prodotti scelti, la panna non è neanche presa in considerazione".

Lo chef che viene al tavolo a spiegarti l'importanza dell'olio extra vergine di oliva (che usa anche in frittura) e si fa una sana risata con te, mentre ti racconta di quando faceva il barista da ragazzo. Ma aveva il sogno di cucinare (e non cassoeula e piatti tipici).
Lo chef che si siede al tavolo con te e mentre assaggia il suo pre-dessert esclama "che buono!".
In fondo, lui, ci confida,  "si mangia spesso". Perchè si piace.
E anche a noi.


mercoledì 14 novembre 2012

Oggi cucina ... Anna!

Vellutata di zucca, topinambur e patate con mandorle e crostini all'habanero chocolate.

"Per dare un benvenuto come si deve all'autunno...è uno di quei piatti che ti fanno sentire coccolata quando fuori piove e magari hai voglia di qualcosa che rassereni tutto...anche l'umore...quando si dice "comfort food".


martedì 13 novembre 2012

Cheese cake del riciclo. Buona, buonissima!

Allora. Compito della giornata: ripulire la dispensa da prodotti lì da tempo, in scadenza.
Prima scatola: biscotti di pasta di mandorle arrivati direttamente da Catania. Meravigliosi, ma troppi per me da sola.
Seconda scatola: paste di pistacchio. Divine. Da mangiare con gli occhi.
In frigorifero: mascarpone, ricotta e philadelphia pronti per essere utilizzati.
Allora una cheese cake un po' diverse non me la toglie nessuno.
Biscotto siciliano e "cheese" misto.
Vi va di assaggiarla?



lunedì 12 novembre 2012

Cacio e pepe! Alla buon ora ...

Mi accorgo solo ora che in più di 900 ricette, non abbiamo messo la tradizione romana per eccellenza.
Cacio e pepe!
Semplice ma allo stesso tempo difficile.
Perché la cremosità si ottiene solo in un modo.
Bisogna dire altro?




sabato 10 novembre 2012

We love pasta!




  È nato We love pasta: un progetto di comunicazione on-line dedicato alla community dei pastalover e a tutti coloro che, per passione o professione, sono estimatori della pasta e della buona cucina. 





We love pasta ha l’obiettivo di promuove la cultura della pasta attraverso una pagina Facebook, un profilo Twitter e un sito internet on line dal 30 ottobre.
Spaghetti, penne o maccheroni, la pasta è da sempre simbolo dell’Italia nel mondo. Alimento principe della cucina italiana e della dieta mediterranea, la pasta è la “ricetta segreta” per un’alimentazione buona, equilibrata e sana.
We love pasta promuove questo prezioso alimento parlando con la voce di chi la ama, la gusta e la porta in tavola tutti i giorni, con competenza tecnica ma, soprattutto, con l’entusiasmo di chi la pasta l’apprezza con passione.
We love pasta propone contenuti originali, news sul mondo della pasta, curiosità, interviste, video, foto, ricette, eventi e riportando le testimonianze di chi ama la pasta.
Con ben otto secoli di storia, il “primo piatto” nazionale è una delle invenzioni italiane che il mondo ci invidia!
Alla pasta non si resiste…
We love pasta è promosso da AIDEPI in collaborazione con gli amanti della pasta. We love pasta parla di pasta e di cultura della pasta si vuole riaffermare e l’amore per la cucina, il buon cibo, le tradizioni italiane, e, ovviamente, per la pasta.






venerdì 9 novembre 2012

Zabaione con moscato passito e lingue di gatto: facilissimi!

Solitamente preparo le creme senza aggiunta di alcool, avendo dei bimbi piccoli.
Ma oggi avevo voglia di zabaione, quello buono, con le uova fresche e un moscato piemontese che mi ricorda tanto le gite ad Ivrea con mio padre. Quando andavamo al ristorante prendevamo sempre lo zabaione con i nocciolini. Meraviglioso.
Ma è anche vero che a casa quando si prepara lo zabaione come la crema pasticcera, si utilizzano solo i tuorli. E allora che fare dei 4 albumi?
Ma è ovvio, i biscottini da accompagnare alll zabaione! Non volevate mica fare ancora meringhe????!!!
E allora prendete nota degli ingredienti.
E buon week end a tutti, amici.




Zabaione
Ingredienti:
4 tuorli freschissimi
100 ml di moscato passito
80 gr di zucchero semolato

Montare in una coppa lo zucchero con i tuorli fino a farli diventare spumosi. Trasferire in un pentolino e aggiungendo poco alla volta il moscato passito, fate cuocere a fuoco medio per 5-6 minuti.
Il risultato sarà liquido e spumoso. Fate raffreddare e servite con le lingue di gatto.

Lingue di gatto con croccante al pistacchio
Ingredienti:
4 albumi
2 tavolette di croccante al pistacchio (potete anche ometterlo, la ricetta originale non lo prevede)
150 gr di farina
100 gr di zucchero
120 gr di burro morbido
1 bustina di lievito per dolci
un pizzico di fleur de sel

Potete utilizzare la planetaria (in caso contrario andrà benissimo un frullino elettrico. Iniziate col montare (non a neve) gli albumi con lo zucchero, aggiungete il burro, il sale, mescolando ancora. Unite la farina, il lievito. Otterrete un composto compatto e morbido. Trasferitelo in un sac à poche grande e preparate una teglia rivestita di carta forno. Con una leggera pressione, formate i biscottini sulla teglia e infornata per 10-12 minuti a 160°
Con questa dose, riempirete 6 placche da forno. 3 infornate.


giovedì 8 novembre 2012

Maionese home-made...e la giornata cambia sapore

Questa giornata è iniziata con l'idea di fare un "pic-nic" sulle mura della nostra città con Tommaso. L'idea era proprio quella di andarlo a prendere a scuola, con il sacchettino "pieno di cose buone" e goderci un'ora tutta per noi. Tempo per noi due, solo noi due e la voglia di stare assieme. La voglia di vedere i suoi occhi felici.
Tempo per mangiare il nostro panino, tempo per raccogliere le castagne, calciare le foglie gialle e rosse per terra, raccontarci tante cose.
L'idea del pic-nic con il mio piccolo ometto mi ha messo di buonumore per tutta la mattina. E' una cosa che facciamo una volta al mese. E' un momento tutto nostro.
Ma oggi verso mezzogiorno ha incominciato a piovere e ahimè, il pic-nic sulle mura è saltato e la cucina della nostra casetta è diventata il luogo ideale per condividere il nostro pranzo.
Ma la maionese con il pic-nic...? Abbiate fede.
Ci mettiamo a tavola, apparecchiamo assieme il nostro "finto pic-nic" e riscaldiamo i panini (viste le comodità di una casa).  E poi la frase: "Mamma mi daresti un po' di maionese?" 
Maionese non ce n'è...la facciamo noi.
Non abbiamo raccolto castagne, non abbiamo calciato le foglie cadute ma ci siamo divertiti tantissimo.
Volete sapere come? facendo le cose insieme.
Non facendo impazzire la maionese....

Ingredienti:
1 uovo
1 tuorlo
350 gr di olio di semi di arachidi
succo di mezzo limone
sale Natural sea salt Falksalt

In un bicchiere alto versate l'uovo, il tuorlo, il succo del limone e il fleur de sel. Con il mixer a immersione iniziate a montare il composto e a filo aggiungete l'olio di semi poco alla volta. Se avete un mixer a più velocità partite dalla velocità più bassa per poi terminare con la velocità massima. In pochi minuti avrete una maionese deliziosa e soprattutto fatta in casa.
Che dite? Prendete nota?

mercoledì 7 novembre 2012

Oggi cucina ... Clara!


Tortino al cioccolato e scorze di arancia. 
Un dolce semplice ma speciale, buonissimo anche da mangiare il giorno dopo per colazione!

martedì 6 novembre 2012

Bon-bon gelato croccanti. E terapeutici.

Questa ricetta è un parto, lo ammetto.
Vi sconsiglio di farla. Io diciamo che ho impiegato una mezza giornata, ma avevo bisogno di sfogarmi e di prendermi un po' di tempo per me.
Diciamo che questo bon-bon (che poi somiglia alla bomboniera) è stato tarapeutico.
Ogni tanto ho i miei momenti di down e la cucina è la mia salvezza.
Sempre.
Dite la verità però ... vi fanno voglia?



lunedì 5 novembre 2012

Salone del Gusto 2012. Gli scatti, per voi.

Le fiere, si sa, anno dopo anno, non cambiano mai (un po' come gli uomini).
Vista una volta, basta e avanza.
Eppure, quello che "fa" le fiere, sono le persone. I nuovi amici, le aziende che hai sentito al telefono per mesi e che finalmente incontri, i prodotti nuovi da assaggiare, i visi da ritrovare.







sabato 3 novembre 2012

Emilia Romagna da bere.



Nuova edizione della Guida “L’Emilia Romagna da Bere e da Mangiare” 
che omaggia il Centenario Pascoliano con una inedita ricetta di Piergiorgio Parini. 
91 i vini eccellenti premiati dai sommelier di Ais Emilia e Romagna, 
con un grande exploit dei passiti. 
Focus sui prodotti DOP e IGP, percorsi turistici, cartine, curiosità.



Primavera, entro le botti / già canticchia il vin fremente”. 
Era il 1877 e il giovane Giovanni Pascoli era tutto un ribollir di rivoluzione e impegno politico, col vino a contrassegnare quella fase bohemien della sua vita. Non è certo un caso che l’incipit di quel sonetto si trovi nella copertina della nuova edizione della Guida ‘Emilia Romagna da Bere e da Mangiare’ edizione 2012/2013, che al poeta romagnolo ha tributato un omaggio nel Centenario della scomparsa. Un viaggio inedito quello pascoliano, tra poesia e gastronomia, che arricchisce i contenuti di questa pubblicazione edita da PrimaPagina, insieme alle Associazioni dei Sommelier Ais territoriali e all’Assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna.
Biglietto da visita della guida sono gli oltre mille nuovi vini, con relative indicazioni di prezzo, vitigni e terroir analizzati alla cieca dalle commissioni dei sommelier degustatori Ais e abbinati al meglio della gastronomia regionale e italiana, le circa 300 cantine brevemente descritte e mappate per favorire la circuitazione degli enoturisti e un pacchetto di 91 vini top che rappresentano l’orgoglio dell’enologia regionale.
Tra novità e sorprese, va segnalato un grande ritorno dei vini passiti di altissima qualità, che in questa edizione sfiorano il 25 per cento di tutte le eccellenze romagnole, un vero e proprio exploit degli ‘spumanti’ che laureano l’Emilia ‘terra di bollicine’, speciali focus sui prodotti DOP e IGP in particolare sull’Aceto Balsamico Tradizionale e sull’Olio extravergine. 
Tutto questo nelle 444 pagine a colori del volume, ricche di contenuti, foto, cartine, informazioni e curiosità di questa edizione 2012/2013.
Emila Romagna da Bere e da Mangiare è realizzata in 15.000 copie ed è capillarmente distribuita, oltre che in libreria al costo di € 13,90, negli eventi e nelle fiere di settore italiane ed estere, ai sommelier Ais e a un significativo numero di locali (ristoranti enoteche winebar ecc. ) di tutta la regione .

I vini top. Sono 91 le Eccellenze (lo scorso anno erano 90), vini giudicati al top dalle commissioni dei sommelier degustatori, con una preminenza dei vini della Romagna (50) sull’Emilia (41).
Guardando alla provenienza delle cantine premiate, 13 sono nel piacentino, 5 a Parma, 6 nel Reggiano, 4 nel Modenese, 13 a Bologna, 7 nell’Imolese, 14 nel Faentino, 1 nel Ravennate, 18 nel Forlivese, 7 nel Cesenate, 3 nel Riminese.
L’elenco completo delle eccellenze su: http://www.emiliaromagnavini.it/articoli/articoli.asp?id=55
Degustati dai sommelier Ais alla cieca, le eccellenze hanno raggiunto la votazione di almeno 86 centesimi, tetto stabilito dalle due Associazioni sommelier territoriali per entrare nelle elite dei grandi vini emiliani e romagnoli.

Centenario pascoliano Una ricorrenza piena di significati quella pascoliana anche sul fronte enogastronomico che Emilia Romagna da bere e da mangiare non ha mancato di sottolineare, seguendo la linea dei testimonial tra cultura e enogastronomia inaugurata lo scorso anno con le celebrazioni di Pellegrino Artusi da Forlimpopoli, grande padre della cucina italiana. Del rapporto fra il poeta di San Mauro di Romagna e l’enogastronomia va ricordato che Pascoli era un cultore del buon bere e del buon mangiare (fra l’altro ha nobilitato la piadina in versi) e che per ricordarlo il suo paese natale ha scomodato un cuoco di fama ormai internazionale, quel Pier Giorgio Parini dell’Osteria del Povero Diavolo di Torriana, che ha realizzato apposta per il Centenario una ricetta originale ispirata proprio agli scritti del poeta (i biscotti “Du”) riportata in Guida con ingredienti e info sulla preparazione.

La Guida a Tramonto DiVino. I vini della Guida insieme ai prodotti Dop e Igp dell’Emilia Romagna sono stati i protagonisti di ‘Tramonto DiVino’ la kermesse estiva del gusto lungo la riviera emiliano-romagnola, che ha fatto tappa a Lido degli Estensi, Ferrara, Cervia, Cesenatico, Marina di Ravenna, Porto Verde, Milano Marittima, San Mauro Mare.

Gli eventi hanno fatto parte della rassegna “Emilia Romagna è Un Mare di Sapori”, promossa dall’Assessorato all’Agricoltura regionale. Agli eventi sono presenti i Consorzi Prosciutti di Parma e di Modena, il Parmigiano Reggiano, la Mortadella di Bologna, gli Aceti Balsamici Tradizionali di Modena e Reggio Emilia, i Salumi piacentini, le Pesche e le Nettarine della Romagna, il Consorzio Olio DOP di Brisighella, il Lambrusco, il Sangiovese e l’Albana di Romagna, il Pignoletto, il Gutturnio e tanti altri gustosi compagni di viaggio come l’anguilla, lo squacquerone, il pane montanaro, la Coppia ferrarese, la piadina.

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