Seconda ricetta a base di scarola.
Avevo voglia di qualcosa di sfizioso da offrire agli amici per l'aperitivo.
Avevo voglia di impastare ma senza aspettare la doppia lievitazione.
E allora sono nati i fagottini di pasta brisè (farina bianca e farina di grano arso) con scarola stufata e mozzarella. Pensando alla pizza con scarola napoletana.
Dite che sono durati tanto?
Ingredienti:
Per la pasta brisè:
300 gr di farina bianca
200 gr di farina skura Pivetti
250 gr di
burro freddo
3 cucchiai d'acqua
un pizzico di sale
Per il
ripieno:
Foglie esterne di 1 scarola
50 gr
di mozzarella
1 cipollotto
olio evo
sale
uvetta
Preparazione:
Preparate la
pasta brisè in una ciotola aggiungendo le farine, il burro freddo a cubetti, il
sale creando un composto sbriciolato, versate l'acqua e continuate ad impastare
a mano.
Avvolgete il composto elastico e liscio in un foglio di pellicola
trasparente e lasciate riposare in frigorifero per 2 ore.
Preparate ora i fagottini
. Stendete l'impasto su un tagliere e create dei cerchi con un bicchiere
o un coppapasta, farcite con un pezzetto di mozzarella, un po' di scarola
e sigillate bene.
Adagiate i fagottini su una teglia rivestita
di carta forno e lasciate cuocere per 20 minuti a 180°.
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giovedì 19 marzo 2015
lunedì 15 dicembre 2014
Pizza e birra? A me mi piaci!
Lo so, lo so, siamo nella settimana dei preparativi per la festa più importante e magica dell'anno.
Fra pochi giorni apriamo le porte al Natale e agli splendidi piatti della tradizione italiana.
E come sapete, noi da buone emiliane non ci facciamo mancare i tortellini fatti a mano dalla nonna con il brodo di cappone.
Ma, c'è un ma. Oggi voglio deliziarvi con un abbinamento che non passa mai di moda, neanche a Natale.
Pizza e Birra. Sempre. Ovunque. In compagnia. Da soli. Al mare. In città. In montagna. Nel week end. In estate, in Primavera, in Autunno e in Inverno. Sempre.
Un matrimonio vincente. Una coppia inossidabile della cucina italiana. Due sapori che insieme stanno bene. La sintesi virtuosa di due mondi legati fra loro da parole d'ordine come naturalità, genuinità e tradizione.
Tre parole che sono alla base del mio modo di vivere. Del mio modo di concepire la cucina e quindi la tavola.
Non voglio parlarvi di abbinamenti. Ognuno ha la sua birra. E soprattutto in base al tipo di condimento scelto per la pizza, cambia anche la tipologia di birra scelta.
Birra chiara, leggera, scura, con una schiuma cremosa, un gusto intenso. Il mondo delle birre è davvero ricco di sfumature, sapore, profumi, consistenze sempre diverse e a mio parere come nel mondo del vino, ogni preparazione ha la sua birra. (ma di questo, approfondiremo ancora...)
Oggi voglio invece svelarvi alcune regole importanti per una buona pizza, anche a casa.
E sono sicura di farvi felici.
"Lievitazione lunga: almeno 24 ore. In questo modo otterremo una pizza buona e digeribile.
Impasto elastico: serve una farina a ricco contenuto proteico che crei una maglia glutinica forte, essenziale per la giusta lievitazione.
Condimenti equilibrati: Non troppo umidi se non vogliamo una pizza acquosa. Per una pizza margherita, ad esempio meglio pomodori pelati e fiordilatte sgocciolati.
Cottura fino all'imbrunimento: Se la cottura è troppo breve si rischia che resti umida, se troppo lunga si rischia una pizza secca, bruciarla è un peccato per il gusto come per la salute.
(Questi i consigli (di cui ho già fatto tesoro) del maestro pizzaiolo Pino Arletto).
E adesso vi do la ricetta della pizza di casa Maci
Fra pochi giorni apriamo le porte al Natale e agli splendidi piatti della tradizione italiana.
E come sapete, noi da buone emiliane non ci facciamo mancare i tortellini fatti a mano dalla nonna con il brodo di cappone.
Ma, c'è un ma. Oggi voglio deliziarvi con un abbinamento che non passa mai di moda, neanche a Natale.
Pizza e Birra. Sempre. Ovunque. In compagnia. Da soli. Al mare. In città. In montagna. Nel week end. In estate, in Primavera, in Autunno e in Inverno. Sempre.
Un matrimonio vincente. Una coppia inossidabile della cucina italiana. Due sapori che insieme stanno bene. La sintesi virtuosa di due mondi legati fra loro da parole d'ordine come naturalità, genuinità e tradizione.
Tre parole che sono alla base del mio modo di vivere. Del mio modo di concepire la cucina e quindi la tavola.
Non voglio parlarvi di abbinamenti. Ognuno ha la sua birra. E soprattutto in base al tipo di condimento scelto per la pizza, cambia anche la tipologia di birra scelta.
Birra chiara, leggera, scura, con una schiuma cremosa, un gusto intenso. Il mondo delle birre è davvero ricco di sfumature, sapore, profumi, consistenze sempre diverse e a mio parere come nel mondo del vino, ogni preparazione ha la sua birra. (ma di questo, approfondiremo ancora...)
Oggi voglio invece svelarvi alcune regole importanti per una buona pizza, anche a casa.
E sono sicura di farvi felici.
"Lievitazione lunga: almeno 24 ore. In questo modo otterremo una pizza buona e digeribile.
Impasto elastico: serve una farina a ricco contenuto proteico che crei una maglia glutinica forte, essenziale per la giusta lievitazione.
Condimenti equilibrati: Non troppo umidi se non vogliamo una pizza acquosa. Per una pizza margherita, ad esempio meglio pomodori pelati e fiordilatte sgocciolati.
Cottura fino all'imbrunimento: Se la cottura è troppo breve si rischia che resti umida, se troppo lunga si rischia una pizza secca, bruciarla è un peccato per il gusto come per la salute.
(Questi i consigli (di cui ho già fatto tesoro) del maestro pizzaiolo Pino Arletto).
E adesso vi do la ricetta della pizza di casa Maci
Ingredienti per una buona pizza fatta in casa:
600 gr di farina bianca 0
15 gr di lievito di birra
250 ml di acqua naturale
sale
40 gr di olio evo
pomodori pelati
fiordilatte
origano secco
basilico fresco
lievitazione: 24 h
cottura in forno: 30 minuti
Preparazione:
In una boule, sciogliete il lievito in poca acqua tiepida e incominciate a lavorarlo con la farina. Aggiungete alternando l'acqua tiepida e la farina e continuate ad impastare con le mani.
Unite il sale e l'olio evo. Trasferite il composto su un tagliere e lavorate con un gioco di polso e di mani per avere un composto elastico, liscio e morbido.
Lasciate lievitare coperto con la pellicola per 24 ore. Solitamente preparo l'impasto la sera prima per la sera seguente.
Una volta pronto stendo la pasta su una teglia da forno e aggiungo sopra i pomodorini o pelati o la passata a vostro piacimento.
In forno per circa 25 minuti.
A questo punto togliete dal forno, inserite i cubetti di fiordilatte, il basilico e l'origano e rinfornate a forno spento.
5-10 minuti e la vostra pizza è pronta.
Una volta pronto stendo la pasta su una teglia da forno e aggiungo sopra i pomodorini o pelati o la passata a vostro piacimento.
In forno per circa 25 minuti.
A questo punto togliete dal forno, inserite i cubetti di fiordilatte, il basilico e l'origano e rinfornate a forno spento.
5-10 minuti e la vostra pizza è pronta.
Io ho già scelto la mia birra. E voi?
#assobirra
#pizzaebirraamemipiaci
mercoledì 5 novembre 2014
Bastano pochi ingredienti e un po' d'amore
Una ricetta che mi porta indietro nel tempo.
Che mi ricorda la mia infanzia in Campania, mia madre e la scuola.
Era il piatto che ci faceva tornati da scuola, era il piatto ricco di cose buone, le cose che piacciono ai bambini.
Patate, prosciutto cotto, mozzarella...
Era il piatto unico che ci rendeva felici. Era una morbida carezza per il palato che dopo tanti anni non ho dimenticato...
E oggi ho voglia di riproporlo ai miei bambini. E di gustarlo insieme a loro.
Perché vedete, basta poco per ricreare atmosfere magiche, basta poco per essere felici, bastano pochi ingredienti e un po' di amore...
Ingredienti per una teglia di 23 cm
1 kg di patate
100 gr di prosciutto cotto o mortadella
100 gr di parmigiano reggiano
100 gr di mozzarella vaccina
2 uova
pangrattato
burro
sale, pepe, noce moscata q.b.
Fate bollire le patate con la buccia per 25 minuti. Lasciatele raffreddare. Pelatele e passatele con lo schiacciapatate in una coppa. Aggiungete il parmigiano, il sale, il pepe, le uova e la noce moscata. Mescolate bene e unite il prosciutto cotto a cubetti e la mozzarella a dadini. Amalgamate tutti gli ingredienti e trasferite il composto in una teglia precedentemente imburrata e "pangrattata". Livellate con un coltello la superficie e aggiungete qualche fiocchetto di burro e il parmigiano.
Fate cuocere in forno caldo per 30 minuti a 180°.
Lasciate intiepidire e servite.
E adesso un po' di storia...
Il nome gatto', derivato da una storpiatura dialettale del termine francese "gateau" (torta, dolce) denuncia le origini nobiliari del piatto, semplice anzi rustico nella presentazione, ma complesso nella preparazione che richiede molto tempo per le numerose fasi della lavorazione.
Nel 700' i gatto' erano di moda, tanto vero che nei ricettari dell'epoca se ne trovano dei più svariati ingredienti: carote, sedano, spinaci, lattuga, cipolle e persino pomodori. Poi gli altri sono stati dimenticati, solo quello di patate è sopravvissuto a Napoli e i napoletani sono giustamente orgogliosi del loro gatto' di patate, tipica specialità esclusiva della cucina familiare campana.
Sarebbe infatti inutile illusione, da parte di un ipotetico turista, pensare di trovare il gatto' nella lista di un ristorante di Napoli o della Campania. E' un piatto allo stesso tempo povero e ricco: povero perché alla base vi sono le patate, da sempre tra i cibi più economici, ma è ricco per via del condimento e dell'imbottitura che lo rendono un piatto raffinato e saporito. Talvolta esso rappresenta il sistema più valido ed invitante per utilizzare avanzi di salumi e fermaggi che non possono più essere presentati in tavola.
(I dodici capolavori della cucina napoletana. L.Mancusi Sorrentino)
Che mi ricorda la mia infanzia in Campania, mia madre e la scuola.
Era il piatto che ci faceva tornati da scuola, era il piatto ricco di cose buone, le cose che piacciono ai bambini.
Patate, prosciutto cotto, mozzarella...
Era il piatto unico che ci rendeva felici. Era una morbida carezza per il palato che dopo tanti anni non ho dimenticato...
E oggi ho voglia di riproporlo ai miei bambini. E di gustarlo insieme a loro.
Perché vedete, basta poco per ricreare atmosfere magiche, basta poco per essere felici, bastano pochi ingredienti e un po' di amore...
Ingredienti per una teglia di 23 cm
1 kg di patate
100 gr di prosciutto cotto o mortadella
100 gr di parmigiano reggiano
100 gr di mozzarella vaccina
2 uova
pangrattato
burro
sale, pepe, noce moscata q.b.
Fate bollire le patate con la buccia per 25 minuti. Lasciatele raffreddare. Pelatele e passatele con lo schiacciapatate in una coppa. Aggiungete il parmigiano, il sale, il pepe, le uova e la noce moscata. Mescolate bene e unite il prosciutto cotto a cubetti e la mozzarella a dadini. Amalgamate tutti gli ingredienti e trasferite il composto in una teglia precedentemente imburrata e "pangrattata". Livellate con un coltello la superficie e aggiungete qualche fiocchetto di burro e il parmigiano.
Fate cuocere in forno caldo per 30 minuti a 180°.
Lasciate intiepidire e servite.
E adesso un po' di storia...
Il nome gatto', derivato da una storpiatura dialettale del termine francese "gateau" (torta, dolce) denuncia le origini nobiliari del piatto, semplice anzi rustico nella presentazione, ma complesso nella preparazione che richiede molto tempo per le numerose fasi della lavorazione.
Nel 700' i gatto' erano di moda, tanto vero che nei ricettari dell'epoca se ne trovano dei più svariati ingredienti: carote, sedano, spinaci, lattuga, cipolle e persino pomodori. Poi gli altri sono stati dimenticati, solo quello di patate è sopravvissuto a Napoli e i napoletani sono giustamente orgogliosi del loro gatto' di patate, tipica specialità esclusiva della cucina familiare campana.
Sarebbe infatti inutile illusione, da parte di un ipotetico turista, pensare di trovare il gatto' nella lista di un ristorante di Napoli o della Campania. E' un piatto allo stesso tempo povero e ricco: povero perché alla base vi sono le patate, da sempre tra i cibi più economici, ma è ricco per via del condimento e dell'imbottitura che lo rendono un piatto raffinato e saporito. Talvolta esso rappresenta il sistema più valido ed invitante per utilizzare avanzi di salumi e fermaggi che non possono più essere presentati in tavola.
(I dodici capolavori della cucina napoletana. L.Mancusi Sorrentino)
lunedì 28 aprile 2014
mercoledì 2 aprile 2014
Una ricetta di primavera
Per inaugurare il mese di Aprile ho scelto una ricetta dai colori tenui del rosa, del verde e del bianco come la natura intorno a noi.
Oggi vi propongo un primo piatto semplicissimo che farà felice grandi e piccini...perché accontenta un po' tutti.
Seguitemi in cucina e buona primavera a tutti voi!
Ingredienti:per 4 persone
400 gr di fusilli
2 fette spesse di fesa di tacchino
3 carciofi
olio evo
mozzarella
sale e pepe
timo fresco
1 spicchio d'aglio
Mentre l'acqua della pasta raggiunge il bollore, pulite i carciofi, tagliateli a fettine e spadellateli con olio e uno spicchio d'aglio fino a quando si saranno inteneriti. Salate e pepate. Tagliate poi la fesa di tacchino in cubetti e cosi' fate anche per la mozzarella. Quando la pasta sarà cotta, unitela ai carciofi affinché i sapori si amalgamino bene. Aggiungete la fesa di tacchino e la mozzarella e servite. Terminate con timo fresco.
Più semplice di così...
Oggi vi propongo un primo piatto semplicissimo che farà felice grandi e piccini...perché accontenta un po' tutti.
Seguitemi in cucina e buona primavera a tutti voi!
Ingredienti:per 4 persone
400 gr di fusilli
2 fette spesse di fesa di tacchino
3 carciofi
olio evo
mozzarella
sale e pepe
timo fresco
1 spicchio d'aglio
Mentre l'acqua della pasta raggiunge il bollore, pulite i carciofi, tagliateli a fettine e spadellateli con olio e uno spicchio d'aglio fino a quando si saranno inteneriti. Salate e pepate. Tagliate poi la fesa di tacchino in cubetti e cosi' fate anche per la mozzarella. Quando la pasta sarà cotta, unitela ai carciofi affinché i sapori si amalgamino bene. Aggiungete la fesa di tacchino e la mozzarella e servite. Terminate con timo fresco.
Più semplice di così...
lunedì 31 marzo 2014
Mozzarella in carrozza!
Tag:
Antipasti e Aperitivi,
Brunch,
Chiara Maci,
Mozzarella,
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venerdì 10 gennaio 2014
Gramigna con fiordilatte e peperoni
Un formato di pasta tipicamente bolognese.
Un formato di pasta che adoro. Perché mi porta a casa. Sempre.
Un ricordo dietro l'altro mi lega a questa pasta, soprattutto ai pranzi domenicali con gli amici sui colli , nelle trattorie tipiche dove la gramigna, i tortellini, le tigelle e le crescentine sono i piatti che ti chiamano...e io rispondo, sempre.
Il must sarebbe salsiccia e funghi...meravigliosa! Ma ho voluto renderla un piatto vegetariano, conoscete ormai tutti la mia passione per le verdure. E visto che proprio a Bologna durante l'inverno si prepara la salsa (tripudio di peperoni da accompagnare ai lessi), ho voluto abbinarla proprio ai peperoni gialli e rossi aggiungendo un po' di mozzarella che ci sta sempre bene.
Vi stuzzica l'idea???
Ingredienti per 4 persone:
400 gr di gramigna
3 peperoni giallo, verde e rosso
1 porro
basilico sott'olio
olio evo
sale
70 gr di fiordilatte
Lavate e tagliate i peperoni a cubetti. In una padella fate soffriggere il porro a pezzetti con un po' d'olio. Aggiungete i peperoni e fate stufare con un po' di sale e un po' d'acqua. unite una fogliolina di basilico ( io ho preparato il basilico sott'olio quest'estate, le mie scorte per l'inverno)
Quando la pasta sarà cotta, scolatela e mantecatela ai peperoni. Aggiungete la mozzarella a dadini e continuate la mantecatura affinché tutti i sapori si fondino assieme.
Un formato di pasta che adoro. Perché mi porta a casa. Sempre.
Un ricordo dietro l'altro mi lega a questa pasta, soprattutto ai pranzi domenicali con gli amici sui colli , nelle trattorie tipiche dove la gramigna, i tortellini, le tigelle e le crescentine sono i piatti che ti chiamano...e io rispondo, sempre.
Il must sarebbe salsiccia e funghi...meravigliosa! Ma ho voluto renderla un piatto vegetariano, conoscete ormai tutti la mia passione per le verdure. E visto che proprio a Bologna durante l'inverno si prepara la salsa (tripudio di peperoni da accompagnare ai lessi), ho voluto abbinarla proprio ai peperoni gialli e rossi aggiungendo un po' di mozzarella che ci sta sempre bene.
Vi stuzzica l'idea???
Ingredienti per 4 persone:
400 gr di gramigna
3 peperoni giallo, verde e rosso
1 porro
basilico sott'olio
olio evo
sale
70 gr di fiordilatte
Lavate e tagliate i peperoni a cubetti. In una padella fate soffriggere il porro a pezzetti con un po' d'olio. Aggiungete i peperoni e fate stufare con un po' di sale e un po' d'acqua. unite una fogliolina di basilico ( io ho preparato il basilico sott'olio quest'estate, le mie scorte per l'inverno)
Quando la pasta sarà cotta, scolatela e mantecatela ai peperoni. Aggiungete la mozzarella a dadini e continuate la mantecatura affinché tutti i sapori si fondino assieme.
Tag:
Mozzarella,
Primi piatti,
Vegetariano,
Verdure
giovedì 3 ottobre 2013
Sembra un babà
Eh già, sembra davvero un bel babà dolce. Invece non lo è.
Oggi vi ho preparato una versione salata. Con ricotta e mozzarella. Per ricordare l'estate appena passata, le splendide tavolate con gli amici e quel piccolo fazzoletto d'Italia che produce latticini meravigliosi...
Curiosi di seguirmi in cucina?
Ingredienti:
500 g di farina 0
250 g di ricotta
15 g di lievito di birra
sale
100 g di latte
100 g di olio evo
1 uovo
mozzarella di bufala (o di mucca) a pezzetti
In una spianatoia impastate la farina con il lievito sciolto in poca acqua tiepida, l'uovo, l'olio, il sale e il latte. Aggiungete la ricotta e impastate. Per ultimo la mozzarella tagliata a pezzetti. Lasciate lievitare per 3 ore. Mettete poi in uno stampo da babà o da ciambellone e fate cuocere in forno per 30-35 minuti a 180°. Servite calda come antipasto o come sostituto del pane.
Oggi vi ho preparato una versione salata. Con ricotta e mozzarella. Per ricordare l'estate appena passata, le splendide tavolate con gli amici e quel piccolo fazzoletto d'Italia che produce latticini meravigliosi...
Curiosi di seguirmi in cucina?
Ingredienti:
500 g di farina 0
250 g di ricotta
15 g di lievito di birra
sale
100 g di latte
100 g di olio evo
1 uovo
mozzarella di bufala (o di mucca) a pezzetti
In una spianatoia impastate la farina con il lievito sciolto in poca acqua tiepida, l'uovo, l'olio, il sale e il latte. Aggiungete la ricotta e impastate. Per ultimo la mozzarella tagliata a pezzetti. Lasciate lievitare per 3 ore. Mettete poi in uno stampo da babà o da ciambellone e fate cuocere in forno per 30-35 minuti a 180°. Servite calda come antipasto o come sostituto del pane.
mercoledì 4 settembre 2013
Troccoli pugliesi con San Marzano, menta e mozzarella affumicata
Le vacanze sono finite, si torna a casa ma con qualche bontà in valigia.
Eh già, nel mio sangue scorre un po' di sangue del sud e come ogni buon meridionale che si rispetti, non si torna mai al nord a mani vuote. O sbaglio? Nel mio caso, mozzarelle di Battipaglia, pomodori di Sorrento, cipolle di Tropea e tanti vasetti di marmellate di percoche e fichi del Cilento fatte con la mamma.
Oggi vi propongo un primo piatto che profuma di Sud. Con i capperi, la menta, e una mozzarella speciale.
L'avete mai mangiata la mozzarella di bufala affumicata??? E' nà bontà...
Pronti per la ricetta? Seguitemi.
Ingredienti: per 4 persone
400 g di troccoli pugliesi
1 barattolo di pelati San Marzano
1 mozzarella affumicata
menta fresca
un pugno di capperi
2 spicchi d'aglio
olio evo
sale
origano secco
Mentre l'acqua della pasta arriva a bollore, fate soffriggere due spicchi d'aglio in olio evo, aggiungete i pelati e con l'aiuto di una forchetta schiacciateli. Unite i capperi, l'origano e la menta fresca.
Quando la pasta sarà pronta, mantecatela nel sugo aggiungendo la mozzarella a pezzetti. Sentirete che incontro di sapori e profumi meravigliosi.
Eh già, nel mio sangue scorre un po' di sangue del sud e come ogni buon meridionale che si rispetti, non si torna mai al nord a mani vuote. O sbaglio? Nel mio caso, mozzarelle di Battipaglia, pomodori di Sorrento, cipolle di Tropea e tanti vasetti di marmellate di percoche e fichi del Cilento fatte con la mamma.
Oggi vi propongo un primo piatto che profuma di Sud. Con i capperi, la menta, e una mozzarella speciale.
L'avete mai mangiata la mozzarella di bufala affumicata??? E' nà bontà...
Pronti per la ricetta? Seguitemi.
Ingredienti: per 4 persone
400 g di troccoli pugliesi
1 barattolo di pelati San Marzano
1 mozzarella affumicata
menta fresca
un pugno di capperi
2 spicchi d'aglio
olio evo
sale
origano secco
Mentre l'acqua della pasta arriva a bollore, fate soffriggere due spicchi d'aglio in olio evo, aggiungete i pelati e con l'aiuto di una forchetta schiacciateli. Unite i capperi, l'origano e la menta fresca.
Quando la pasta sarà pronta, mantecatela nel sugo aggiungendo la mozzarella a pezzetti. Sentirete che incontro di sapori e profumi meravigliosi.
venerdì 2 agosto 2013
lunedì 24 giugno 2013
Spaghetti alla chitarra con pomodorini gialli
Aspetto l'estate per poterli finalmente mangiare. Per poterli vivere in tutta la loro bellezza, nel loro sapore meraviglioso, nel loro colore, anzi nei loro colori.
Eh già, oggi vi propongo una ricetta con i pomodorini datterini gialli.
Il gusto è lo stesso dei rossi ma non sono bellissimi anche così?
Ingredienti: per 4 persone
300 gr di spaghetti alla chitarra
20 pomodorini gialli pera
basilico fresco
1 spicchi d'aglio
mozzarella vaccina
olio evo
sale
Lavate i pomodorini e tagliateli in due parti. Fate un soffritto con l'olio evo e l'aglio e aggiungete i pomodorini e le foglie di basilico, aggiustate di sale e lasciate cuocere per qualche minuto. Devono fondersi rimanendo polposi.
Quando gli spaghetti alla chitarra saranno molto al dente, finiteli di cuocere per un minuto con i pomodorini e un cucchiaio di acqua di cottura. Aggiungete la mozzarella a dadini e create un piatto estivo, dolce, solare e terribilmente buono.
Eh già, oggi vi propongo una ricetta con i pomodorini datterini gialli.
Il gusto è lo stesso dei rossi ma non sono bellissimi anche così?
Ingredienti: per 4 persone
300 gr di spaghetti alla chitarra
20 pomodorini gialli pera
basilico fresco
1 spicchi d'aglio
mozzarella vaccina
olio evo
sale
Lavate i pomodorini e tagliateli in due parti. Fate un soffritto con l'olio evo e l'aglio e aggiungete i pomodorini e le foglie di basilico, aggiustate di sale e lasciate cuocere per qualche minuto. Devono fondersi rimanendo polposi.
Quando gli spaghetti alla chitarra saranno molto al dente, finiteli di cuocere per un minuto con i pomodorini e un cucchiaio di acqua di cottura. Aggiungete la mozzarella a dadini e create un piatto estivo, dolce, solare e terribilmente buono.
giovedì 2 maggio 2013
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